Articolo postato il: 04/07/2012 Autore: Enrico Engelmann
Sul possibile effetto dell' introduzione dell' Area C sull' inquinamento si è già scritto molto. Per la verità, fin da prima della sua attivazione, gli stessi esponenti della giunta avevano ammesso che non sarebbe servita per ridurre l' inquinamento (video su youtube). Va ricordato che l' unico inquinante che interessa è costituito dalle polveri fini, perchè tutti gli altri inquinanti sono ormai da anni stabilmente sotto la soglia di attenzione, salvo sforamenti puntiformi (Andrea Trentini su motocivismo.it). Già varie analisi sono state compiute, utilizzando gli unici dati ufficiali, ovvero quelli forniti dall' ARPA, peraltro scaricabili liberamente da internet (ARPA: concentrazioni inquinanti). In particolare segnalo l' articolo di Andrea Trentini recentemente pubblicato su motocivismo: Effetti dei “provvedimenti”… e un altro articolo su questo sito: Area C, pm10 e "black carbon": analisi dei dati. Il primo abbraccia un arco temporale piuttosto lungo (vari anni), il secondo invece analizza un periodo di poche settimane prima e dopo l' introduzione dell' Area C. In entrambi i casi il risultato è evidente: l' Area C non ha nessun effetto sull' inquinamento. I fautori dell' Area C hanno provato, per difendere la sua efficacia a livello ambientale, ad aggrapparsi al black carbon (che non è niente altro che il nerofumo delle stufe...), affermando che il pm10 non è diminuito granchè, ma è diminuita percentualmente molto la sua componente più pericolosa, appunto il nerofumo. In realtà non si capisce come si possa dimostrare che diminuisce un componente del pm10, se le uniche misure riconosciute non mostrano alcuna diminuzione del pm10 nel suo complesso. L' amministrazione ha più volte sostenuto di avere effettuato misure del nerofumo, ma i dati non sono mai stati resi pubblici, nè le metodologie di misura utilizzate. In ogni caso, sempre Andrea Trentini su motocivismo.it spiega come, anche se fosse, la cosa sarebbe del tutto irrilevante, dato che le concentrazioni di nerofumo nell' aria di Milano sono comunque centinaia di volte più basse di quelle considerate pericolose: La grande truffa del Black Carbon. Ormai sono passati diversi mesi dall' introduzione dell' Area C, ed è quindi possibile fare valutazioni quantitative più dettagliate. In questo articolo ho voluto approfondire analizzare meglio le differenze di concentrazione del PM10 dentro e fuori l' Area C, così da poter evidenziare ancora meglio la presenza di un qualche effetto dell' Area C sull' inquinamento, o la sua assenza. Purtroppo le centraline utilizzabili presenti a Milano sono solo tre: Pascal (fuori dall' Area C) e Senato e Verziere (dentro l' Area C). Sono stati presi in considerazione le misure dal 5/8/2011 al 5/6/2012, ovvero più di 300 giorni, di cui la metà prima dell' introduzione dell' Area C e l' altra metà successivi. Per ogni giorno è stata calcolata la media delle due centraline dentro l' Area C e il valore ottenuto è stato confrontato con quello fornito dalla centralina fuori dall' Area C. I risultati ottenuti sono stati messi in grafico:
Nel grafico sono poi state inserite anche le linee che, per ognuno dei periodi, indicano il valor medio e la deviazione standard. Ecco i valori: - Interno - Esterno senza Area C: -0,4 ± 9,3
- Interno - Esterno con Area C: 0,7 ± 8,3
Qualcuno potrebbe obiettare, seguendo una logico invero molto ardita, che la differenza di concentrazione del pm10 è rimasta invariata perchè, per qualche motivo, l' attivazione dell' Area C ha portato ad una riduzione del pm10 anche nelle aree circostanti. per fugare ogni dubbi abbiamo voluto testare anche questa ipotesi. Abbiamo perciò ripetuto lo stesso confronto, utilizzando però come termine di paragone i valori rilevati dalla centralina di Pioltello, sicuramente abbastanza distante dall' Area C per poter non essere influenzata da essa. Ecco i risultati:
Con i seguenti valori: - Interno - Esterno senza Area C: 8,4 ± 15,3
- Interno - Esterno con Area C: 10,7 ± 15,3
Anche in questo caso l' Area C non ha portato nessun miglioramento , all' area da essa interessata dal punto di vista delle polveri fini, rispetto al riferimento. Se fossimo persone poco serie, come tante che si trovano in giro, correremmo anzi ad annunciare a gran voce che l' Area C peggiora l' inquinamento, dato che in entrambi i casi si osserva un aumento del pm10 rispetto all' area di riferimento esterna ad essa. Siccome però siamo persone serie, che non vogliono raccontare frottole, teniamo in opportuna considerazione anche la deviazione standard, oltre al valore medio, e ci limitiamo a dire che l' Area C non ha il più minimo effetto sulla concentrazione di pm10. Non vi era alcuna differenza prima, non ce ne è alcuna neanche dopo. La concentrazione di PM10 dentro e fuori è assolutamente identica sempre! Questo possiamo dirlo, sulla base degli unici dati ufficiali e legalmente riconosciuti, con assoluta certezza! L' unica critica a questa analisi potrebbe essere che in realtà l' Area C riduce l' inquinamento sia dentro che fuori il centro, per cui la differenza non cambia, ma i valori assoluti sì. Un' obiezione di questo tipo non regge, perchè l' Area C ha sicuramente ridotto il numero dei veicoli circolanti in centro, per cui qualche differenza dovrebbe essere sicuramente rilevabile, se fosse il traffico la principale e diretta fonte di inquinamento. Davanti a questi dati, la cui interpretazione non lascia spazio a dubbi, si rimane ancora più sconcertati di fronte a certi articoli (ad esempio questo), nei quali all' Area C vengono attribuiti effetti mirabolanti sulla salute sulla base di semplici sondaggi. La cosa che lascia senza parole è però che, apparentemente, anche luminari di medicina siano disposti ad approvare i risultati di simili indagini pseudoscientifiche, più adatte a valutare l' indice di gradimento di una trasmissione televisiva che gli effetti sulla pelle delle misure viabilistiche prese dalla giunta. Allo stesso modo non si capisce come i vari ricorsi siano stati respinti con la motivazione che "la salute dei cittadini deve prevalere su tutto". Ma i giudici si sono minimamente informati prima di emettere le loro sentenze? Hanno consultato qualche tecnico o l' ARPA, o si sono limitati a chiamare al telefono Maran? Cartella Excel con tutti i dati
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