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LA MOBILITÀ A MILANO AI TEMPI DI MARAN: OLTRE I DIVIETI NIENTE


Articolo postato il: 16/04/2015
Autore: Fabrizio De Pasquale

Riprendiamo qui l'articolo inizialmente apparso su Milano Post, perché lo condividiamo completamente.
M4 FERMA, SERVIZIO NOTTURNO BUFALA, TWEET RIDICOLI
Milano 16 Aprile - La gestione della mobilità a Milano è fantozziana. Gli episodi sono tanti. Lunedì un condominio che si trova lungo la futura M4 è stato espropriato dell'ingresso e dell'accesso ai locali caldaia perché i progettisti, che probabilmente non hanno mai fatto un giro a Milano, pensavano di farci una uscita. Era un errore già emerso in riunioni a gennaio ma la società Spm4 ha notificato l'esproprio al condominio di Via Lorenteggio 37. Scuse di Maran, provvedimento sospeso e altro tempo perso per la linea che doveva essere pronta per Expo!
Martedì è stata la volta dell'annuncio dei trasporti aperti di notte. Anche questa promessa elettorale di Pisapia, come l'abbonamento gratuito agli anziani (che invece pagano il 90 % in più) è stata trasformata in bufala: per i 6 mesi di Expo saranno aperte alcune linee di superficie sostitutive del metrò, altro che metrò e bus in funzione tutta notte. Una operazione di facciata, del tutto inutile salvo, forse, i fine settimana, con 10 milioni di risorse sprecate.
Mercoledì invece è stata la volta di ATM. A una utente che, utilizzando il tanto sbandierato servizio twitter, chiedeva quanti posti liberi c'erano al parcheggio di Famagosta, ATM ha risposto, papale papale, di andare a vedere sul posto. Questo nonostante la gestione twitter costi 497.000 euro!
Sono episodi che testimoniano come è gestita male a Milano la mobilità, che è anche la prima voce di spesa corrente del Comune, con 800 milioni l'anno e il principale investimento: solo la M4 costerà 2 miliardi.
Si vedono i tratti distintivi della sinistra al governo: tanti annunci e pochi fatti, priorità alle cose effimere (tipo segnalare il limite 30/h con scritte giganti in stradine dove non si possono superare i 20!) e ritardi sulle scelte strategiche, come le strade e le metropolitane per Expo. Si vantano, manco fosse una loro invenzione, di far pagare il biglietto col telefonino e non si accorgono che il 30% dei passeggeri non paga.

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