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I commercianti contro Area C
"In centro crollano i consumi"
Sangalli: "Il Pm10 non cala e la zona del ticket si svuota". Il Comune: "E' colpa della crisi"
Varchi-trappola per i residenti: pronta la lista dei disagi per chi abita sui confini dei Bastioni

Articolo del: 25/01/2012
Autore: ILARIA CARRA

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L’affondo antiticket del mondo del commercio ha un preambolo: «Già c’è la crisi: non bisogna creare altri ostacoli ma andare incontro alle imprese e incoraggiarle in un momento di estrema difficoltà». Il presidente della Camera di commercio, Carlo Sangalli, ha espresso così tutti i suoi timori sulle ripercussioni negative della congestion charge sulle imprese milanesi. Meno auto in centro significa meno acquisti e incassi, è la denuncia del leader dei commercianti: «Siamo fortemente preoccupati per gli effetti di Area C: il Pm10 non è diminuito, il traffico delle auto sì ma anche quello delle persone. E questo incide comprimendo i consumi». Ma il Comune contesta questa interpretazione: «C’è un calo dei consumi, nessuno nega la crisi — dice l’assessore al commercio, Franco D’Alfonso — ma le vendite sono calate in centro come negli altri quartieri e nei centri commerciali, il problema non è Area C ma altro». Cioè, la crisi.

Nei primi nove mesi dell’anno, i dati della Camera di commercio parlano di 6.194 imprese che hanno chiuso serranda. Negozi, industrie, ristoranti che hanno mollato sotto i colpi della crisi. La sofferenza, dunque, è precedente. Ma Area C «è un ulteriore ostacolo». Secondo un’indagine della Camera di commercio di Monza e Brianza, si stima che il ticket costerà in tutto alle imprese milanesi e dell’hinterland quasi 700mila euro alla settimana. Con il 55
per cento degli imprenditori milanesi (contro il 52,8 per cento dei brianzoli) che si schiera contro il ticket. All’attacco del ticket anche la Lega: «Pisapia sospenda Area C per tutelare la salute pubblica», chiede il consigliere comunale del Carroccio, Alessandro Morelli, riferendosi ai livelli di Pm10 che da 14 giorni sono fuorilegge.

In difesa di Area C interviene invece Carlo Monguzzi, presidente della commissione comunale Ambiente: «All’opposizione e ai gentili commercianti ricordiamo che c’è la crisi e che in ogni strada senz’auto sono aumentati gli affari per i negozianti: ai cittadini diciamo che grazie all’Area C il black carbon (la componente più tossica del Pm10) è diminuita del 30 per cento». È invece affidata all’assemblea di domani sera, al Consiglio di zona 1, la risoluzione poi delle criticità che centinaia di residenti hanno segnalato causa ticket. A partire dai varchitrappola. Tredici punti della città che corrono lungo il confine interno ed esterno della Ztl dove gli abitanti sono “incastrati” da Area C: uscendo dalla loro via con l’auto, a causa soprattutto di alcuni sensi unici di marcia, sono obbligati a uscire dalla Ztl pur non volendo. E se poi devono rientrare, è un ingresso sprecato sul bonus di soli 40 all’anno gratis.

Sono varie le zone interessate: c’è via Legnano e dintorni (vie Palermo, Mantegazza e Rivoli), la zona Garibaldi (vie Varese e Solferino), Porta Nuova (corso di Porta Nuova e via Appiani), zona viale Majno (via Borghetto, Cappuccini e Maggiolini), viale Bianca Maria (vie Mayr, Bellini e Corridoni). E ancora intorno a Porta Vittoria, zona Filippetti (via Vaina su tutte), Beatrice d’Este, Gian Galeazzo, D’Annunzio, Papiniano, Porta Vercellina e V Alpini. In alcuni casi basta ribaltare qualche senso di marcia, in altri c’è una proposta del Consiglio di zona: eliminare le strisce gialle per la sosta dei residenti e inserire più posteggi blu a pagamento lungo le vie a senso unico di uscita. «Proponiamo anche di lasciare posteggiare sulle strisce blu i residenti anche di giorno — chiede il pd Fabio Arrigoni, presidente del Consiglio di zona 1 — in zona 1 si può fare solo di sera, tanto vale che ce lo facciano fare anche di giorno».

Commento: Incredibile quali e quanti mille problemi riesce a creare questa fantastica Area C. Tutti problemi che di per se non esisterebbero affatto!
Quanto tempo, quanti soldi e quante risorse umane perse, per permettere al Comune di incassare un po' di soldi in più!
Non era più semplice mettere o aumentare una qualche tassa comunale? I soldi spesi per cervellone, telecamere, comunicazione, segnaletica, etc... almeno venivano risparmiati e potevano magari venire utilizzati per qualcosa di più utile.


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