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Car sharing, più 30% di iscritti
i posteggi arrivano sulla strada
Il numero degli abbonati è salito a quota 3.800 e continua a crescere. Unico problema
la sosta selvaggia sulle piazzole riservate: entro Natale saranno completati i cartelli

Articolo del: 04/09/2011
Autore: ILARIA CARRA

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Più 30 per cento in un anno. Cresce il popolo degli affiliati al car sharing milanese, il servizio di auto in condivisione molto “green”: il numero degli abbonati è salito quest’estate a quota 3.800 e si stima che stia continuando a crescere. Un incremento di utenti favorito anche dalla “operazione visibilità” messa in atto di recente da Atm, che gestisce il servizio: negli ultimi mesi tutti i parcheggi sotterranei ospitati prima in autorimesse sono stati trasferiti all’aperto, e da sette che erano alla fine del 2010 sono saliti a 65, tutti per le strade della città. Resta però da risolvere, pur con qualche miglioramento, il problema della sosta selvaggia sulle piazzole riservate agli abbonati.

La maggiore evidenza del car sharing ha attirato utenti. Nonostante l’estate, in luglio si sono convertiti in 150 all’auto da condividere, il doppio rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. E i parcheggi in cui ritirare la macchina (da Palestro a Solferino e Cordusio, 13 dei quali in pieno centro storico e gli altri distribuiti da Lima a Lambrate, da Bande Nere a Maciachini) si sono decuplicati. Tutti delimitati da segnaletica orizzontale, cioè striscia gialla, e contrassegnati dal simbolo di “Guidami”, il nome del servizio. Entro Natale anche i cartelli e i “totem identificativi” verranno installati dappertutto. Funziona così, Guidami: ci si iscrive (120 euro all’anno, oltre alla tariffa che si paga per costo orario o per chilometri percorsi),
si prenota l’auto, la si recupera in un parcheggio tramite il badge personale (le chiavi sono già nell’auto) e la si riconsegna, anche in un’altra piazzola se si vuole.

L’aumento di abbonati è ben visto dagli ambientalisti che intravedono anche una strategia di contrasto al carotrasporti. «Dopo una prima ondata di milanesi che si erano iscritti affascinati dalla novità — osserva Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente — oggi c’è una seconda fase di consolidamento, guidata da chi ne approfitta per risparmiare: con la benzina che non è mai stata così cara, e gli aumenti dei biglietti dei vari mezzi pubblici, abbandonare la macchina privata diventa una buona alternativa. Quest’anno ci impegneremo proprio nella campagna “Dismetti l’auto”: oggi il car sharing riguarda ancora una minoranza, per attirare più utenti bisogna migliorare la qualità di accesso e di assistenza al servizio».

Commento: Chissà perchè una macchina in car sharing dovrebbe essere più 'green' di una normale! Il consumo e le emissioni sono le stesse, a parità di modello.
Che Legambiente sia soddisfatta che il carsharing si allarghi è evidente! Sono dentro anche loro nel business! (http://www.carsharingitalia.org/, http://www.atm-mi.it/it/GuidaMi/Novita/InEvidenza/Pagine/guidami_green.aspx)


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