| Come difendersi dalle multe, versione for dummies
Articolo postato il: 11/10/2016 Autore: Enrico Engelmann
Questo articolo rappresenta il primo di due dedicati all'argomento (il secondo è Come difendersi dalle multe, trattazione avanzata). A questo, molto poco tecnico e basato più che altro sull'esperienza personale, seguirà a breve un secondo articolo, scritto da un addetto ai lavori e quindi molto più rigoroso.
A Milano imperversa Multa Pazza. Ogni anno le entrate da multe superano quelle dell'anno precedente. Vedere la pagina http://www.sostrafficomilano.it/Articoli.aspx?Ricerca=Ricerca&ParoleChiave=multe&Ambito=Titolo di questo sito per trovare l'elenco completo degli articoli dedicati all'argomento. A tutte le persone dotate di buon senso e onestà intellettuale è ormai palese che le multe servono soprattutto a fare cassa. Infatti, o si assume che tutti i milanesi sono dei mezzi delinquenti che se ne fregano del codice della strada, oppure bisogna prendere atto del fatto che le multe sono ormai un fine, più che un mezzo. Un fine, perché le multe vengono messe nel PREVENTIVO DI BILANCIO! Se i milanesi tutto di colpo riuscissero a rispettare alla lettera il Codice della Strada il bilancio comunale andrebbe a catafascio! Un fine, perché il Comune si impegna attivamente per mettere i cittadini nelle condizioni di dover compiere infrazioni, in particolare parcheggiando in divieto. Giorno dopo giorno vengono eliminati spazi per parcheggiare, come se le auto fossero comprimibili o smaterializzabili. E in barba ai contributi di urbanizzazione versati in passato al Comune. E così, anche se il numero immatricolate a Milano è diminuito di ben il 20% negli ultimi 20 anni, trovare un parcheggio legale in molte zone di Milano è diventato del tutto impossibile. Anche in zone dove una volta era abbastanza facile!
La realtà è che ormai regna un'autentica parassitocrazia. Un regime in cui uno strato sociale di privilegiati campa succhiando risorse a chi non fa parte della ristretta cerchia e deve sudare per mettere insieme il pranzo con la cena. Ma il problema vero è che tale strato di privilegiati utilizza le risorse che succhia agli altri non solo per vivere sulle spalle altrui, ma anche per estromettere questi "altri" dalle zone (e in generale dalle risorse puubbliche finite) che l'elite reputa più appetibili. Ecco dunque che, un'amministrazione dopo l'altra, quantità sempre maggiori di denaro pubblico (proveniente dalle tasche di tutti, quindi) viene utilizzato per rendere semiprivate zone sempre più ampie della città (Lotta al traffico: un pretesto per privatizzare le parti migliori di Milano.)
Il continuo aumento del numero delle multe va inquadrato in questo contesto: un'ulteriore leva utilizzata dall'elite dei privilegiati per estorcere denaro ai cittadini che non fanno parte dell'elite. Denaro poi da usare anche, e proprio, contro gli interessi di questi ultimi. Ovviamente non si sta dicendo che questo vale per tutte le multe! Esistono multe giuste e sacrosante: chi parcheggia sui passi carrai, chi va a velocità esagerate, chi parcheggia sui parcheggi per i disabili, chi gira con le gomme lisce, etc... Ma quante delle multe che vengono comminate a Milano riguardano queste infrazioni? Avete mai sentito di qualcuno che sia stato multato perché girava con le gomme lisce, cosa assai pericolosa? Io mai! La verità è che le multe vengono fatte solo e soltanto in funzione della facilità con cui si riesce a farle perché quello che conta non è la sicurezza, ne' il rispetto verso gli altri cittadini, ma solo tirare su quanti più soldi possibile! Ecco dunque che la grandissime parte delle multe sono per divieto di sosta, e a seguire, tramite gli autovelox (opportunamente installati). E i soldi raccolti come vengono impiegati? In teoria dovrebbero servire, almeno per una quota minima fissa, alla manutenzione stradale e alla sicurezza. Le entrate del Comune da multe sono in continuo aumento. Voi avete notato un corrispondente miglioramento delle strade e Milano? Io no!
Sulla base di quanto sopra si può affermare che opporsi al pagamento di tali multe facili è non solo conveniente, ma anche eticamente lodevole, in quanto contribuisce a limitare la quantità di risorse a disposizione dell'elite parassitaria per ampliare ulteriormente il proprio potere di controllo sulla società! Inoltre, se tutti si opponessero, il Comune non troverebbe più convenienza a fare multe per fare cassa e le multe verrebbero riservate ai casi che realmente le meritano, indipendentemente dalla facilità con cui l'infrazione può venire rilevata!
Innanzi tutto va detto che a Milano conviene fare ricorso al prefetto, e non al giudice di pace. Perché? Soprattutto perché il prefetto ha molto da fare e difficilmente trova il tempo per rispondere ai ricorsi, a meno che non si tratti di infrazioni serie. E nella stragrande maggioranza dei casi le multe sono per cose banali, come divieto di sosta o mancato pagamento del gratta e sosta. (Questo non è più vero, negli ultimi tempi, adesso il prefetto esamina i ricorsi quasi sempre.) Il prefetto ha poi ca. un anno (300 giorni) per far pervenire una risposta. Se questa non arriva, il ricorso si considera automaticamente accolto. Maggiori dettagli nell'articolo che seguirà fra qualche giorno! Certo, se il prefetto, invece, rigetta il ricorso, allora la sanzione viene automaticamente raddoppiata e bisogna pagare anche le spese. Però le statistiche sono a favore, molto a favore, di una mancata risposta, ovvero di una vittoria del ricorrente! Lascio al prossimo articolo una descrizione dettagliata di come fare ricorso al prefetto. Qui dirò solo che esso va proposto al prefetto competente per territorio entro sessanta giorni dalla notificazione del verbale. Si può inviare tramite raccomandata a/r. Importante conservare la ricevuta di ritorno. Importante: Il ricorso al prefetto deve essere il più possibile ricco! Con citazioni, link, foto, cartine etc... Infatti il prefetto deve motivare il rifiuto e più roba mettete, più dovrebbe perdere tempo per farlo!
E non sempre è necessario sperare in una mancata risposta del prefetto! I casi in cui il ricorso è perfettamente legittimo sono molti più di quelli che spesso si crede!
- Notifica oltre i termini di legge: Con notifica non si intende il foglietto sotto al tergicristallo, ma quella che arriva a casa! Essa deve arrivare entro 90 giorni da quando l'infrazione è stata verbalizzata. Uniche deroghe ammesse i casi in cui l'accertamento dell'infrazione non è immediata, ma richiede un tempo tecnico (auto in leasing, auto a noleggio, etc..., maggiori dettagli per esempio alla pagina Multe: da quando scatta il termine per la notifica del verbale?). Sicuramente non è il caso delle multe chi ci si trova sotto al tergicristallo dell'auto intestata a se stessi!
Il Comune spesso non riesce a fare in tempo a notificare la multa entro il termine massimo consentito. In maniera al limite del truffaldino ci prova comunque, a mandare la multa, confidando sull'ignoranza di molti: Il comportamento (al limite del) truffaldino del Comune di Milano sulle multe, ma se la multa arriva dopo 90 è quasi sempre carta straccia. On line esistono perfino i fac simile del ricorso corrispondente. Ad esempio: http://www.liberoquotidiano.it/userUpload/Facsimile_ricorso_al_Prefetto_su_multa_notificata_tardivamente.pdf - Cartello non a norma (strisce blu): Spesso il cartello con le tariffe della sosta sulle strisce blu risulta modificato con un adesivo. In questo caso la multa è nulla, perché i cartelli modificati non sono a norma (altrimenti domani metto l'adesivo con scritto che la sosta è consentita solo a me!). L'articolo del Codice della Strada (CdS) a cui fare riferimento è il comma 8) dell'articolo 38. del codice della strada, che recita “È vietato apporre su un segnale di qualsiasi gruppo, nonché sul retro dello stesso e sul suo sostegno, tutto ciò che non è previsto dal regolamento.”
Ovviamente va allegata una foto! Fac simile Ricorso cartello modificato - Mancanza di zone a parcheggio libero nelle vicinanze: Questa obiezione vale nelle zone fuori dal centro. Ormai praticamente tutta Milano è a strisce blu, ma in molte zone esse non sono giustificate, perché si tratta di zone prive di qualsiasi rilevanza urbanistica! O meglio, dovrebbero essere accompagnate da adiacenti zone a strisce bianche!
L'articolo del CdS da citare è il comma 8) dell'articolo 7., che recita: “Qualora il comune assuma l'esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l'installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f), su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta. Tale obbligo non sussiste per le zone definite a norma dell'art. 3 "area pedonale" e "zona a traffico limitato", nonché per quelle definite "A" dall'art. 2 del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 16 aprile 1968, e in altre zone di particolare rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dalla giunta nelle quali sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico.” - Multe comminate dagli ausiliari della sosta per infrazioni diverse dal mancato pagamento delle strisce blu: La Corte di Cassazione ha messo i paletti alle competenze degli "aiuti vigili", che molti sindaci vorrebbero estendere a dismisura. Con la sentenza numero 2973 ha infatti stabilito che mentre i dipendenti delle aziende di trasporto pubblico possono elevare multe agli autoveicoli solo con riguardo alle corsie riservate ai mezzi pubblici, gli ausiliari della sosta devono limitare il proprio raggio d'azione alle aree di sosta in concessione e limitatamente agli spazi delimitati dalle strisce blu. In caso di reciproci "sconfinamenti", i verbali sono nulli, e questo indipendentemente o meno da delibere comunali che ne amplino i poteri. La Cassazione mette i paletti agli ausiliari del traffico: "Multe solo sulle strisce blu"
- Spesso si può puntare sul fatto che il cartello che la cui indicazione non è stata rispettata non è a norma. Perché non rispetta gli standard, perché non è visibile, perché manca anche se sarebbe richiesto. etc... In questo caso è richiesta un po' di voglia di andare ad indagare e fra le norme e raccogliere documentazione fotografica. Per suggerire qualche spunto rimando a Bollate, la ZTL più assurda d'Italia [Inchiesta Video], anche se non riguarda direttamente Milano
Già così si è in grado di opporsi in maniera motiva ad una buona parte delle multe! Questo elenco verrà man mano ampliato man mano che si troveranno altre informazioni! Come detto, per ulteriori informazioni si rinvia all'articolo che verrà inserito nei prossimi giorni!
IMPORTANTE: Siamo in Italia, la patria del diritto e del rovescio. Quindi non si può mai dare nulla per certo in questo campo. Le indicazioni sopra riportate si sono però dimostrate efficaci, sulla base dell'esperienza mia e di altri!
Per una trattazione più rigorosa e tecnica vedere Come difendersi dalle multe, trattazione avanzata
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