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Relazione relativa alla “relazione conclusiva” sul progetto di riapertura dei navigli a Milano


Articolo postato il: 25/09/2018
Autore: Franco Puglia

LA RELAZIONE CONCLUSIVA SUI NAVIGLI DI LIPPARINI E PILLON (Documento originale sul sito web della Confederazione Cittadinanza Consapevole)
Oggi, 24 Settembre 2018, l'assessore alla “partecipazione” (sic !) Lorenzo Lipparini ed il Dott. Andrea Pillon hanno reso pubblica la loro “relazione conclusiva” sul progetto di riapertura dei navigli a Milano, presso lo Urban Center di Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, gremito sino all'inverosimile, nel suo poco spazio disponibile.
Questa relazione conclusiva voleva riassumere le posizioni espresse da 43 cittadini e/o associazioni milanesi trasmesse, su invito del Comune, nel periodo estivo, sopratutto a cavallo del mese di Agosto. Queste “memorie”, denominate “quaderni” sono state pubblicate sul sito del Comune.
Di queste circa la metà è favorevole al progetto, e l'altra metà è contraria.
Senza voler qui entrare nel merito delle ragioni dl SI e del NO, la relazione conclusiva, che dovrebbe essere presto pubblicata sul sito del Comune, è articolata come una serie di domande di chiarimento al “proponente” (il comune di Milano) da parte dei cittadini.
E' interamente assente una esposizione pur sintetica delle ragioni del SI, e di quelle del NO.
Il NO semplicemente non è previsto; il progetto va avanti in fretta, e le “osservazioni” dei cittadini possono forse influenzarlo, ma sono prive di potere decisionale, e vengono raccontate TUTTE, favorevoli o contrarie, come semplici “domande” al proponente, mentre invece sono dimostrazioni esplicite di consenso o oppure di contestazione.
Al termine dell'incontro è stato dato un minimo spazio di commento pubblico ai cittadini, ed io ne ho approfittato subito, presentandomi con il mio nome, come esponente del direttivo di CCC, con un breve intervento nel quale ho esordito dicendo che la relazione conclusiva era “manipolatoria e gravemente offensiva nei confronti dei cittadini milanesi”.
Il Dott. Pillon, punto sul vivo, ha cercato di bloccare il mio intervento, ma lo ho prontamente zittito ed ho proseguito dicendo che la relazione non metteva in evidenza la differenza anche radicale delle posizioni espresse, mascherando il tutto come domande di chiarimento su un progetto che, in ipotesi inespressa, era già cosa fatta, da migliorare ma non da ostacolare o cancellare.
Ecco perchè ho detto che la relazione era manipolatoria, cioè tesa a trasmettere un messaggio falsato, ed offensiva, perché derubricava di fatto le non poche opinioni contrarie al progetto, cercando di far passare il tutto come una serie di proposte di maquillage ad un progetto meraviglioso di default.
Il mio intervento ha prodotto un applauso scrosciante e convinto dei partecipanti in sala, con rare contestazioni.
Numerose le persone che hanno conversato con me, a fine incontro, complimentandosi e chiedendo un riferimento mio e della associazione.
Fuori dalla sala, mentre parlavo con una signora, si è avvicinato l'assessore Lipparini e qui il dialogo tra di noi è degenerato, producendo una frattura definitiva tra me e Lorenzo Lipparini, una persona che in CCC consideravamo un alleato nelle battaglie civili per la partecipazione dei cittadini alle grandi scelte per la città, naufragato miseramente con il suo rifiuto di prendere in considerazione un REFERENDUM ragionato su queste scelte che possono cambiare la faccia di Milano.
Che sia in meglio o in peggio è questione opinabile, ma si tratta di scelte VITALI che non possono essere appannaggio autoritario di un pugno di persone elette per fare altro, e comunque MAI sulla testa di larga parte della popolazione milanese.
Quando le scelte sono suscettibili di cambiare radicalmente lo stile di vita di una città, anche una semplice maggioranza del 50% + 1 non può bastare, perché non si può imporre ad una minoranza consistente uno stile di vita che questa non vuole. E questa Giunta non rappresenta di certo il 50% + 1 degli elettori milanesi !
In sala qualcuno ha distribuito un volantino di sostenitori del NO, alcuni di questi da me ben conosciuti, che intendono organizzarsi per un referendum contrario a queste scelte della Giunta milanese.
CCC cercherà di fare squadra con queste persone, per creare un robusto fronte di opposizione a questa Giunta, che ha fallito su più fronti, per sua scelta, e che deve incontrare sui navigli milanesi la sua Waterloo.
E questa sconfitta dovrà essere bruciante, e dovrà servire di MONITO a chiunque venga dopo di loro, di qualsiasi appartenenza politica, stabilendo una volta per tutte che non si governa la città CONTRO i suoi cittadini ma CON i suoi cittadini, e che questi non sono soltanto i fiancheggiatori di quella parte politica ma TUTTI i cittadini milanesi indistintamente.
Milano deve RIFONDARE la Democrazia, calpestata, vilipesa, offesa, da chi detiene il potere ma anche, troppo spesso, da chi la soffoca con il suo disinteresse.
La rinuncia ad essere tra gli interpreti delle grandi scelte conduce sempre alla DITTATURA, e poco importa di che colore si vesta.
Ing. Franco Puglia
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Riporto poi qui un post fb di Franco Puglia, che chiarisce ulteriormente il problema e la sua posizione:
COSI' HO RISPOSTO AD UN TALE CHE, SU PARTECIPAMI, ELOGIA L'OPERATO DELLA GIUNTA MILANESE, IN MERITO ALLA ESPOSIZIONE DELLA SUA RELAZIONE CONCLUSIVA SUI NAVIGLI.
Eh no, caro sig. XX, chi riteneva che il dibattito non fosse stato gestito in modo neutrale ha ricevuto la più ampia delle conferme, proprio grazie all'ingenuità dei relatori (Pillon e Lipparini) nella loro presunzione che la cittadinanza in ascolto fosse tutta disinformata ed inerme di fronte alla loro manipolazione delle informazioni.
Si sono sbagliati, perché io, e non solo io, ho denunciato apertamente questa mistificazione, volta a far passare tutte le opinioni espresse nei 43 "quaderni" come semplici "osservazioni migliorative" circa un progetto dato per scontato, semplici "richieste di informazione e di chiarimento" al proponente, cioè il Comune di Milano.
Ogni slide proiettata inizia con la frase : "al proponente si chiede " ; nulla di più FALSO.
Tutti i "quaderni esprimono" precise ed argomentate prese di posizione a favore o contro il progetto.
La relazione conclusiva doveva essere OBIETTIVA, esponendo le ragioni del SI e le ragioni del NO, che non sono richieste di chiarimento.
Ciò che è veramente stomachevole non è la vostra posizione in merito ad un progetto in cui a torto o a ragione credete, ma il vostro tentativo manipolatorio dell'informazione, offensivo nei confronti di TUTTI i Milanesi, anche di quelli a favore, che sono portati a credere che il progetto riscuota un larghissimo consenso, con alcune osservazioni migliorative da prendere magari in considerazione.
TUTTO FALSO ! La vostra disonestà intellettuale è scandalosa, tanto più nell'assessore Lipparini che dovrebbe essere parte neutrale, in un ruolo di garanzia per tutti i cittadini.
Un atteggiamento vergonoso che ho sottolineato con forza alla fine dell'incontro, nel plauso generale dei presenti, salvo i soliti pochi partigiani della Giunta.
La prossima volta convocate le vostre truppe in forze, perché avete scatenato una guerra a Milano e se la perderete, metaforicamente parlando, non si faranno prigionieri.
Chiederemo un REFERENDUM articolato, e lo otterremo, e ci misureremo sul campo della democrazia, quella che sbandierate a parole e sfuggite come la peste.


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