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Commento al servizio delle Iene sulle strisce blu a Milano


Articolo postato il: 26/02/2011
Autore: Enrico Engelmann

Recentemente il programma Le Iene si è occupato delle strisce blu a Milano, ovvero della sosta a pagamento.

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Se da una parte il contenuto del servizio potrebbe rappresentare una buona notizia, in quanto in molti casi la richiesta di un pagamento per la sosta non sarebbe giustificata (e un ricorso contro un'eventuale multa per mancato pagamento dovrebbe risultare vittorioso), in realtà il servizio lascia trasparire, se corretto, una cosa molto più grave.
Negli ultimi anni, infatti, sono stati effettuati innumerevoli lavori allo scopo di allargare i marciapiedi in corrispondenza di incorci, passi carrai, fermate degli autobus e strisce pedonali, con l' asfalto sostituito, in corrispondenza dei posti per parcheggiare (rimasti), da mattoncini. Se l' allargamento dei marciapiedi (in misura minore in corrispondenza degli incroci) potrebbe anche rispondere a ragioni di sicurezza, era difficile trovare una ragione sensata per l' implementazione di una pavimentazione a mattonelle, evidentemente molto più complicata da installare (e da ripristinare in caso di sempre possibili futuri lavori stradali), e perciò anche, verosimilmente, più costosa. Si era perfino ipotizzato che tale pavimentazione potesse servire a permettere un più rapido smaltimento dell' acqua piovana, ma la cosa era apparsa poco realistica, anche alla luce del fatto che in vari casi sono comunque presenti i condotti per far defluire l' acqua piovana nelle fogne.
Il servizio delle Iene sembrerebbe invece fornire una spiegazione a tale arcano. Guardate in particolare cosa viene detto fra i minuti 1.30 e 2.00! Se è corretto quello che viene detto nel servizio, ecco a cosa potrebbero servire i lavori di allargamento dei marcipiedi: tutti questi lavori stradali, pagati con i soldi dei cittadini, servirebbero essenzialmente a... permettere al Comune di pretendere dai cittadini altiri soldi, sotto forma di sosta a pagamento, senza rischiare che qualcuno possa mettersi a fare ricorso in caso di multa se non paga!
E' chiaro: attraverso l' allargamento dei marciapiedi in alcuni punti e diversificando la pavimentazioni, le parti della strada dove si parcheggia non possono più essere considerate facenti parti della carreggiata, e il parcheggio può essere messo a pagamento!
In pratica il cittadino si sembrerebbe essere nella condizione di dover pagare per gli strumenti che servono per costringerlo a pagare ancora di più in futuro!
I soldi necessari ad effettuare tali lavori sono tanti: centinaia di migliaia di Euro, anzi milioni di Euro. Milano ha tante strade e non poche sono già state così modificate. In molti casi queste modifiche sono state effettuate in corrispondenza della creazione di piste ciclabili, ma ain molti altri casi sono stati fatti ad hoc. Provate a pensare a quali cose vi vengono in mente che vorreste venissero fatte a Milano, e invece i soldi necessari sono stati spesi per allargare i marciapiedi e implementare pvimentazioni speciali, come sopra descritto!
Ecco dunque che, se l' interpretazione sopra riportate risponde al vero, il Comune impiegherebbe i soldi del cittadino in modo che comporta per lui tre volte un danno:
  • Il suo denaro non viene impiegato per cose utili, ovvero le cose utili che si sarebbero potute realizzare con tali soldi non vedrebbero la luce (ad esempio, riasfaltare strade piene di buche o ridipingere la segnaletica orizzontale, ovunque sbiadita).
  • Il cittadino viene danneggiato una seconda volta perchè i lavori in questione generalmente creano disagi, in quanto restringono la carreggiata, rallentando la circolazione, e fanno perdere posti di parcheggio, a Milano sempre (più) rari.
  • Il cittadino verrà poi, infine, danneggiato una terza volta in futuro, in quanto dovrà pagare per una cosa che prima era gratuita, e senza che ciò comporti alcun vantaggio in altri campi (cosa ormai accertata, da quando, ca. 15 anni fa, si iniziò ad estendere sempre di più la sosta a pagamento)
Se tutto ciò rispondesse al vero, si dovrebbe ancora una volta constatare come i cittadini vengono trattati, più che da cittadini, da sudditi. E come i "nostri" amministratori fanno sempre tutto il possibile per traferire sotto il loro controllo il massimo possibile delle risorse, utilizzando ogni volta pretesti diversi, ma in genere privi di fondamento e/o di senso (ad esempio disincentivare il traffico privato). Detto in maniera più cruda, l' intento sarebbe, anche in questo caso, quello di far cassa.
Sarebbe il caso che i cittadini diventassero consci el problema e faccessero sentire il loro malcontento, dato che, per fortuna, i nostri amministratori devono pur sempre passare attraverso elezioni libere per rimanere sulle poltrone che occupano.
Nota: Va detto che, in realtà, ci sono anche pareri molto diversi sull' argomento. Si veda ad esempio la pagina Strade sicure - Lo scoop sulle strisce blu irregolari a Milano? Una mezza bufala.
La settimana successiva le Iene hanno trasmesso un aggiornamento, ma al momento non è stato possibile trovarlo on line.

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