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Blocco del traffico privato in giorni feriali. La giunta ha perso il lume della ragione.


Articolo postato il: 05/12/2011
Autore: Enrico Engelmann

La giunta di Pisapia sta prendendo in considerazione l' idea di bloccare il traffico per ben due giorni di fila, ovvero questi venerdì e sabato (Smog: stop al traffico il 9 e il 10 dicembre Scuole chiuse, negozi aperti fino alle 24.
Non pensavamo che questa giunta potesse arrivare a tanto, ad una misura così assurda e che comporterebbe disagi e danni enormi per decine di migliaia (se non centinaia di migliaia di persone). Evidentemente, dopo avere soffiato così a lungo sul fuoco delle ansie della gente malinformata, dopo avere corteggiato e vezzeggiato tutti i vari gruppi e gruppetti di ecotalebani e ambientalisti senza ma e senza se (Legambiente, comitati referendari, mamme antismog, ciclisti politicizzati di tutte le sigle, e molti altri ancora), dopo avere creato aspettative salvifiche, messa alle strette da condizioni meteo sfavorevoli, ha deciso di dover far qualcosa di eclatante per salvare a faccia. E non importa se le misure che potrebbero venire decise non serviranno a nulla, pur danneggiando chi deve andare al lavoro, i negozianti, che sperano nei giorni sotto Natale per fare un po' di affari, tutti gli espositori della Fiera dell' Artigianato (la più importante fiera che si svolge a Milano).
Vogliamo qui ancora una volta evidenziare come una tale misura sia destituita da qualsiasi fondamento scientifico, sia per quanto riguarda la sua efficacia, sia per quanto riguarda, prima ancora, la sua pretesa necessità.
Che bloccare la circolazione privata sia totalmente inutile è dimostrato sperimentalmente da tutti i blocchi precedenti, compreso l' ultimo. Lo dice lo stesso Maran: «Le domeniche a piedi? Contro l’inquinamento non servono a nulla, ma le facciamo lo stesso per educare i cittadini» (Smog, dai dati la conferma: inutili le domeniche a piedi). E se il risultato è nullo per i blocchi domenicali, è evidente che anche facendolo negli altri giorni il risultato non sarà significativo, perchè tutti i prodotti di zero sono sempre zero!
Il motivo lo spiega bene Enrico de Vito, del Movimento Consumatori, qui!
Il fatto che il traffico privato sia una fonte del tutto secondaria di polveri fini viene anche spiegato anche qui, dove risulta, dai dati ufficiali ARPA che il contributo del traffico privato (inteso come auto e furgoni) è del 18% su scala annua. Poichè per ca. metà dell' anno non ci sono i riscaldamenti, in inverno il contributo percentuale è ovviamente ancora più basso, poco sopra il 15%. Va peraltro ricordato (pare che nessuno se lo ricordi, ne' i politici, ne' tantomeno giornalisti, che i motori benzina non producono affatto polveri fini, per cui fermare anche le auto benzina è a priori una fesseria, indipendentemente dalla loro categoria Euro). Gli stessi valori sono indicati anche da Quattroruote, in questo articolo. Da notare che entrambi i documenti hanno ormai già qualche anno, per cui, con il parco auto e furgoni ulteriormente rinnovato, le percentuali sopra indicate di polveri dovute ai motori dei veicoli privati sono verosimilmente ancora più basse!
Per quanto riguarda, invece, le motiviazioni della minacciata misura di blocco, non si può che ripetere ancora una volta che l' emergenza inquinamento è tale solo per quelli che ci credono e per quelli che hanno convenienza a far credere che esista (politici, che possono utilizzarla per giustificare prelievi aggiuntivi dalle tasche dei cittadini, organizzazioni ambientaliste varie, la cui esistenza si giustifica solo in presenza di un mondo in pericolo, taluni ricercatori in cerca di giustificazioni per chiedere nuovi finanzimanti).
Anche se è ovvio che l' aria che c' è sulla vetta del Monte Bianco sarebbe meglio, la realtà è che l' aria di Milano è stata in passato enormemente più inquinata, ma siccome nessuno conosceva il problema, nessuno lo avvertiva più di tanto.
Basta guardare l' andamento delle concentrazioni dei vari inquinanti negli ultimi decennni, per rendersi conto che l' emergenza inquinamento è più che altro nei cervelli di taluni arruffapopolo e pseudoesperti da strapazzo: Grafici storici aria Milano!
Che non possa che essere così, diventa ovvio considerando che fino a non molto tempo fa i gli impianti di riscaldamento erano tutti a gasolio o carbone, che i camion avevano motori diesel molto primitivi privi di qualsiasi filtro e che molte industrie erano ancora all' interno della città. Eppure, malgrado ciò, ai lati delle strade non c' erano cadaveri di morti intossicati!
Che, in fondo, a Milano non si vive poi così male come alcuni vogliono far credere, lo testimonia del resto questo articolo, basato su dati di interpretazione molto meno dubbia di quelli che ad intervalli regolari attribuisocono all' inquinamento un certo numero di morti (ovviamente sempre diverso): Ecco perché a Milano si vive di più.
Sarebbe perciò ora di finirla con questo assurdo e delirante allarmismo, che tanti danni sta causando ai cittadini e al tessuto produttivo della città, inducendo a prendere misure che vanno a danno della competitività delle aziende e delle imprese che operano a Milano.
Quali sono le vere insidie alla salute lo ha ribadito anche Veronesi, nel già citato articolo di Quattroruote, e non c' entrano con l' inquinamento: fumo e abitudini di vita sbagliate.
Per prevenire la solita obiezione dei soliti benpensanti, ovvero che si possono usare i mezzi pubblici, non farò altro che indicare alcuni link e aggiungere che essi si riferivano al ben più blando blocco della circolazione nel solo centro. Non voglio neanche pensare quale sarà la situazione nel caso TUTTI coloro che lavorano a Milano fossero obbligati di utilizzare i mezzi pubblici!
Riassumendo, non si può che stigmatizzare nella maniera più assoluta un eventuale blocco del traffico privato i prossimi venerdì e sabato, una misura del tutto priva di giustificazioni e di efficacia e che comporterebbe disagi e danni gravi per un numero enorme di cittadini.


Commenti
07/12/2011 01:20:18
Parole sante caro Enrico!

Hai sintetizzato ciò che da anni sosteniamo.

E prima le auto euro zero, poi le euro uno, due, cento, mille e poi ce le han fatte rottamare, alla faccia della libertà di circolazione costituzionalmente sancita ma oppressa dal nuovo e dilagante sovra nazionalismo europeo che ci impone doveri ma trascura i diritti.

E poi la fregatura del passaggio al GPL ed al metano con il conseguente blocco anche di questi veicoli che, ormai poco o per nulla inquinanti, consumano però il suolo pubblico...

E allora vai col FAP, che distrugge il puzzolente PM10 ma lo trasforma nel venefico PM2,5.

Palle, palle ed ancora palle, a norma di legge.

Continuiamo così, a subire passivamente esponenziali angherie stile medioevo e vai con Ecopass ed Ecotass, più tass che eco, ovviamente.

Che nostalgia quelle pagine del libro di storia sulla rivoluzione francese...

Ma siamo italiani e gli italiani non si lamentano mai e non si ribellano mai...

Continuiamo così
american_motors_usa
Post modificato il 07/12/2011

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