Articolo postato il: 16/11/2006 Autore: Enrico Engelmann
È con un certo imbarazzo che scrivo questo articolo. Alle ultime comunali ho infatti votato proprio per l' attuale assessore al traffico Edoardo Croci. Questi infatti si era presentato come persona di buon senso, un tecnico prestato alla politica che la politica la vedeva soprattutto come un impegno a cui non poteva sotrarsi per senso di responsabilità. Mi era piaciuto l' apparente disagio col quale chideva il voto durante la campagna elettorale, dando l' impressione che comunque, anche in caso fosse diventato assessore al traffico, sarebbe rimasta una persona modesta, in grado di ascoltare chi gli stava intorno. In un nostro colloquio privato, aveva addirittura chiramente affermato di condividere sostanzialmente tutto della nostra lettera ai candidati sindaco, salvo eventualmente la nostra contrarietà all' introduzione del ticket di ingresso. Ma all' aperitivo politico da noi organizzato aveva pubblicamente affermato che comunque tale ticket sarebbe stato introdotto solo dopo avere potenziato i mezzi pubblici. Ho perciò pensato che se la misura del ticket era il prezzo da pagare per un reale potenziamento dei mezzi pubblici, per un' urbanistica finalizzata a fluidificare il traffico invece che ad ostacolarlo stupidamente, per la moltiplicazione dei parcheggi in periferia, per l' eliminazione della divisione in strisce gialle e blu, per il libero accesso nelle ore notturne a molte delle ztl e per tutte le altre cose esposte nella nostra Lettera ai candidati sindaco, il ticket poteva essere un prezzo accettabile.Tanto più che dall' altra parte le proposte erano le solite, ovvero ostacolare il traffico privato in tutti i modi, chiudere ad esso mezza città e altre cose molto in linea con l' ecologismo più intransigente. Purtroppo Edoardo Croci sta disattendendo le promesse e sta facendo l' esatto opposto: sembra aver dimenticato tutte le cose utili e sensate che aveva detto di voler mettere in atto, e l' unica cosa per la quale si sta impegnando, in maniera oserei dire ossessiva, è il cosiddetto ticket di ingresso. Come non dire tutto il male possibile di questo provvedimento, in particolare nella forma in cui lo si vorrebbe attuare? Tutto il poco di sensato che vi era in esso è andato perso, e tutti i lati negativi del provvedimento sono stati ingigantiti. La ratio iniziale doveva essere quella di far pagare chi dalla periferia e dall' hinterland pretendeva di entrare a Milano. Una ratio eventualmente non condivisibile, ma pur sempre una ratio. Invece adesso si vogliono far pagare anche i milanesi, così che il senso del provvedimento va totalmente perso. Diciamo perciò innanzi tutto che si tratta semplicemente di una tassa locale di circolazione. Ovvero di una nuova, ennesima tassa sull' auto, come se tasse e accisa sulla benzina, IVA e immatricolazione, bollo non bastassero. E senza contare parcheggi a pagamento e multe ineviabili, in molti casi tasse occulte. Poiché gli aspetti negativi del provvedimento sono tantissimi, li esporrò per punti, approssimativamente in ordine di importanza.
- Non è stato fatto ancora nulla per migliorare le alternative all'
auto privata. Non sono stati costruiti nuovi parcheggi in periferia (che non si costruiscono in qualche giorno) e quelli attuali riescono ad accogliere meno del 5% delle auto che entrano a Milano. Non sono stati potenziati al i mezzi pubblici, che nelle ore di punta già ora sono saturi. Chi adesso si trova nelle condizioni di dovere usare l' auto per arrivare a Milano non potrà che continuare a farlo e la riduzione del traffico rimarrà una chimera. I potenziamenti promessi sono solo belle chiacchere. Anche quando venne introdotto il parcheggio a pagamento i mezzi avrebbero dovuto essere potenziati, e si è visto come è andata a finire. - Le tariffe indicate sono delirantemente alte. 10, o addirittura
20 al giorno, sono un' enormità , tanto valeva mettere un divieto. Si parla tanto di costo della vita, poi però quando si tratta di introdurre nuove gabelle tutto va bene. Tanto il paniere dell' ISTAT non comprende sicuramente la voce “Ticket di ingresso”. Il disprezzo verso chi un' auto vecchia ce l' ha perché non ha soldi per comprarne una nuova (molti anziani o studenti) indigna. Ma la soluzione, per i milanesi almeno, è a portata di mano: con soli 200 Euro si torna a poter girare quanto si vuole, qualsiasi auto si abbia. Dai, 200 Euro cosa sono? Meno di un caffè al giorno...! - Il provvedimento è assurdamente complicato e di difficile attuazione.
Benzina Euro 2, 3, 4 non pagano, bezina Euro 1 paga, Diesel con FAP non pagano, Diesel senza FAP pagano, etc... (vedere tabella alla pagina “Novità”). Chi controllerà, e come? Tutte le auto verranno schedate? E quali: di Milano, della provincia, della regione, ... del mondo intero? E le auto in sosta? Dovranno pagare o la sanzione sarà solo per chi verrà colto sul fatto a circolare? Se mi viene a trovare un mio amico con un' auto appartenente alla categoria di quelle che devono pagare e rimane da me qualche giorno, paga solo il giorno che arriva e quello che parte, o tutti i giorni che la sua macchina rimane sotto casa mia? E tutti i vigili dovranno portarsi dietro un computer con dentro il database completo di tutte le auto? E tutta Milano verrà disseminata di telecamere che in ogni momento saranno in grado di identificarci? (Alla faccia della privacy!) E quanto costeranno tutte queste cose? - Il provvedimento viene presentato come finalizzato a ridurre l'
inquinamento da polveri. A parte il fatto che recenti studi indicherebbero che la percentuale delle polveri dovute al traffico veicolare è molto minore di quanto finora pensato, non si capisce come mai fra le auto a benzina solo le Euro 4 e le Euro 3 sono esentate, quando, come noto a chi segue questo sito (tabelle in formato pdf), non vi è nessuna diffenza di emissioni di polveri fra un motore benzina Euro 0 ed uno Euro 4 (tutti più puliti di qualsiasi motore Diesel, da questo punto di vista). Anche in questo caso, come nel caso del divieto di circolazione per le auto Euro 0/1 di Formigoni, la ratio sembra piuttosto quella di spingere la gente a comprare un' auto nuova, e l' inquinamento sembra come al solito la scusa. Oltre, naturalmente, a quella di aumentare le entrate del Comune. Va inoltre sottolineato che a Londra, caso che viene continuamente citato come esempio, il ticket di ingresso non è mai stato presentato come misura finalizzata a ridurre l' inquinamento, ma piuttosto come provvedimento atto a ridurre il traffico e permettere così di aumentare la velocità media dei veicoli rimanenti. Studi hanno confermato che l' incidenza sull' inquinamento della cosiddetta “congestion charge” è in effetti trascurabile. - Sicuramente gravi saranno le ripercussioni sull' economia della
città: risorse notevoli andranno drenate a fronte di un non servizio. Inoltre Milano diventerà sempre meno appetibile per lo shopping e per aprire nuove attività. Non solo il centro si svuoterà, ma lentamente ma inesorabilemente tutta la città. Sempre più negozi chiuderanno, sostituiti da grandi centri commerciali fuori città, cosa anche questa che sta già avvenendo grazie a gratta e sosta, ztl, eliminazione di molti spazi per parcheggiare. I cittadini, poi la tassa di circolazione locale la pagheranno due volte: una volta in prima persona, una seconda quando avranno bisogno di un qualsiasi servizio, dall' idraulico, che magari arriva da fuori, al negozio, dato che adesso i fornitori dovranno anche essi pagare la tassa. In pratica è come se si ponesse una tassa sull' approvvigionamento della città: è chiaro che l' afflusso di richezza verso di essa, sia in forma di mezzi che di persone, non potrà che venire ostacolato. - I comuni intorno a Milano saranno motivati ad introdurre a loro
volta una qualche forma di tassa, ad esempio una tariffa di transito (molti hanno già detto che lo faranno). In questo modo il flusso di persone e merci verrà uteriormente intralciato. Invece di andare verso il futuro, in questo modo si andrà verso il medioevo, epoca durante la quale ogni piccola contea e signoria faceva pagare il transito. Insomma, questa tassa di circolazione locale, per come è stato congegnata, è veramente un provvedimento pessimo. Nessun beneficio è garantito, tutti i costi e i disagi che essa implicherebbe sono invece certi. L' inquinamento appare come al solito il pretesto politically correct. I veri obiettivi sembrerebbero quelli di fare cassa e di spingere il mercato dell' auto. Noi siamo totalmente contari a questa sua introduzione e faremo il possibile per contrastarla.
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