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Ciò che la politica alla viabilità del Comune di Milano permetterà di ottenere realmente


Articolo postato il: 07/10/2006
Autore: Enrico Engelmann

Nell' articolo precedente ho tentato di spiegare come
ciò che la politica comunale alla viabilità dovrebbe
cercare di ottenere, ovvero una riduzione del problema traffico ed
un miglioramento della qualità dell' aria, non potrà
mai essere ottenuto attraverso la politica messa in atto dal comune
di Milano.

C' è allora da chiedersi: il sindaco
Albertini e l' assessore al traffico Goggi sono degli sprovveduti,
dei pasticcioni con tante buone intenzioni non in grado di
individuare le misure da prendere affinché queste si
traducano in realtà? O forse l' obiettivo della politica al
traffico da loro perseguita è un altro, almeno in gran parte?
Se fosse vera la prima ipotesi sarebbe quasi sicuramente impossibile
individuare una chiave di lettura coerente per interpretare le varie
misure sin qui prese. Gli incompetenti infatti tendono a muoversi un
a casaccio e la loro azione è riconoscibile dal fatto che una
volta va in una direzione, un' altra volta in un' altra. Non è
però questo il nostro caso.

All' inizio cercavo di
interpretare le novità introdotte dalla nostra giunta nell'
ottica degli obiettivi ufficialmente enunciati. Man mano trovavo
sempre più difficoltà a trovare il senso. Poi ho
provato ad adottare un punto di vista diverso, e mi sono accorto che
tutte le cose tornavano a quadrare. È in effetti una chiave
di lettura che permette di spiegare in modo chiaro e coerente tutte
le misure sin qui prese, quelle annunciate, e anche quelle non prese
e che neppure saranno prese.

La chiave di lettura più
efficace per spiegare il complesso della politica al traffico del
comune di Milano è molto semplice: riempire le casse del
comune (e in subordine dell' ATM)!

Prendiamo in particolare
il Gratta e sosta: Fra le misure sin qui prese dal comune, l'
introduzione del gratta e sosta generalizzato è sicuramente
quella più eclatante. Il fine del parcheggio a pagamento
dovrebbe essere quello di decongestionare zone che tendono ad essere
sovraffollate (ad esempio zone in prossimità di un polo
fieristico, il centro della città, etc...), oppure zone in
cui è necessario che sia sempre possibile trovare un posto
libero e dove perciò bisogna impedire che il parcheggio a
lungo termine saturi completamente la disponibilità di posti
per parcheggiare (ad esempio in prossimità di ospedali).

Da
questo punto di vista il gratta e sosta potrebbe perciò più
o meno giustificato in centro, o almeno in alcune zone del centro,
dove per centro intendo la zona all' interno della cerchia dei
bastioni. Questo per quanto riguarda la sosta a pagamento durante il
giorno. Quella serale potrebbe avere un' utilità in alcune
ristrette zone in cui la densità di locali notturni è
particolarmente alta, ad esempio in alcune strade intorno ai
navigli, e comunque solo alcuni giorni della settimana.

Ma il
comune di Milano non si è certo limitato a ciò! Prima
di tutto la sosta è ovunque a pagamento anche di sera, cosa
più o meno unica se si escludono le località balneari
tipo Riccione e Rimini. E questo in termini di lotta al traffico è
totalmente ingiustificato, perché di sera, a parte i limitati
casi sopra indicati, il traffico non è un problema. Ma sin
qui si potrebbe dire che hanno semplicemente ecceduto in una
direzione di per se giusta.

La cosa che dovrebbe fare aprire
definitivamente gli occhi anche ai più ottimisti è
però il fatto che il gratta e sosta stia per venire esteso
praticamente a tutta la città, dato che lo stanno allargando
fino al percorso della 90! Qui non vi è più
giustificazione! Qui si evidenzia con chiarezza come quella di
scoraggiare il traffico privato nel centro sia solo una scusa!
Infatti, se la sosta è a pagamento ovunque, tanto vale andare
in macchina fino alla meta, fosse anche il Duomo! Perché
lascire la macchina ad una fermata della metropolitana come Sondrio
o Gioia, se tanto dopo bisogna pagare lo stesso? L' estensione del
gratta e sosta non è spiegabile in termini di
disincentivazione del traffico, ma lo è però
perfettamente in termini di aumento delle entrate. È evidente
che una volta che esso sarà esteso fino alla cerchia della
90, non si potrà più sfuggire! Bisognerà
pagare, e tanto! Per avere che cosa in cambio? Un aumento del
traffico in centro!

Un' importante aggiunta: le poche persone
favorevoli al gratta e sosta sono spesso persone che vivono in zone
in cui vi è spesso un forte affusso di auto dall' esterno, ad
esempio in zona Fiera. Costoro devono capire che il vantaggio
ottenuto è solo parziale. Infatti con l' estensione del
gratta e sosta avranno sì la possibilità di
parcheggiare la macchina sotto casa, ma tale possibilità la
pagheranno tutte le volte che la macchina vorranno usarla. Senza
contare che Goggi ha già annunciato che il parcheggio verrà
fatto pagare anche ai residenti. Che così pagheranno due
volte.

Un' obiezione che talvolta viene mossa a tale mia
interpretazione e che il gratta e sosta generalizzato ha come
obiettivo non tanto quello di decongestionare singole zone, ma
quello di disincentivare l' uso dell' auto in quanto tale. Quest'
obiezione si basa sull' assunto ottimistico che il comune abbia
intenzione di offire contemporaneament un significativo
miglioramento del servizio pubblico.

Purtroppo questo non
avverrà! Il motivo è che il 40% degli incassi del
gratta e sosta va proprio all'ATM, ovvero l' azienda che dovrebbe
offrire un mezzo concorrente all' automobile privata. Perché
perciò migliorare il servizio, in modo che più
cittadini usino i mezzi pubblici, quando l' ATM con meno fatica può
guadagnare molto di più da quelli che sono costretti a
prendere l' auto? La cosa è evidente: per fare andare più
cittadini con i mezzi pubblici bisogna avere più mezzi (che
vanno comprati e poi periodicamente revisionati e riparati) e
bisogna assumere più conducenti (che vanno addestrati e
pagati). Insomma bisogna investire un sacco di soldi. E il ritorno
non è grande, perché chi ha l' abbonamento paga un
Euro al giorno. Con il gratta e sosta, invece, basta dipingere
qualche striscia per terra, pagare qualcuno per fare le multe a chi
non ha il tagliando e si incassano un sacco di soldi (10-15 Euro al
giorno per persona)!

Gli incassi del parcheggio a pagamento
(e delle multe, ma di questo si parla in un altro articolo)
dovrebbero andare a finire in una cassa separata ed essere
utilizzati unicamente per migliorare le infrastrutture e la
sicurezza sulle strade, non dati al fornitore del servizio
concorrente!

La necessità di incassare più
soldi permette di spiegare anche molte altre delle misure prese.
Alcuni esempi:

  • Paletti per impedire il parcheggio anche sui
    marciapiedi molto larghi, in generale eliminazione di molti posti
    per parcheggiare ® meno posti
    semiillegali tollerati ® più
    macchine nei posti a pagamento ® più incassi col gratta e sosta.

  • Assenza di
    distributori automatici dei tagliandi del gratta e sosta: ® difficoltà nei giorni festivi e di sera a a trovarli ® più occasioni di incassare soldi attraverso le multe.

  • Se al comune
    stesse realmente a cuore il problema dell' inquinamento, dovrebbe
    cercare di favorire il più possibile le auto a metano e a
    GPL (gli unici tipi di autovetture già disponibili ad
    emissioni quasi nulle) ad esempio esonerandole dal pagamento del
    gratta e sosta. Invece non è prevista alcuna facilitazione!

  • Più lavaggi
    delle strade ed estesione del lavaggio della strada anche alle zone
    sterrate dei viali fra le due carreggiate ® più macchine dimenticate in sosta vietata ® più incassi con le multe.

  • Telecamere: ® più incassi attraverso le multe.
    Riguardo alle
    telecamere, vanno aggiunte due cose. Nelle cosiddette “isole
    ambientali” le auto non autorizzate vengono multate non solo
    quando entrano, ma anche quando escono! Pretendono forse che uno
    abbandoni lì la macchina e vada via a piedi? Ma d' altra
    parte perché fare una multa sola, quando se ne possono fare
    due!
    Seconda cosa: a Bisceglie esiste un megaparcheggio la cui
    parte all' aperto (c' è posto per centinaia di macchine) è
    totalmente inutilizzata perché non sicura. Perché non
    mettono qualche telecamera lì, e magari assumono anche
    qualche sorvegliante? Permetterebbe di evitare l' entrata in città
    di un grande numero di autoveicoli! Forse perché si
    perderebbero tante belle occasioni per fare multe e far pagare il
    parcheggio!

In effetti la
strategia alla base della politica del comune di Milano è un
po' simile a quella di un parassita: Il comune ha bisogno di soldi,
per cui sfrutta il problema della viabilità per ottenere
soldi dai cittadini (senza dover dire che ha aumentato le tasse). Il
problema non va però risolto, altrimenti non lo si potrebbe
più utilizzare come pretesto. D' altro canto l' ospite, cioè
colui che viene parassitato (nel nostro caso la cittadinanza, in
particolare il tessuto produttivo della città) non va
sfruttato troppo, altrimenti potrebbe perdere la capacità di
fornire risorse (anche in natura i parassiti più evoluti sono
quelli che non causano la morte dell' ospite). Questo è il
motivo per cui ad esempio il gratta e sosta non viene aumentato a 10
Euro all' ora.

Un giudizio troppo pessimistico? Beh,
effettivamente non credo che Albertini e Goggi abbiano
consapevolmente ed esplicitamente progettato di applicare una simile
strategia. È però vero che in politica, per mantenere
il potere, bisogna spesso trovare delle vie oblique, bisogna vendere
una cosa per un' altra, bisogna raggiungere degli obiettivi facendo
finta di perseguirne altri più graditi alle orecchie degli
elettori. Probabilmente c' era un problema di bilancio, ma per non
fare brutta figura aumentando le tasse hanno pensato che forse si
poteva piegare un po' la politica alla viabilità alle
esigenze delle casse comunali... E così il risultato è
quello descritto!

Questo però
non è accettabile! I soldi per le esigenze di bilancio devono
essere quelli delle tasse, non quelli del gratta e sosta (e delle
multe). Questo per vari motivi:

  • Se per gli
    amministratori il problema del traffico è fonte di lucro,
    saranno meno interessati a risolverlo.

  • La mobilità
    è un bene primario perché fonte di benessere e
    ricchezza. Essa va salvaguardata, non ostacolta con tasse e
    gabelle.

  • Le tasse si pagano
    in base al reddito, il gratta e sosta comporta un significativo
    aumento del costo della vita ed è uguale per tutti, ricchi e
    meno ricchi.

È perciò
necessario fare in modo che la politica alla viabilità del
comune di Milando cambi rotta e torni ad evere come fini quelli che
le competerebbero, ovvero il miglioramento della mobilità e
della qualità dell' aria, e non il pareggio del bilancio
comunale.


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