Articolo postato il: 12/01/2014 Autore: Enrico Engelmann
La giunta Pisapia rappresenta la manifestazione di una malattia autoimmune della città, in cui il sottile strato dei privilegiati si allea con quella parte degli strati sociali inferiori che è rosa da scontento e invidia, per muovere guerra alla classe media. Chi vive del proprio lavoro e del proprio sudore, e ha ovviamente necessità di una città in cui si possibile spostarsi facilmente per poter avere di che vivere, viene ostacolato in tutti i modi, affinché smetta di essere di impiccio a chi ha la vita facile e la propria sussistenza garantita a priori. L'obiettivo è quello di estromettere (economicamente, ma anche territorialmente) la classe media e avere la città tutta per se. La dimostrazione lampante è il progetto di chiudere al traffico piazza Castello. Se venisse realizzato tutto il centro risulterà perennemente congestionato, anche di sera, come è facile verificare quando sotto Sant Ambrogio c'è la fiera degli obey obey. Questo porterà a grossi danni a tutte le attività che gravitano in quella zona, locali serali compresi, che diventeranno meno raggiungibili e percio' meno appetibili. Per tacer dei negozi... Che la chiusura della piazza sia solo "contro" e non "per" qualcosa è evidente considerando il fanno che gia' ora gli spazi per i pedoni sono amplissimi, che sulla piazza non si affacciano negozi che possano rappresentare un'attazione (comunque transitoria, perchè dopo un po' le zone pedonalizzate muoiono). L'obiettivo è dunque unicamente quello di soffocare la zona al fine da estrometterne le attività produttive e trasformare la zona in un quieto quartiere dormitorio. Se anche questa volta non si verificherà una reazione da parte della maggioranza silenziosa della città, quella che corre di qua e di la tutto il giorno per sbarcare il lunario, e non ha al topo delle proprie priorità la passeggiatina in bicicletta, l'amministrazione avrà chiaro che si puo' fare qualsiasi cosa senza che si provochi una reale reazione. Un po' per volta verrà azzerata l'intera città (o meglio le sue parti di valore), in modo da costringere tutti coloro che devono spostarsi per vivere a trasferirsi altrove. Si auspica che finalmente l'opposizione si svegli e assuma su di se il compito di dare voce alle molte persone che da queste sciagurate politiche hanno solo da perdere. Il compito è loro, visto che chi lavora, diversamente dagli scioperati che vanno in giro a bloccare le strade con le loro biciclette e da coloro cui la condizione garantisce comunque di che vivere agiatamente, spesso non ha tempo, forza, coraggio e capacità di organizzare una protesta efficace.
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