Articolo postato il: 15/01/2014 Autore: Enrico Engelmann
La pista ciclabile di viale Marche è una pista solo dipinta, ed è presente su entrambi i lati della strada, con una pista per senso di marcia.
Tratti di strada interessati su Google Maps
Essa va dall'intersezione con via Melchiorre Gioia (dove in effetti è ancora l'ultimo tratto verso nord ovest di viale Lunigiana) a piazzale Maciachini, poi si interrompe in entrambe le direzioni. Per chi non la conoscesse tali tratti di strada, va sottolineato che essi sono alcune delle strade più trafficate di Milano, dato che fanno parte in pratica di una circonvallazione. Viale Marche è infatti parallela a viale Sondrio (parte della circonvallazione "ufficiale" filoviaria), ma trovandosi essa più esternamente, in congiunzione diretta con piazzale Loreto, essa è perfino più importante di viale Sondrio. In particolare, il tratto fra piazza Carbonari e il primo semaforo in direzione Maciachini è da sempre un punto di accumulo, nella seconda metà del pomeriggio, di grandi code di auto e altri mezzi che si spostano verso nord. Ciò anche a causa del fatto, davvero inspiegabile, che il semaforo di cui sopra abbia un verde estremamente corto. Appare quindi del tutto assurda la scelta di creare proprio su questo tratto di strada una pista ciclabile! Essa va a mangiare un'intera corsia per lato, così che, ovviamente, tutte le code vengono ad allungarsi enormemente. Va sottolineato che la pista ciclabile in questione è usata pochissimo (come prevedibile), e anche nelle condizioni climatiche migliori si vede si e no ogni tanto una bicicletta che la percorre, a fianco degli innumerevoli veicoli incolonnati. La pista è peraltro costruita in maniera approssimativa, con una larghezza che si dimezza a cavallo di piazza Carbonari (è a norma?). Essa è poi anche assai pericolosa, non solo intrinsecamente, a causa della sua collocazione lungo una strada molto trafficata, ma anche perché, in corrispondenza di alcune svolte a destra, la pista continua fino a ridosso della svolta, cosicché un veicolo che volesse rispettare la segnaletica fino in fondo sarebbe portato a svolte repentine, con il rischio di travolgere eventuali ciclisti in arrivo. In pratica la pista ciclabile in questione è una pista pista per scooter, che, al contrario delle macchine, non si fanno problemi a percorrerla al fine di bypassare la fila. La pista ciclabile in questione risulta quindi del tutto inutile e anzi di grande danno per la mobilità cittadina, oltre che, sicuramente, fonte di inquinamento inutile aggiuntivo (dato che più i veicoli rimangono in coda, più aumentano le emissioni).
Poiché anche i ciclisti la snobbano quasi totalmente, questa pista ciclabile andrebbe semplicemente eliminata. Immagine di google del tratto sud est di viale Marche: si vede bene come erano presenti tre corsie. Adesso una è andata persa, per cui tutte le code al semaforo sono diventate più lunghe di (almeno) il 50%.
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