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Le biciclette non vanno contromano neanche all'estero


Articolo postato il: 17/09/2014
Autore: Piazza Castello

Da un post sulla pagina fb Piazza Castello e la nostra Milano non sono una fiera arancione:



Il nostro buon M.A. anche in trasferta ci manda foto. Qui Parigi. Ne approfittiamo per linkare un articolo di bikeitalia che ci inviano, che tratta del famoso problema senso unico.
http://www.bikeitalia.it/2014/09/15/senso-unico-eccetto-bici-qualche-chiarimento-tecnico/
Ma il bello, se leggete, è che dice le stesse cose già dette da noi, che il presunto concetto di senso unico è mal posto, perché la gran parte degli esempi europei, come quello in foto, è a doppia corsia, INDIPENDENTE. Auto di qua e bici di là.
Poi, però, si diverge sulla soluzione dell'articolista, quando lo spazio è esiguo.
Secondo noi NON SI FA, non si va contromano portando la velocità a 30 all'ora. Ma non solo perché comunque uno non può circolare sempre frenando coi ciclisti davanti a zig zag, ma perché non si vede un motivo di base del perché si debba rinunciare a una prerogativa minimale del mezzo motorizzato, e capace, ed acquistato per fare cose che la BICI NON PUO' FARE.
L'autoveicolo serve per muoversi sicuri, al coperto, con ogni tempo, anche se con condizionamenti fisici personali, e per trasportare persone e cose con un grado di efficienza incomparabile con le due ruote. Non certo per procedere a velocità di spinta, perché, se facciamo LE DEBITE PROPORZIONI, 30 all'ora, per un veicolo a motore, sono proporzionalmente pari, come sacrificio del mezzo, alla velocità di spinta di una bici portata mano.
Allora, perché non fare un patto equo? In città, le auto a 30 all'ora, e le bici a velocità pedonale condotte a mano. Così, ci starebbe bene. Equo e sicuro per tutti. O no? Oppure, cari ciclisti non vi andrebbe bene?
(grazie, foto by M.A.)

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