| Il comportamento (al limite del) truffaldino del Comune di Milano sulle multe
Articolo postato il: 14/11/2014 Autore: Enrico Engelmann
L'articolo di Repubblica Autovelox, a Milano annullate migliaia di multe. I vigili: "Sicurezza stradale a rischio racconta di come migliaia di multe rilevate da apparecchiature automatiche siano state annullate, su ricorso, perché notificate dopo i 90 giorni che la legge prevede come limite massimo (salvo casi particolari ben precisi). La scusa con la quale il Comune di Milano pretenderebbe di poterle notificare oltre i 90 giorni è che i tale periodo dovrebbe decorrere a partire dal giorno della presa in visione da parte dei vigili delle foto scattate. Si tratta di un'iterpretazione priva di fondamento e manifestamente assurda, in quanto in tal caso il limite di 90 diventerebbe del tutto irrilevante a livello pratico, e per giunta mai contestabile, visto che non c'è nessun modo di poter provare che i vigili hanno visionato le foto un giorno, piuttosto che un altro. La cosa viene bene spiegata da Altroconsumo, alla pagina Multe notificate dopo 90 giorni: come contestarle. Su tale pagina viene anche spiegato come fare ricorso, con tanto di moduli standard da completare.
L'articolo potrebbe finire qui, ma a noi preme fare qualche considerazione aggiuntiva. Il punto è che la vicenda lascia trasparire bene l'ipocrisia dietro l'argomento multe e quale è la motivazione vera dietro all'"interesse per la sicurezza stradale" che il Comune di Milano pretenderebbe di dimostrare. Dire, come sembrerebbero affermare alla polizia locale, che "Tutto questo è un danno, perché danneggia il cosiddetto valore educativo della sanzione e le finalità di sicurezza stradale." è chiaramente un'ipocrisia, visto che una multa notificata mesi dopo che l'infrazione è stata commessa non ha nessun effetto dissuasivo o educativo. Una simile lamentela avrebbe qualche senso se le multe venissero notificate immediatamente o entro pochissimo. Come è invece adesso, chi commette l'infrazione ha potenzialmente tempo di commetterla nuovamente decine di volte, prima che la multa possa manifestare il suo effetto "dissuasivo"! La realtà è che al Comune di Milano la sicurezza non interessa piuttosto poco. Altrimenti non trascurerebbe così tanto il manto stradale e la segnaletica, sia orizzontale che verticale, specie la prima in uno stato pietoso. Ne' dipingerebbe piste ciclabili improbabili, che moltiplicano le occasioni di incidenti, ne' darebbe la patente di impunità a chi sale una bicicletta, a rischio di loro stesso e di tutti gli altri. Al Comune di Milano ciò che interessa è fare cassa. A questo fine val bene la pena "di provarci", chiedendo il pagamento di multe notificate oltre il termine ammesso dalla legge, perché tanto, sicuramente, molta gente, per ignoranza o per non perdere tempo a fare ricorso, finirà per pagarle. Tanto, mica il Comune di Milano o i suoi funzionari rischiano qualche cosa! Nella peggiore delle ipotesi non incassano! Ancora una volta, quindi, nessun rispetto per i cittadini, trattati come sudditi.
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