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Articolo postato il: 02/09/2018
Autore: Giovanni Seregni

Nuovo obiettivo: bloccare piazzale Loreto.

Dal post della pagina FB Piazza Castello e la nostra Milano non sono una fiera arancione in riferimento alla pagina del sito Urbanfile: E si preparano a congestionare l'unico nodo scorrevole, grazie alle grandi dimensioni, che serve sia la circonvallazione che l'ingresso in città da sesto. L'ampiezza del piazzale lo rende unico e indispensabile e permette sia l'aggirarlo per svoltare nelle varie direzioni, che l'attraversamento rapido. In pratica è un polmone. Sabotarlo, con la scusa di portarlo a una funzione di piazza "di aggregazione" che non ha, e di cui non si sente il bisogno, è al solito strumentale a mantenere elevato il livello di saturazione e quindi di demonizzazione del traffico privato. Solito discorso, sabotare il movimento privato di merci, servizi e persone, per depauperare una città che nel reddito, diversificato ma ancora troppo consistente, trova ancora una autonomia vitale e libera rispetto alla politica comunale di asservimento, ideologizzazione e riduzione a massa omogenea e povera. Espellere il lavoro pluralista ai suoi livelli medi, odiosamente "borghesi", fuori da Milano per regalare spazio alle grandi aziende del food e dello sharing (utili a farsi politicamente sostenere), che si alimentano della massa degli "spiccioli" quotidiani di una popolazione impoverita, in alternativa a una proprietà privata, fatta da ognuno nel suo grande o nel suo piccolo, che garantisce libertà di scelta e di vita autonome. Non osiamo pensare a questa tratta di circonvallazione anch'essa congestionata in vicinanza all'altro punto di circonvallazione che verrà spezzato in Viale Lunigiana col canale (naviglio) a proseguio di Melchiorre Gioia. E' una politica di distruzione urbanistica delinquenziale, uno perché distrugge le strutture funzionanti della mobilità, due perché ricatta, attentando alla salute, chiunque cerchi di svolgere una di quelle molteplici attività che nell'insieme arricchiscono città e popolazione. Secondo voi, perché economia e traffico sono in discesa, e Milano riesce comunque a congestionarsi lo stesso? Avete idea di quanti punti nevralgici della città sono stati pian piano colpiti e resi ostili e impraticabili con scorrevolezza in questi ultimi 7 anni arancioni?

Commenti
02/09/2018 12:54:38
Io vorrei aggiungere una nota, utile ad evidenziare l''intrinseca arroganza ed alterigia dei paladini delle pedonalizzazioni a tutti i costi, di questi nemici ad oltranza del traffico!
Se ci si sofferma a riflettere un attimo sulle seguenti righe tratte dalla pagina Urbanfile, ci si accorge che qualcosa non va:

Anche le varie giunte comunali nel corso del tempo sembra si siano date da fare per rendere la vita difficile ai pedoni e a chi voglia vivere questa grande piazza.
Insomma, il piazzale è un crocicchio, tra i più trafficati e congestionati della città, fulcro di una zona vasta e luogo di transito per migliaia di persone al giorno, senza che queste possano effettivamente usufruire della piazza.


Ma come? Prima scrive che ci passano tutti i giorni migliaia di persone, e subito dopo che nessuno può usufruire della piazza??? Ma che senso ha?
Ma se ci fate caso sopra è spiegato! "Pedoni e a chi voglia vivere questa grande piazza"! Cioè, per questa gente solo chi è in giro a passeggiare nell''ozio, chi cazzeggia, insomma, può usufruire veramente della città e dei suoi spazi! Chi è in giro per lavoro, chi si sposta perché ha degli impegni, non conta! Le sue esigenze non valgono nulla ed è solo un intralcio ai privilegiati che possono desiderare di "usufruire" della città bighellonando in giro!
Ancora una volta si dimostra che la città che questa gente sogna è una città a misura di cazzone e di fancazzista!
Si conferma, a parer mio, che il problema è profondo, psicologico. Infatti è una concezione che rispecchia il fatto di essere rimasti all''età mentale dell''adolescenza, quando il tempo a disposizione sembra infinito e si passano le giornate a fare battute con gli amici ai giardinetti! E'' una concezione che con l''età adulta e la necessità di far fronte ad impegni lavorativi e alle altre esigenze della vita scompare. Ma che in qualcuno perdura anche in età matura. Disgraziatamente pare che tali soggetti che hanno questo problema si trovino nelle condizioni di poter decidere l''amministrazione della città!
e.engelmann
Post modificato il 02/09/2018

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