Articolo postato il: 03/10/2012 Autore: Enrico Engelmann
Commento alla giornata di ieri di sciopero dei trasporti
Tutti i giornali riportano oggi dei gravi disagi patiti ieri (martedì 2 Ottobre) dagli utenti dei mezzi pubblici, con anche persone che hanno dovuto ricorrere alle cure dei medici.
Appare incomprensibile che molta gente non pensi di dare la colpa, almeno per una parte importante, al sindaco Pisapia e alla sua amministrazione.
Sarebbe perfino inutile dire, innanzi tutto, che se una cosa del genere fosse capitata sotto la giunta Moratti, le opposizioni in consiglio non avrebbero aspettato un secondo, prima di chiedergliene conto.
In realtà Pisapia e la sua giunta meritano eccome di essere messi sul banco degli imputati.
Innanzi tutto, se le metropolitane sono così spesso guaste, ciò non èsolo a causa della loro vetustà, ma anche molto a causa del fatto che esse vengono sfruttate al massimo delle loro capacità (e, evidentemente, anche un po' oltre) per cercare di tenere fede (almeno in piccola parte) all' impegno di potenziare i mezzi pubblici in concomitanza con l' introduzione dell' Area C.
In realtà Pisapia ha fatto promesse che non avrebbe dovuto fare, con le infrastrutture a disposizione. Purtroppo ha promesso la luna, e adesso, per darne in giro almeno qualche briciola, lo scotto da pagare sono metropolitane che si guastano ogni tre per due.
Più in generale la grande colpa di Pisapia e della sua giunta è di praticare una politica alla mobilità (immobilità?), secondo la quale la mobilità privata (a parte quella con la bicicletta) va ostacolta in tutti i modi. Più persone rinunciano però ad utilizzare, o addirittura a possedere, un proprio mezzo (motorizzato, perchè i mezzi non motorizzati sono adatti alle esigenze solo di pochi privilegiati) come vogliono loro, più la città e i suoi cittadini diventano ostaggio dei sindacati dei trasporti.
Bisogna ammettere che questa sciagurata politca non è esclusiva dell' attuale giunta, essendo essa già stata praticata dalle giunte Moratti e Albertini prima. Ma è in primis la parte politica che fa riferimento a Pisapia, che ha sempre spinto affinchè la mobilità privata fosse "disincentivata" il più possibile (con restringimento e chiusura strade, eliminazione di centinaia di posti per parcheggiare, introduzione di sensi unici assurdi e così via), e comunque è questa la giunta che sta praticando tale politica con maggior vigore.
Infine, è un fatto che l' ATM e' controllata dal Comune, principale azionista. Chi sceglie i vertici dell' azienda è il sindaco. E la politica aziendale dell' ATM è sotto il controllo dell' amministrazione comunale.
Perciò è giusto e corretto chiedere conto (anche, ma molto) a Pisapia di tutti i gravi problemi che si sono verificati ieri.
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