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Nel decalogo dei commercianti "posteggio libero sulle gialle"
Pronto il documento con le richieste per attutire l’impatto del blocco auto per chi lavora in centro. Basta tasse: "Ci devono aiutare: noi entriamo nella cerchia perché dobbiamo farlo"

Articolo del: 20/10/2011


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Una decina di punti raccolti in 4 pagine per riassumere la visione del mondo produttivo su mobilità e congestion charge il risultato dell’incontro di ieri tra Confesercenti, Confcommercio, Unione degli Artigiani, Federdistribuzione. Il documento condiviso sarà consegnato la settimana prossima al Comune. Una premessa fondante: la contrarietà alla tariffa di ingresso in centro. Commercianti e artigiani come i residenti sono «costretti» a entrare in centro in auto e chiedono di essere trattati come gli abitanti dell’area. Tra le priorità la richiesta di un trattamento tariffario differenziato tra traffico privato e traffico commerciale. I commercianti dunque fanno sapere al Comune che sarebbero disponibili a pagare un ticket dimezzato rispetto ai 5 euro di tariffa unica ipotizzata. Una richiesta su cui l’amministrazione continua a essere disponibile a ragionare, se non quasi convinta. A questo proposito le categorie produttive, nell’ottica della semplificazione, preferirebbero gli abbonamenti, ma su questo Palazzo Marino è tiepido: non aiuterebbe a disincentivare gli ingressi, anzi. E se la congestion charge punta a dimezzare il traffico, allora- prosegue il ragionamento - è necessario anche raddoppiare le piazzole di carico e scarico in centro proprio per evitare furgoni parcheggiati in seconda fila con conseguenti intoppi alla circolazione. Obiettivo: arrivare a circa 440 piazzole, dalla oltre 220 attuali, nella Cerchia dei Bastioni. Chi deve entrare nell’area Ecopass in auto per servizioidraulici, falegnami, muratori, insomma tutti gli artigiani - invece, vorrebbe parcheggiare nelle strisce gialle, gratis quindi: altrimenti al costo di Ecopass si dovrebbe sommare quello per la sosta con inevitabile ricarico sul costo finale della prestazione.Così in un’ottica di collaborazione e di ragionamento collettivo per la tutela della salute dei cittadini i commercianti propongono anche una revisione dei tempi della città, provvedimento più di lunga durata, ma che permetterebbe di snellire ulteriormente il traffico. «Con questa amministrazione, sul tema, abbiamo visto una modalità di rapporto incentrata sul dialogo costruttivo, se questa sarà seguita da fatti, sarà un buon metodo di governo» il commento di Simonpaolo Buongiardino, amministratore di Confcommercio. Il provvedimento - chiede ancora il mondo produttivo compatto- dovràessere sperimentale per un anno per permettere anche di valutarne l’efficacia e eventuali aggiustamenti. Per questo si chiede che venga istituito un tavolo tecnico permanente. «Partendo dal presupposto della nostra contrarietà a Ecopass- spiega Pietro Rosa Gastaldo, direttore di Confesercenti- ci assumiamo la responsabilità nei confronti del problema che il Comune deve affrontare. La nostra è volontà collaborativa e non consociativa nel pieno rispetto delle parti».

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