| Parcheggi, l'ira dei pendolari "Meno posti per gli abbonati" Superata la quota, si paga la tariffa giornaliera. La protesta comincia a Bisceglie attraverso un volantino e le lettere ad Atm. Maran: "Dobbiamo rendere più efficiente l'intero sistema"
Articolo del: 21/10/2011 Autore: Ilaria Carra
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Sono arrabbiati perché da due settimane pagano un prezzo doppio per lasciare l’auto al parcheggio d’interscambio comunale, prima di prendere i mezzi e andare al lavoro: 12,60 euro anziché 6,20 del settimanale. E in un anno, senza neanche essere stati avvisati, rischiano così di spendere 280 euro in più. Protestano i pendolari che posteggiano nella struttura di Bisceglie, dove di recente Atm ha ridotto la disponibilità di abbonamenti a favore dei parcheggi a rotazione per gli utenti saltuari. «Non bastava l’aumento dei biglietti per i mezzi, adesso anche parcheggiare in periferia è diventato un lusso», attaccano i pendolari in un volantino. E aggiungono «è un chiaro metodo per fare cassa, ma così ci scoraggiano a usare i parcheggi».
Finora comprare il settimanale non era mai stato un problema, raccontano i viaggiatori. Ma dall’inizio del mese c’è chi resta a bocca asciutta: spesso già al mercoledì sera — primo giorno disponibile per poter ricaricare la tessera per la settimana successiva — c’è affisso sulla macchinetta dei biglietti il cartello “Abbonamenti esauriti”. Sui 1.400 posti totali, dall’inizio del mese quelli riservati agli abbonati sono scesi a 600, meno della metà. Chi sceglie l’abbonamento, in genere abita nell’hinterland SudOvest e piuttosto che venire in città con l’auto la parcheggia a Bisceglie approfittando della tariffa calmierata a 6,20 euro. Ma ora, chi resta senza ricarica, deve pagare la tariffa giornaliera di 2,10 euro al giorno. Che, moltiplicato per i sei giorni di validità, diventa il doppio. Per questo è iniziata la protesta, con un volantino e reclami all’Atm. «Nessuno sa niente — denuncia Vito, un pendolare — Ci rispondono che bisogna garantire una quota anche a chi usa i parcheggi ogni tanto, ma basterebbe farsi un giro alle 11 di mattina per vedere la quantità di posti liberi».
Il problema nasce da una sperimentazione avviata da Atm, gestore dei 19 parcheggi d’interscambio comunali, nei quattro impianti principali dove si è aumentata la quota a rotazione a scapito degli abbonati. Così a Bisceglie da 700 gli abbonamenti disponibili sono scesi a 600, a San Donato da 900 a 800, a Famagosta da 750 a 700 e a Molino Dorino da 450 a 400. Un’operazione, spiega l’azienda, voluta per andare incontro da un lato alla domanda crescente di clienti saltuari, che magari si fermano un paio d’ore, e dall’altro per riempire il più possibile i parcheggi e trarne maggiori entrate. L’intento è migliorare l’occupazione media delle strutture che oggi oscilla tra il 70 e l’80 per cento nel caso di Bisceglie, ma arriva già al 90 per cento a Famagosta e San Donato.
È anche in quest’ottica che si è introdotta un’altra novità: se dopo le 9.30 l’abbonato non si è presentato e non ci sono altri posteggi disponibili, chiunque arrivi può occupare il suo posto. Il Comune promette di affrontare la questione: «Ci sono parcheggi da rendere più efficienti e da far funzionare meglio — spiega l’assessore Pierfrancesco Maran — Lo faremo appena possibile». Ieri con un ordine del giorno approvato dal consiglio comunale, Palazzo Marino si è impegnato a migliorare la funzionalità del sistema parcheggi. Un progetto già c’è: si cercherà dal prossimo anno di adottare una tecnologia che permetta agli abbonati di usufruire anche di altri parcheggi oltre a quello dove è stato fatto l’abbonamento.
Commento: Alla faccia dell' obiettivo di invogliare la gente ad usare meno la macchina/lasciarla in periferia e entrare in città coi mezzi! La nuova giunta si sta sempre di più dimostrando abile soprattutto a mettere le tasche nei portafogli dei cittadini. Ormai ha sicuramente superato anche la giunta precedente, che già si era dimostrata molto abile in ciò! Non solo il parcheggio di Bisceglie è per una parte importante del tutto inutilizzato e fatiscente (tutta la parte all' aperto vedi ad esempio qui), adesso si preoccupano anche di massimizzare le entrate ostacolando i pendolari!
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