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Il ticket a 5 euro si salva dal Tar
niente ricorso dai commercianti
Non ci sarà appello alla giustizia amministrativa per modificare il provvedimento che riguarda
i furgoni. La Lega lancia una raccolta di firme contro il nuovo regime che sostituisce l'Ecopass

Articolo del: 06/11/2011
Autore: LUCA DE VITO

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Niente ricorsi al tar, né manifestazioni. Commercianti e artigiani depongono le armi e sulle novità di Area C, il nuovo sistema di pedaggio per le auto in centro che sostituirà l'Ecopass, si dichiarano mediamente soddisfatti. A dichiarare guerra alla giunta Pisapia sono invece le opposizioni che annunciano una raccolta di firme tra gli scontenti del provvedimento. Simonpaolo Buongiardino, dell'Unione del Commercio, non nasconde la sua soddisfazione: "Ottenere un riconoscimento di tariffa particolare era il primo obbiettivo ed è stato raggiunto, per questo non andremo davanti al tribunale amministrativo. Adesso si tratterà di vedere come si potranno migliorare le nuove misure".

Per i rappresentanti di categoria, infatti, la partita è ancora aperta. "Non faremo ricorsi - ha spiegato Marco Accornero dell'Unione Artigiani - perché vogliamo continuare con il dialogo sedendoci al tavolo tecnico, con l'obbiettivo di proseguire le consultazioni". Qui, infatti, le categorie potranno giocarsi ancora qualche carta. Soprattutto su due fronti: da una parte cercare di convincere la giunta a rendere definitive le deroghe per i commercianti
(al momento la loro durata prevista è di sei mesi), dall'altra conquistare sia la sosta gratis che lo sconto per l'ingresso (al momento le due misure sono una alternativa all'altra).

A scegliere la linea dura sono invece le opposizioni. La Lega con Matteo Salvini annuncia una raccolta firme contro il provvedimento per il 12 e il 13 novembre, con 50 gazebo sparsi per la città. "La cosa più demenziale è che questo pedaggio farà pagare anche chi ha già cambiato il proprio mezzo rendendolo meno inquinante - ha aggiunto Salvini - noi saremo in piazza per ascoltare la gente e raccogliere firme contro questa mazzata. E una volta raccolte le porteremo a Maran e Pisapia in primis, ma anche al Tar, a sostegno dei ricorsi di chi dovrà pagare per uscire e rientrare a casa".

Durissimo anche Giulio Gallera, consigliere comunale del Pdl ("L'unico scopo di questa giunta è mungere i cittadini: con queste novità nessuno andrà più in centro e chi ci andrà prenderà i mezzi che però adesso costano di più") e Carlo Masseroli, capogruppo Pdl, che chiede alla giunta di riportare il provvedimento in aula: "Non far passare il provvedimento dal consiglio è stata una scelta scorretta e non democratica. Anche la Moratti l'aveva fatto, ma allora si trattava di una sperimentazione. Adesso su questo tema ci sono stati anche i referendum, non capisco di cosa abbiano paura a portarlo davanti ai consiglieri".

Una risposta alle polemiche arriva direttamente dall'assessore all'ambiente e ai trasporti Pierfrancesco Maran: "Sarebbe stato meglio che queste critiche fossero state manifestate ai tempi del referendum. Mi auguro che tutti vogliano collaborare per migliorare la situazione del traffico e del trasporto pubblico". Sulla stessa lunghezza d'onda l'assessore alle attività produttive Franco D'Alfonso: "Stavolta siamo riusciti ad instaurare un lavoro comune tra tutti quelli che vivono in questa città, evitando discussioni ottocentesche tra categorie".

Nella maggioranza, tuttavia, le puntualizzazioni non mancano. Il presidente della Commissione Mobilità e Ambiente Carlo Monguzzi del Pd è soddisfatto con riserva: "Il provvedimento è serio quando coinvolge tutti: la deroga ai commercianti è sbagliata perché non va in questa direzione". E sullo stesso punto insistono anche i referendari. Se da una parte "Milano conferma così la propria capacità di leadership a livello nazionale e internazionale nelle politiche di contrasto a congestione e smog" spiegano Cappato, Croci e Fedrighini del Comitato "Milano Sì Muove", dall'altra "l'ingiustificata" agevolazione ai commercianti "deve essere eliminata".

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