Articolo del: 08/11/2011 Autore: Chiara Campo
Vai all' articolo originale
IL DOPO ECOPASS L’«Area C» fa discutere. Oggi dibattito sul ticket in Consiglio: pronto un documento del centrodestra Gallera: «C’è tempo per rivedere il piano, carnet a chi sta fuori dai Bastioni». PENTIMENTI E RICORSI In zona 1 il voto più alto al referendum di maggio Ora contestazioni al Tar
Palazzo Marino va in onda il processo del lunedì a Ecopass. Alias «Area C», come la giunta Pisapia ha ribattezzato la congestion charge votata venerdì scorso e in vigore dal prossimo 16 gennaio.
Oggi pomeriggio in consiglio comunale si parlerà dei progetti in corso per attuare i cinque referendum sull’ambiente ma l’opposizione prova a concentrare tutto il dibattito e l’attenzione sul primo, l’estensione del ticket anti-traffico. E poichè il sindaco ha preferito bypassare l’aula nelle scelte su tariffe, sconti e deroghe, il centrodestra chiederà con un ordine del giorno di correggere la delibera prima che entri in vigore allargando le agevolazioni per i residenti. Chi vive in centro, nel piano votato dalla giunta, avrà a disposizione un carnet di quaranta ingressi gratis e pagherà per i successivi 2 euro invece di cinque. Ma i residenti, che giudicano fuorilegge pagare per rientrare a casa, sono pronti a ricorrere al Tar. Il consigliere Pdl Giulio Gallera raccoglie la protesta e anticipa che il centrodestra oggi in aula chiederà con un odg «che ai milanesi della zona 1 venga concesso un abbonamento simbolico, al massimo 100 euro all’anno». E «anche gli altri residenti che entrano ogni giorno perchè hanno la sede di lavoro dentro la Cerchia dei Bastioni hanno diritto ad abbonamenti annuali come i commercianti, dovrebbero pagare un prezzo più soft non rimetterci una o due buste paga». Il capogruppo Carlo Masseroli è convinto che la richiesta potrebbe arrivare alla «gratuità totale per i residenti del centro, e stiamo valutando con gli avvocati la possibilità di sostenere una class action. Ma la mobilitazione deve partire da oggi, invitiamo chi può a presentarsi in aula durante il dibattito». Qualche conto. Nel 2012 ci saranno 261 giorni lavorativi (l’Area C resta gratis nel fine settimana). Se un milanese per esigenze di lavoro dovesse entrare ogni giorno (al prezzo di 5 euro) sborserebbe a fine anno 1.305 euro. Chi vive in centro, se dovesse passare ogni giorno sotto la telecamera, tolti i 40 ingressi gratis e calcolati gli altri con la tariffa a 2 euro arriverebbero a pagare fino a 442 euro per tornare a casa. Finora, con le auto più ecologiche (compresi i diesel Euro 4 con filtro e gli Euro 5) potevano entrare ed uscire gratis dalla Cerchia, se l’auto rientrava in una delle classi inquinanti, acquistavano l’abbonamento annuale da 50, 125 o 250 euro in base al motore. Gli abbonamenti ai commercianti hanno aperto altre fronde. Dal mondo del volontariato (la Croce Rossa e Bianca che hanno sedi in centro) agli ufficiali giudiziari, per cui la Lega in aula chiederà con una mozione la deroga al ticket. In effetti, ammette la capogruppo del Pd Carmela Rozza, aver concesso in extremis lo sconto ai negozianti (3 euro invece di 5 oppure tariffa piena e posteggio gratis sulle strisce blu) «ha appesantito la gestione del provvedimento, si sono aperte polemiche con altre categorie, siccome gli sconti ai commercianti saranno in via sperimentale per sei mesi bisognerà monitorare la situazione e valutare bene come proseguire».
Il Carroccio ribadirà il no alla congestion in aula ma si farà sentire soprattutto nel weekend, quando «raccoglieremo migliaia di firme dei milanesi ai gazebo sparsi in tutta la città» come anticipa il capogruppo Matteo Salvini. Il vicepresidente Pdl del consiglio comunale, Riccardo De Corato, avverte che la correzione del nome racchiude «la verita, che Area C come cassa servirà al Comune per risanare il bilancio visto che nel 2012 porterà gli introiti dagli attuali 5,8 milioni ai 34,8 milioni stimati dall’Agenzia per la mobilità e l’ambiente, il 500 per cento in più di incasso». Per i milanesi, «un’altra stangata di Pisapia, specialmente nei confronti di quei cittadini del centro muniti di auto euro 4 e 5 con apposito filtro che fino ad oggi giravano gratis e dal 16 gennaio dovranno pagare per uscire e rientrare a casa. Oggi sarà l’occasione per una verifica in aula sulla misura». A giudicare dalle proteste, bisognerebbe domandare ai residenti della zona 1 se si sono pentiti di aver crociato in massa «sì» al primo referendum anti-traffico. Il centro è stata infatti l’area dove il voto sul quesito per il potenziamento del ticket è stato più convinto, quasi 4 punti percentuali oltre la media: in tutta la città ha vinto il sì all’estensione di Ecopass con il 79,12 per cento delle schede (anche se hanno votato solo il 49% degli aventi diritto, meno della metà) e il dato superiore è proprio della zona 1 con l’82,95 per cento.
Commenti |