Articolo del: 22/11/2011
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MILANO - Tutti a piedi, ieri, ma a respirare un’aria pessima. Complice l’alta pressione, infatti, le polveri sottili sono alle stelle. Per sette giorni, da domenica 13 a sabato scorso, le concentrazioni di Pm10 hanno superato la soglia consentita di 50 microgrammi per metro cubo. Il Comune, quindi, ha deciso che da oggi scatterà l’ordinanza in base alla quale non potranno mai circolare i veicoli più inquinanti. L’ordinanza prevede la revoca di queste misure se i valori delle polveri rientreranno per tre giorni consecutivi. La speranza è che il blocco di ieri abbia dato un po’ di sollievo. Tornando alla domenica a piedi, davvero i milanesi hanno sfidato il freddo per riversarsi sulle strade del centro. Affluenza record sui mezzi pubblici: fino alle 17.30 in metrò, dove hanno viaggiato 65 treni, si è registrato un aumento dei passeggeri di oltre il 60% rispetto ad una domenica normale e di oltre il 15 rispetto alla precedente domenica di blocco. Folla anche su bus e tram dove sono state aggiunte 1.700 corse straordinarie: +30% di passeggeri. E mille bimbi sono stati ospitati sulle corse speciali di Tramito e Tram Bianco dedicate ai più piccoli. E se il neopresidente Atm Bruno Rota ringrazia il suo personale, Giuliano Pisapia si complimenta con i milanesi. Pochi i multati: solo 828 su 2.765 controlli. «Oggi (ieri, ndr) - ha detto il sindaco - ho visto in giro tantissime persone, tantissimi bambini. Tutto questo è stato il frutto di un grandissimo lavoro di squadra, che si ripeterà in futuro». E in effetti i milanesi che hanno aderito, chi in bici, chi in pattini, qualcuno a cavallo, avevano a disposizione un fornito carnet di iniziative. Palazzo Marino è rimasto aperto, erano in programma visite in chiese solitamente chiuse e laboratori nei musei. In più Lella Costa, Franca Sozzani, Dario Fo ed Enzo Mari hanno incontrato i cittadini in luoghi d’arte per discutere di Milano e non solo.
L'INTERVISTA di Marisa de Moliner «Non meno macchine in strada ma meno strade per le macchine». Altro che blocco delle auto una domenica ogni tanto. E’ questa la ricetta anti inquinamento del professor Luigi Allegra. Esperto del tema, non solo in quanto titolare della cattedra di malattie respiratorie dell’Università Statale di Milano, ma anche per aver sviluppato al Policlinico un dispositivo antismog che inserito nelle narici è in grado di bloccare le tanto temute polveri sottili. «Il famigerato Pm10 sì fa male - precisa il professore - ma non uccide. E’ solo una concausa dei mille decessi all’anno che in città si riconducono all’inquinamento. Lo smog nelle persone sane provoca disturbi (mal di gola, bruciore al naso, tosse), in quelle malate dà una spintarella». Niente smog killer, quindi, ma come si può combattere il Pm10? Basta il blocco domenicale delle auto? «No - risponde Allegri -. Bisogna ridurre il tempo di permanenza in circolazione delle auto. Bisogna ridisegnare la viabilità, soprattutto in centro. Non si possono, come accade ora, percorrere centinaia di metri per farne poche decine». Conclude Allegra: «Il problema di Milano è la sua posizione. Circondata da montagne non potrà mai pagare il pedaggio degli sforamenti deciso a Bruxelles».
IL BLOCCO NON BASTA di Giammarco Oberto Impariamo pure ad andare a piedi, secondo l’invito di Pisapia. Ma la domenica a motori spenti resta una misura inefficace per contrastare i continui sforamenti del livello massimo di polveri sottili stabilito dalla Ue, 50 microgrammi al metro cubo. Ne è convinto il presidente nazionale dell’Aci, Enrico Gelpi. «Questo ennesimo stop non risolverà nulla, e anzi ancora una volta penalizza gli automobilisti e i passeggeri dei mezzi pubblici». La domenica senza auto è un provvedimento tampone, dice Gelpi. «I livelli di smog nelle città rispondono più alle variazioni meteorologiche che alle strategie amministrative. Bisogna abbandonare la logica d’emergenza e adottare un coordinamento nazionale della mobilità che stabilisca provvedimenti omogenei e vincolanti per i Comuni»
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