| IL DIVIETO, dalle 8.30 alle 18, in 35 Comuni Smog, stop agli Euro3 diesel Gli ambientalisti: altolà a Pisapia Polveri oltre i limiti da 16 giorni. La manifestazione giovedì alle 11 in piazza Scala con le sigle ecologiste, dal Wwf a Legambiente
Articolo del: 01/12/2011 Autore: Armando Stella
Vai all' articolo originale
MILANO - L'allarme è stato raccolto, per ora, da 35 Comuni su 134, inclusi i paesini di Ossona e Noviglio. L'«offensiva» antismog è scattata mercoledì - al sedicesimo giorno consecutivo di inquinamento fuorilegge, con i valori di Pm10 che doppiano la soglia d'attenzione - ridimensionata nei numeri e sparpagliata sulla carta: stop alla circolazione delle auto Euro 3 diesel senza filtro antiparticolato tra le 8.30 e le 18 (divieto ulteriormente ridotto, tra le 7.30 e le 10, per i camion e i furgoni); abbassamento d'un grado (da 22 a 21) delle temperature negli edifici pubblici e nelle case private; porte chiuse in centri commerciali e megastore per evitare dispersioni di calore.
L'impatto stimato sui livelli di smog? Basso, quasi irrilevante. Il blocco dei veicoli inquinanti esclude le ore di punta in cui viaggiano i pendolari a quattro ruote, grazia artigiani e commercianti, interessa una minoranza di amministrazioni e non viene applicato su tangenziali, strade extraurbane, statali, provinciali, raccordi, vie di collegamento ai parcheggi del metrò Atm. I tecnici sono espliciti, e piuttosto severi: «L'ordinanza d'urgenza di Milano, da sola, avrebbe prodotto un taglio alle emissioni cinque volte maggiore». Ma il sindaco Pisapia ha revocato la «Fase 2» dell'emergenza e domattina alle 11, schierati davanti a Palazzo Marino, ascolterà gli slogan indignati di ambientalisti e Genitori antismog. Presidio di protesta. Drappi grigi come i polmoni. La luna di miele è finita? «Ora deve iniziare il tempo della concretezza, dell'attuazione delle misure efficaci e immediate».
Una manifestazione verde per spronare la giunta arancione a «mostrare meno timidezza» nelle politiche di contenimento delle polveri sottili. Gli ultimi giorni di «caos, litigi, decisioni e retromarce in tema di emergenza ambientale» non sono passati inosservati, anzi. Lo spread tra le «buone intenzioni» e le «scelte al ribasso» è risultato «troppo evidente». Sul ponte sventola bandiera grigia, recita lo slogan dei promotori. Spiega Anna Gerometta, fondatrice e anima dei Genitori antismog: «Esortiamo l'amministrazione a dimostrare coraggio, un coraggio che solo la consapevolezza di lottare per un bene comune può sostenere. C'è da lavorare sull'emergenza, sul medio e lungo termine e anche sulla cultura. Un lavoro enorme, indubbiamente. Ma se si dimostra di avere una volontà, e soprattutto una bussola, la città risponderà». In piazza della Scala sono attesi i militanti di tutte le sigle ecologiste, dal Wwf a Legambiente. Così Enrico Fedrighini, rappresentante dei Verdi: «Il sindaco deve prendere misure severe a tutela della nostra salute». Luca Carra, Italia Nostra: «Io non pretendo risultati domattina, ma una strategia seria, di lungo periodo. Tutti gli studi europei ci dicono che la leva principale per ridurre il traffico è una politica rigorosa su sosta e parcheggi: Parigi ha eliminato 15 mila posteggi in centro negli ultimi dieci anni, favorendo rastrelliere, bike e car sharing. Milano non può più "sopportare" 600 macchine ogni mille abitanti. Dobbiamo dimezzarle, Berlino e Londra l'hanno fatto, seguiamo l'esempio».
Giuliano Pisapia e il presidente della Provincia Guido Podestà hanno inviato la lettera-appello ai sindaci dell'area metropolitana (con la bozza di ordinanza da firmare) soltanto nel primo pomeriggio di ieri. La burocrazia s'è presa il suo tempo. Altri Comuni potrebbero aggiungersi. I divieti vengono applicati da oggi a venerdì e ancora lunedì e martedì 5 e 6 dicembre ad Arese, Assago, Bollate, Bresso e Cernusco sul Naviglio, Cerro Maggiore, Cesate, Cinisello Balsamo e Cologno, Cormano, Cornaredo, Cusano Milanino, Inzago, Legnano, Locate Triulzi, Magenta, Milano, Novate Milanese, Noviglio e Ossona, Parabiago, Pioltello e Pogliano, Pregnana, Rho, Segrate, San Giuliano, Sedriano, Sesto San Giovanni, Settimo Milanese, Vanzaghello, Vanzago e Vimodrone. Rozzano e Abbiategrasso partiranno domani. La circolazione, al netto delle restrizioni previste dalla legge regionale, è libera per tutti i veicoli Euro 3 diesel dopo le ore 18. Podestà è tutto sommato soddisfatto della risposta avuta dai Comuni: «Ho notato con piacere grande disponibilità da parte dei sindaci a promuovere, finalmente, azioni mirate e coordinate che tengano conto delle esigenze di tutti i cittadini della Grande Milano». È «un'ottima base di partenza per proseguire un lavoro comune», chiosa l'assessore provinciale all'Ambiente, Cristina Stancari. Sui pannelli elettronici di Milano, ancora ieri sera, gli automobilisti venivano illuminati solo sulle misure già in vigore dal 21 novembre: nessun accenno ai diesel Euro 3. Palazzo Marino affiderà i controlli a circa 200 vigili urbani: basteranno? Venerdì piove, magari aiuta.
Commento: Non è dunque un caso che a Milano ci siano sempre meno parcheggi: è la loro politica! Quelle di rendere impossibile l' utilizzo del mezzo privato. Che poi i mezzi siano del tutto insufficienti per rappresentare un' alternativa valida per coloro che si trovano obbligato a non utilizzare la macchina, a loro non interessa! Loro hanno un nemico da combattare: l' auto! Al di là di ogni analisi scientifica, al di là di ogni esigenza pratica, al di là di ogni situazione concreta. Una politica che dà retta solo alla pancia e non si cura minimamente di quelle che potrebbe dire la testa. Una politica basata sulle emozioni, gli istinti, i luoghi comuni, non certo sui ragionamenti. Una politica che non può che avere effetti nefasti per la città e i suoi cittadini, dato che, si sa, gli istinti non si sono certo evoluti, nel corso dei milioni di anni, per affrontare nel migliore dei modi problemi quali la mobilità in una città moderna.
Commenti |
Effettua il
Login per poter inserire un commento! |