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Porte aperte, multe a 45 negozi
ma lo smog resta fuori controllo
Pm10 al doppio dei limiti, oggi e domani via libera agli Euro 3. Borghi (Federmoda): "Subito
il ricorso: il Comune non sa cosa fare e ci colpisce". La Regione sottrae 266 milioni ai trasporti

Articolo del: 03/12/2011
Autore: TERESA MONESTIROLI

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Dopo un inizio soft, è arrivata la stangata ai negozi che non hanno rispettato l’ordinanza antismog. Controlli a tappeto lungo le vie dello shopping e 45 multe a coloro che non tenevano le porte chiuse, come previsto dal provvedimento firmato dal sindaco Giuliano Pisapia. Ma i commercianti già annunciano ricorsi al Tar. «Cosa c’entrano i negozianti con il problema dell’inquinamento? — domanda Renato Borghi (Federmoda) — Ci sono botteghe che non hanno le porte, multarle perché non le chiudono è assurdo. Faremo ricorso». Il giro di vite sulle vetrine aperte è partito ieri con 250 controlli da parte dei vigili in corso Vittorio Emanuele e in corso Buenos Aires e proseguirà lunedì e martedì, ultimi due giorni di ordinanza.

Oggi e domani, infatti, liberi tutti: potranno circolare i diesel euro 3 senza filtro, che si aggiungeranno al traffico del fine settimana prenatalizio e a quello per l’Artigiano in fiera, non ci saranno restrizioni sulle temperature né obblighi di porte chiuse. Dopo martedì tutto tornerà alla normalità. Se infatti qualche giorno fa il Comune lasciava intravedere la possibilità di introdurre nuove restrizioni se la serie dei giorni fuorilegge non fosse terminata, ieri ogni ipotesi è rientrata. Fino a Natale non ci saranno ulteriori limitazioni né a Milano né in provincia, e probabilmente anche dopo, visto che il 16 gennaio entra in vigore Area C, il ticket di ingresso nella Cerchia dei Bastioni
per tutti. «I dati sono ancora sopra la soglia, ma nei Comuni che hanno aderito al provvedimento i Pm10 è sceso, anche se di poco — spiega Cristina Stancari, assessore provinciale all’Ambiente — il metodo e le strategie messe in campo stanno funzionando, vediamo martedì quali saranno i risultati».

L’emergenza in realtà resta alta. In città il valore delle polveri è ancora alle stelle: giovedì, per il diciannovesimo giorno consecutivo, il Pm10 è rimasto al doppio della soglia di 50 microgrammi al metro cubo fissata dall’Unione europea. I valori (102 al Verziere, 100 in via Senato) erano un pelo più bassi rispetto al 29 novembre, il giorno prima dell’ordinanza, ma le previsioni del tempo per i prossimi giorni non fanno ben sperare: l’alta pressione è confermata fino almeno a metà settimana, favorendo l’accumulo dello smog.
Ma l’inquinamento non è l’unica emergenza. La nuova manovra del governo potrebbe riguardare anche il trasporto pubblico locale.

L’assessore ai regionale Trasporti, Raffaele Cattaneo, ha comunicato che la Lombardia potrebbe subire tagli per 266 milioni di euro, di cui 211 sui treni e 55 sul trasporto pubblico locale. L’assessore alla Mobilità di Milano, Pierfrancesco Maran, dice: «Siamo molto preoccupati. È evidente che un indebolimento del sistema del trasporto pubblico rende più difficile la lotta allo smog»

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