| Pisapia manda un sms agli assessori: «La situazione è grave , fatemi avere proposte» Polveri fuorilegge» da 21 giorni. Oggi in vigore i divieti: auto Euro3 diesel senza filtri fermi dalle 8.30 alle 18
Articolo del: 05/12/2011 Autore: Giacomo Valtolina
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Giuliano Pisapia ha spedito un sms ai suoi assessori di prima mattina: «La situazione è molto grave, fatemi avere proposte, buona giornata e buone idee a tutti». La domenica del sindaco era iniziata con la lettura del bollettino dello smog: ventunesimo giorno consecutivo di polveri sottili oltre la soglia, crisi nera, l'allarme non rientra, serve un cambio di passo, uno scatto. Idee. In Comune rispunta l'ipotesi di «riattivare» l'ordinanza d'urgenza congelata dieci giorni fa (che prevede la chiusura del centro storico alle auto). L'assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, ha chiesto che oggi, alla riunione di maggioranza, si parli della congestion charge (Area C) e di politiche ambientali per rilanciare la «svolta» ecologista. L'opposizione chiede invece le sue dimissioni.
La «serie nera» dell'inquinamento è iniziata il 13 novembre. L'Arpa misura livelli di Pm10 tre volte oltre il limite: 147 microgrammi al Verziere. Secondo l'Agenzia Mobilità e Ambiente il mese di novembre ha fatto registrare i dati peggiori degli ultimi quattro anni: 23 giorni di Pm10 superiori alla soglia di 50 microgrammi. Per trovare una sequenza così negativa bisogna tornare addirittura al biennio 2005-06. La ragione - secondo l'Amat - risiede principalmente nella scarsità di recenti precipitazioni: un calo del 35 per cento rispetto alla media di novembre tra gli anni 2002 e 2010. L'opposizione non accoglie attenuanti. I divieti che riprendono oggi (stop ai diesel Euro 3 tra le 8.30 e le 18 e sanzioni per le porte aperte dei negozi) sono considerati «una presa in giro» dal capogruppo pdl Carlo Masseroli: «Nessuna proposta, solo chiacchere. I divieti sono solo un intralcio irritante per cittadini e negozianti. L'unica ipotesi sul tavolo è l'Area C, ma è inutile e dannosa. Se Maran fosse una persona seria dovrebbe chiedere che altri prendano il suo posto».
Intanto i risultati della campagna di monitoraggio condotta da Amat e Università Bicocca - riguardanti i maggiori danni a cui va in contro chi lavora o resta tanto all'aperto - scuotono l'opinione pubblica. In prima linea, l'associazione Genitori Antismog: «Oggi - sottolinea Valentina Giannella - per portare i piccoli fuori, bisogna fare mille calcoli: evitare le ore di punta, le vie più trafficate, la sosta ai semafori vicino ai tubi di scarico. E al ritorno casa, lavaggi nasali d'obbligo. I bimbi si stanno avvelenando tre volte di più degli adulti. Serve il coraggio della politica in linea con il referendum votato dai milanesi». Tra i più interessati dallo studio ci sono i vigili urbani: «Il quadro è allarmante - denuncia Alfredo Masucci, dirigente Cisl polizia locale -. Chiediamo all'amministrazione di dotare immediatamente gli agenti di sistemi di protezione per limitare al massimo l'esposizione alle polveri». Sono preoccupati i parcheggiatori, i commercianti, gli autisti Atm. «Solo quando si esce da Milano racconta il tassista Roberto Maestrale - si capisce cos'è l'aria buona». Ma nella categoria c'è anche chi è più duro, come Giacomo Salonia: «Lo scandalo è che ci siano ancora le caldaie a gasolio». O come la storica venditrice di rose di piazza Duomo, Mariella Corbella: «Non credo cambi molto lavorare al chiuso o all'aperto - afferma -. Il problema è che tutti hanno tre macchine». Il tranviere Gian Michele Sasso ricorda i tanti colleghi in malattia e se la prende con «il traffico insostenibile dei giorni feriali, soprattutto al mattino». Intanto sono saliti a cinque mila gli abbonamenti gratuiti Atm sottoscritti degli over 65 a basso reddito e almeno altri due mila sono i pensionati che hanno presentato la richiesta.
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