| Tutti a piedi, l'Atm regge Pisapia: Milano ha capito Mezzi pubblici presi d'assalto durante le otto ore di stop al traffico per fronteggiare l'emergenza smog. Disagi, nessun incidente, oltre 800 multe. Il livello del Pm10 comunque resta fuori controllo
Articolo del: 10/12/2011 Autore: TERESA MONESTIROLI
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Milano supera la prova della prima giornata infrasettimanale senz’auto. Nonostante il ponte di Sant’Ambrogio i mezzi pubblici hanno trasportato, senza andare in tilt, il 30 per cento di passeggeri in più in metropolitana (800mila persone, 160mila in ingresso solo nelle fermate del centro) e il 45 per cento in più sui mezzi di superficie rispetto al giorno corrispondente dell’anno scorso. Oggi si replica con i livelli di inquinamento registrati dalle centraline ancora sopra la soglia limite.
Lo stop imposto dall’ordinanza è stato rispettato. A dirlo sono i numeri delle multe: 800 su 3.700 veicoli fermati dai vigili, poco più di uno su quattro. «Ringrazio i milanesi che hanno dimostrato un senso civico esemplare — commenta il sindaco a fine giornata — Mi rendo conto che possano aver subito un disagio, ma ha vinto il senso di responsabilità». Giuliano Pisapia ricorda «l’emergenza sanitaria» che ha reso «doveroso e urgente il provvedimento straordinario» e invita tutti a usare il trasporto pubblico anche oggi, secondo giorno di blocco dalle 10 alle 18.
I mezzi pubblici, nonostante l’ondata straordinaria di passeggeri, hanno retto: e il presidente di Atm, Bruno Rota, ha ringraziato il personale che ha reso possibile il potenziamento delle corse. Disagi verificati sulla M1, dove Atm ha dovuto aggiungere quattro treni al mattino verso RhoFiera e altrettanti la sera nel senso contrario. La stazione è stata presa d’assalto tutto il giorno, tanto che alle sei del pomeriggio i biglietti obliterati agli ingressi sono stati 55mila. Carichi anche tram e autobus, ma nessuna interruzione di servizio. C’è stata invece un po’ di confusione sul costo dei biglietti: ieri, come oggi, il ticket da 1,50 euro aveva validità normale (90 minuti), mentre dalla prossima settimana il giornaliero costerà 3,50 euro al posto di 4,50.
Resta alta la polemica dei commercianti, con la Confcommercio che chiede per oggi la revoca del blocco visto che i valori del Pm10 giovedì sono rimasti sotto i limiti in tutte le centraline (48 microgrammi per metro cubo a Città Studi, 44 al Verziere, 43 in via Senato). Le stime dei commercianti parlano di un calo delle vendite del 26%: «Siamo molto preoccupati — commenta Renato Borghi di Federmoda — Continuare con lo stop è solo ideologia». Critico anche il Pdl: Riccardo De Corato parla «di inutile mazzata ai milanesi». «Ho visto code davanti ai negozi — risponde Andrea Poggio, vicedirettore di Legambiente — se i sacchetti dei clienti sono leggeri la colpa è della crisi».
La risposta del Comune è chiara: si va avanti. «La città deve sapere che è iniziata una nuova stagione», spiega Pierfrancesco Majorino, assessore ai Servizi per la salute. Soddisfatto anche Basilio Rizzo, presidente del consiglio comunale, che propone: «L’incasso supplementare di Atm serva a migliorare il servizio».
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