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Pronte nuove revoche per i parcheggi
del centro. «Dobbiamo salvare le piazze»
La giunta pensa di cancellare i cantieri di Saffi e Santa Maria Valle. Uffici legali al lavoro per valutare le conseguenze

Articolo del: 17/12/2011
Autore: Rossella Verga

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MILANO - Dopo Lavater la giunta Pisapia è pronta a revocare altri parcheggi, in zona 3 e nel centro storico. La decisione non è formalizzata, ma nella commissione di venerdì l'assessore ai Lavori pubblici, Lucia Castellano, ha dato qualche anticipazione e del resto il presidente della commissione Mobilità e Ambiente, Carlo Monguzzi (Pd), ha dettato con chiarezza la linea della maggioranza: «In campagna elettorale abbiamo promesso di salvare le piazze, ora dobbiamo farlo - ha sottolineato -. I parcheggi che creano disagio ai cittadini devono essere bloccati».
I comitati di residenti con situazioni analoghe a piazzale Lavater (dove il parcheggio è stato revocato come da promessa elettorale di Pisapia) assediano da mesi la giunta e i cittadini non si perdono una commissione.

COMITATI CITTADINI - Ma venerdì qualche soddisfazione è arrivata, anche se in zona 3 la decisione definitiva dell'amministrazione verrà comunicata soltanto il 12 gennaio alle 18.30, al consiglio di zona. Fino a quella data nulla può essere dato per certo. Intanto la matita rossa avrebbe tracciato una bella riga su alcuni parcheggi contestatissimi: via Canaletto e Frapolli e piazzale Bacone, in discussione anche piazza Bernini e largo Rio De Janeiro. All'esame piazza Novelli. A queste probabili revisioni si aggiungono i parcheggi a rotazione in zona 1, in «posti improponibili», ha precisato l'assessore, che «andranno revocati»: da Santa Maria Valle a Zecca Vecchia, da Saffi Est e Ovest a piazzale Baracca. Sotto esame Castello-Lanza, viale Montello e Paleocapa, Edison e piazza Fontana-Beccaria. Così come i posteggi di San Vittore, Morandi, Palestro, Oberdan. Nulla di nuovo, invece, per i box di Sant'Ambrogio, nonostante l'ennesimo appello per lo stop (venerdì è intervenuto Luca Carra, di Italia Nostra).

L'IPOTESI RISARCIMENTI - La prossima settimana è previsto un incontro con gli uffici legali per valutare le singole situazioni, ma di sicuro la retromarcia del Comune sulle situazioni critiche non sarebbe indolore. I parcheggi a un passo dalla revoca sono già aggiudicati e questo espone a risarcimenti. Per avere un'idea, gli uffici tecnici calcolano che il blocco di un posteggio aggiudicato e a cantiere aperto (anche se alle prime mosse) rischia di costare non meno di un milione di euro. Prime stime tutte da verificare, ma che a Palazzo Marino fanno tremare i polsi.

IL CONFRONTO - Forse anche per questo cade nel vuoto la domanda sollevata dal capogruppo del Pdl, Carlo Masseroli: «Quanto avete previsto di mettere a bilancio nel 2012 per fermare eventualmente il percorso amministrativo di altri parcheggi?». Masseroli sostiene al contrario la necessità di realizzare nuovi posti auto: «Nella nostra città ce ne sono 430 mila che non hanno parcheggio», afferma. E in questo appare alleato di Valerio Miscio, che in commissione arriva per rappresentare i concessionari e chiede chiarezza sulle intenzioni del Comune a proposito della revisione del piano parcheggi. «Nei primi due mesi del prossimo anno - replica l'assessore Castellano - spero che avremo messo mano al piano urbano della mobilità e al piano parcheggi. Nel frattempo, ci sono ferite aperte in mezzo alla città che per noi sono una priorità. Su queste ritengo di avere l'obbligo civile verso i cittadini di intervenire subito».

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