Articolo del: 23/12/2011
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Carlo Masseroli
Il Pdl pensa a un referendum contro Area C. A spiegarlo ad Affaritaliani.it è il capogruppo dei pidiellini di Palazzo Marino, Carlo Masseroli: "Partiamo fin da subito con la raccolta firme. La nostra idea è che questo provvedimento è sbagliato e soprattutto dannoso. L'obiettivo è quindi arrivare entro il 20 maggio a mettere insieme 30mila firme per abolirlo". Un referendum contro l'altro? Masseroli giura di no: "Loro avevano fatto un referendum generale sulla qualità dell'aria. Noi dimostriamo che Area C non solo non migliora l'ambiente, ma addirittura lo peggiora. Quindi, non si tratta di un referendum contro l'altro, ma di un referendum contro un provvedimento sbagliato, inutile e dannoso".
IL TESTO DELLA PROPOSTA DI REFERENDUM
Questo il testo del quesito: "Volete voi la revoca, ai sensi dell’art. 12 dello Statuto del Comune di Milano, della delibera di Giunta Comunale n. 2526/2011 del 4.11.2011 avente ad oggetto: “Misure di contenimento del traffico veicolare. Nuova disciplina, avente carattere sperimentale, di accesso alla ZTL Cerchia dei Bastioni. Immediatamente eseguibile.” ?"
Tre le ragioni di questa iniziativa (tratte dalla relazione ex art.15.2 del Regolamento per l’attuazione dei diritti di partecipazione popolare del Comune di Milano):
INSUFFICIENTE VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI Gli effetti della delibera n. 2526/2011 non sono stati oggetto di valutazione da parte del Comune di Milano. Nella relazione allegata alla delibera non si affrontano adeguatamente le modalità di riduzione delle emissioni di PM 10, ma si accenna solo genericamente al problema nella parte della delibera in cui si legge: “le simulazioni condotte per la valutazione dei nuovi scenari proposti indicano che l’estensione della tariffazione alla parte preponderante dei veicoli in ingresso alla ZTL conseguirà attendibilmente anche una consistente diminuzione delle emissioni di PM10 (…)”(p.34). Inoltre, tra gli scopi prefissati dall’applicazione della delibera n. 2526/2011, non si parla della qualità ambientale del territorio e della città di Milano bensì: della riduzione del traffico nella nuova ZTL, della riduzione della congestione da traffico all’interno della ZTL e di una riduzione delle emissioni di inquinanti da traffico sempre nella stessa ZTL (p.34-35). La delibera 2526/2011 non dà una risposta seria al problema ambientale e alle emissioni nocive per la salute dell’uomo, risultando dunque inefficace. In più, non recepisce in alcun modo le indicazioni dei referendum di giugno che possono essere ritenute tradite. In definitiva, la scelta operata dall’Amministrazione Comunale non può essere annoverata tra le politiche ambientali efficaci per ridurre l’inquinamento a Milano bensì tra quegli strumenti diretti soltanto a “fare cassa”. Ciò emerge chiaramente paragonando il rapporto tra il costo del ticket milanese e la superficie della ZTL con altre esperienze europee, peraltro richiamate dalla stessa delibera n. 2526/2011. Il ticket milanese risulta essere di gran lunga il più costoso tra quelli europei. Tenendo come riferimento il modello milanese (5 euro di ticket per 8,2 km di superficie) emerge quanto segue: - a Londra (sup. interessata 41 km) si dovrebbero spendere 25 euro ma in realtà se ne spendono da 10 a 14; - a Oslo (sup. interessata 64 km) si dovrebbero spendere 39 euro ma in realtà se ne spendono 3,3; - a Bergen (sup. interessata 18 km) si dovrebbero spendere 11 euro ma in realtà se ne spendono da 2 a 4; - a Stoccolma (sup. interessata 47 km) si dovrebbero spendere 29 euro ma in realtà se ne spendono da 1 a 2. In sintesi, il ticket milanese è il più costoso d’Europa ed il meno esteso.
DISCRIMINAZIONE TRA CITTADINI La delibera n.2526/2011 discrimina i seguenti cittadini: i residenti all’interno della zona a traffico limitato (ZTL) si vedono limitati nella loro libertà di movimento; - i residenti milanesi fuori dalla ZTL sono considerati cittadini di “serie B” come affermato a p. 38 della delibera n. 2526/2011: ”I residenti all’interno della ZTL rappresentano un gruppo di cittadini facilmente individuabile che si trovano (...) a beneficiare maggiormente del provvedimento adottato” Non è chiaro il motivo per cui chi risiede in centro debba godere di un trattamento di favore. La salute dei cittadini residenti all’interno della ZTL è importante tanto quella di chi risiede all’esterno della ZTL; - gli esercizi commerciali all’interno della ZTL sono penalizzati per il solo fatto di avere un esercizio commerciale in quest’area e di conseguenza costretti a trasferire il costo del ticket aumentando i prezzi , con ulteriore aggravio per tutta la cittadinanza. Inoltre, ad una diminuzione degli ingressi degli autoveicoli nella ZTL corrisponde una diminuzione delle persone nella medesima area, con sicuri danni economici per i commercianti e un conseguente impoverimento per tutta la città; - i lavoratori all’interno della ZTL sono penalizzati per il solo fatto di avere un luogo di lavoro posto all’interno di quest’area; - I residenti milanesi nella ZTL, costretti a pagare per accedere alla propria casa. - gli utenti di servizi essenziali del centro come asili, scuole, università, ospedali, farmacie,… si trovano anch’essi ad essere gravemente penalizzati per l’impossibilità di raggiungere in maniera veloce ed agevole detti servizi; - I cittadini acquirenti di autoveicoli esentati dal pagamento dell’ecopass che sono obbligati a pagare il nuovo ticket (veicoli ibridi, bifuel alimentati e a metano e GPL, benzina Euro 3-4-5, gasolio Euro 5,…). Gli scenari di agevolazione previsti dalla delibera 2526/2011 aggravano le suddette discriminazioni dalla stessa create.
TEMPORANEITÁ DELLA DELIBERA La temporaneità della delibera, 18 mesi, non limita gli effetti pregiudizievoli dell’atto amministrativo approvato dalla Giunta di cui si chiede la revoca. Tale durata temporale, infatti, è di per sé sufficiente a creare significativi effetti negativi per l’ambiente, per la cittadinanza e per tutti coloro che intendono accedere alla Cerchia dei Bastioni.
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