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Lotta al Pm10: «Non facciamo finta di niente»
Intervento del «Genitori Antismog» dopo la lettera al Corriere dell'ex sindaco di Milano Carlo Tognoli

Articolo del: 27/12/2011
Autore: Valentina Giannella «Genitori Antismog»

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Caro Tognoli,
i genitori non sono soggetti bizzarri che pensano solo ai polmoni della progenie, ma rappresentanti del tessuto economico e produttivo. Se ci mandasse tutti a spasso a far pascolare i bambini tra i prati verdi perché a Milano si lavora (cito dalla sua lettera: «Milano è Milano!») rimarrebbe molto poco da fare in questa città. Volevo dunque ricordarle tre dati fondamentali (i cui riferimenti scientifici si trovano su un Sito che è un faro sull'argomento, www.genitoriantismog.it). 1) Lo smog fa male. Lo dicono i medici che presidiano i pronto soccorso della città e che registrano aumenti impressionanti di accessi in concomitanza dei picchi di inquinamento. Se non mi crede, si faccia un giro sul Sito dove troverà le ricerche scientifiche, da quelle di casa nostra (Istituto dei Tumori di Milano, Macedonio Melloni) a quelle provenienti dalle maggiori università di tutto il mondo. Le sarà probabilmente sfuggito che gli effetti dell'inquinamento si riverberano non sono solo sui bambini ma anche sui cittadini ultrasessantenni. 2) Le auto sono la prima fonte del particolato pericoloso. Lo dice la stessa Agenzia regionale che dovrebbe vigilare sull'aria. A pagina 6 del rapporto dell'Istituto dei Tumori, l'Arpa definisce imputabile al trasporto veicolare il 70% del particolato nella provincia di Milano. 3) Lo smog costa. È un problema anche economico e risolverlo porterebbe a un grande risparmio che potrebbe essere investito in sviluppo. Detto questo, la invitiamo a riflettere sul potere dei più piccoli. Un bambino solo, in una stalla, è riuscito a cambiare il mondo.

Commento: L' articolo non contiene nulla di interessante. Tutte cose già sentite dire (da loro). Il solito condensato di allarmismo.
La cosa che viene da chiedersi è da dove arrivi tutto questo prestigio dei Genitori Antismog, tale da permettergli di scrivere un articolo sul Corriere. Sono un gruppo composto da scienziati di chiara fama? No di certo. Sono un gruppo che comprende decine di migliaia di aderenti? Fino a prova contraria non mi risulta. Non è che per caso il motivo è che il gruppo è composto in particolare da vip e mogli di vip? Insomma, tutta gente che nei we va in montagna o al mare, tutti in grado di andare in giro con l' auto sempre Euro top, cui, perciò, le domeniche a piedi e le limitazioni alla circolazione non pesano affatto?


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