Articolo del: 27/12/2011 Autore: FRANCO VANNI
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Il Comune nega piazza Duomo alla beneficenza su due ruote. Per decisione della giunta Pisapia, le migliaia di motociclisti che ogni 6 gennaio dal 1967 portano offerte e sorrisi ai bambini disabili non potranno più incontrarsi nel luogo simbolo della città. La decisione, presa dall'assessorato al Benessere, vorrebbe «evitare l’impatto ambientale dei gas di scarico». E la comunità motociclistica si infuria. Nei forum online e nei tanti gruppi su Facebook, le «befana in sella» sfogano la loro rabbia: «Il divieto offende il cuore della città», «Il Comune si deve vergognare», «È un accanimento scandaloso».
Al comando dei vigili spiegano il motivo del divieto, comunicato agli agenti solo nei giorni scorsi: l’intenzione è negare piazza Duomo a tutti i raduni motoristici, dalla partenza della Milano-Sanremo per auto storiche al ritrovo delle moto italiane del ‘900. «Per il Comune, piazza Duomo deve essere dei pedoni», dicono i vertici dei ghisa. Ma proprio i vigili motociclisti, da sempre presenti all’iniziativa, non l’hanno presa bene. «La speranza è che Palazzo Marino ci ripensi», dice Daniele Vincini, veterano della vigilanza in moto e sindacalista del Sulpm. Il Moto club Ticinese, che organizza il raduno, comunica che «l’incontro per il 6 gennaio è spostato alle 9 in viale Caterina da Forlì, presso il cortile del Piccolo Cottolengo di via Orione». Lì, e non in Duomo, il parroco del Don Orione farà la benedizione. Dopo avere consegnato fondi e abiti ai piccoli ospiti, il corteo raggiungerà la Sacra Famiglia di Cesano Boscone, che assiste persone con gravi disabilità.
Il presidente dell’associazione di “centauri responsabili” Motocivismo fa un appello: «La Befana del motociclista è una tradizione come la Prima della Scala, dove peraltro i vip arrivano in auto. Paragonare moto e auto come impatto ambientale, come fa la giunta, non ha senso». Le moto, che pure potranno accedere nell’Area C, vengono fermate nei giorni di stop alle auto. Nelle piazze telematiche dei centauri si riporta uno studio dell’università di Leuven, in Belgio, che dimostra come se un automobilista su 10 passasse alla moto si ridurrebbe il traffico del 40 per cento. Questo dato, combinato al fatto che le due ruote passano in strada meno tempo, porta alla conclusione che l’aumento delle moto «ridurrebbe l’inquinamento più di ogni altra misura». A commissionare la ricerca è Febiac, l’associazione belga dei distributori di auto.
Commento: Per non utilizare parole che potrebbero prestarsi a querele, non si può che dire, alla maniera di Sgarbi, che abbiamo proprio un' amministrazione di capre! Bisogna proprio iniziare a contare i giorni fino alle prossime elezioni comunali!
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