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Vietati i botti e i fuochi d’artificio
ma il Comune medita la retromarcia
Dopo sette giorni consecutivi oltre i limiti, scatta lo stop agli Euro 0 ma domani cambia tutto
L'ultima giunta dell'anno dovrebbe adottare il protocollo provinciale che azzera il conteggio

Articolo del: 29/12/2011
Autore: ILARIA CARRA

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Scatta lo stop alla circolazione in città, 24 ore su 24, per i veicoli più inquinanti e, pure, il divieto di accendere fuochi d’artificio e petardi, tema di forte attualità a tre giorni da Capodanno. È ciò che prevede la prima fase dell’ordinanza antismog del Comune, certificati i sette giorni di fila di Pm10 fuorilegge. Ma le proibizioni potrebbero restare in piedi soltanto per un giorno: domani l’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran porterà in giunta, nell’ultima seduta dell’anno, il protocollo d’intesa contro le polveri messo a punto dalla Provincia e dai sindaci dell’hinterland. Un’intesa su larga scala che, se approvata, potrebbe portare alla revoca dello stesso provvedimento antinquinamento del sindaco Pisapia valido solo per Milano. Ma se i botti, il 31, saranno liberi, lo si saprà ufficialmente solo domani.

Inanellato, martedì, il settimo giorno di Pm10 oltre i limiti (114 microgrammi a Città studi contro i 50 di soglia) Palazzo Marino cambia strategia: dopo balletti e incertezze sulle proprie ordinanze, l’intenzione è di abbandonarle per abbracciare il piano della Provincia. Quello che in automatico prevede, al decimo giorno di valori medi di Pm10 sopra i 50 microgrammi nelle dieci centraline provinciali, il blocco dei diesel Euro 3 dalle 8.30 alle 18 (dalle 7.30 alle 10 per i commercianti), un grado in meno di temperatura nelle abitazioni, due ore in meno nell’uso delle caldaie e l’invito (non l’obbligo)
ai negozianti a tenere chiuse le porte. Con dei distinguo: le misure sui riscaldamenti sono estese a tutto l’hinterland mentre il blocco dei diesel Euro 3 riguarda solo i comuni al confine con Milano. E sul conteggio dei giorni di sforamento, «si partirà dal 1° gennaio — spiega l’assessore provinciale all’Ambiente, Cristina Stancari —. Penseremo noi a tenere il conto e a certificare il decimo giorno necessario per l’avvio del protocollo». Aggiunge l’assessore Maran: «Nulla ci vieterà poi di fare misure nostre più restrittive».

È quasi certo, allora, che solo oggi in città saranno bloccati anche la sera i veicoli benzina Euro 0 e diesel Euro 0, 1 e 2 già fermati di giorno dalla Regione. Mentre ci sarà più da discutere sulla revoca o meno del divieto di fuochi d’artificio. C’è chi chiede almeno restrizioni: «Appurato che sono nocivi per lo smog e terrorizzano gli animali — chiarisce Carlo Monguzzi, presidente della commissione Ambiente del Comune — sarebbe meglio circoscriverne l’utilizzo ad alcuni orari del 31». Lancia almeno un appello «a non abusarne», l’assessore al Tempo libero, Chiara Bisconti: «Sono consapevole che è una scelta difficile ma propenderei a vietarli per tutelare gli animali e proteggere l’ambiente».

L’ordinanza comunale che sarà revocata, approvata ad ottobre, conteneva anche l’obbligo di bloccare tutto il traffico in centro al quattordicesimo giorno di Pm10 fuorilegge (il piano dell’ex sindaco Moratti prevedeva il blocco solo ai veicoli più inquinanti e solo dal diciottesimo giorno). Per il radicale e referendario Marco Cappato «continuare a correggere il tiro di per sé non è un buon segnale, le cose importanti sono le misure strutturali e la preparazione ad Area C». Per Carlo Masseroli, capogruppo Pdl a Palazzo Marino, «le politiche antismog individuate purtroppo sono ininfluenti: almeno la Moratti, sui provvedimenti decisi, non si tirava indietro».

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