| Strade sicure e telecamere riparte il piano corsie Atm Lavori in via Solari, dove un tram investì un 12enne uccidendolo. Arriveranno cordoli e multe elettroniche. Obiettivo: proteggere i tratti che fino a oggi sono rimasti indifesi
Articolo del: 05/01/2012 Autore: ALESSIA GALLIONE
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In via Solari, il progetto era pronto dal 2009. Un piano incompiuto, rimasto nel cassetto come molti degli interventi per proteggere il tragitto di bus e tram. Che, adesso, riparte. Con nove tratti dove per segnare le corsie riservate ai mezzi pubblici esiste già una linea tracciata sull’asfalto che, però, non viene rispettata come dovrebbe. D’ora in poi, saranno protetti anche da cordoli e telecamere pronte, in seguito, ad accendersi per multare l’invasione delle auto. Quello che succederà anche in via Solari, lungo la strada dove, lo scorso novembre, ha perso la vita Giacomo, il ragazzino di dodici anni morto pedalando verso casa, travolto dal tram 14. Lì, da viale Coni Zugna a piazza Napoli, i cordoli e i “vigili” elettronici serviranno anche a sostituire gli agenti della polizia locale che, da due mesi, combattono le doppie file a suon di contravvenzioni.
Riprende a mettersi in moto, il piano delle corsie riservate ad Atm con una serie di interventi che valgono un milione di euro e che sono stati programmati nel primo semestre. Proprio alla vigilia dell’avvio di “Area C”. Per Palazzo Marino, infatti, i lavori che partiranno gradualmente da questo mese per concludersi entro «la fine di aprile», sono pensati anche in vista del potenziamento dei mezzi pubblici che scatterà il 16 gennaio. «Proteggere le corsie con la realizzazione di cordoli e telecamere — dice l’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran — è indispensabile per consentire ai mezzi di viaggiare più veloci tutelando chi utilizza il trasporto pubblico per muoversi in città».
La frequenza di bus, tram e filovie dipende non soltanto dal numero delle vetture messe in strada, ma anche dalla loro velocità. E poter viaggiare senza gli ostacoli delle auto contribuirà ad aumentare la celerità di undici linee coinvolte. Un problema che da sempre, anche ai tempi della presidenza di Elio Catania, Atm denuncia: su un totale di quasi 700 chilometri di linee, meno del 20 per cento è protetto.
In largo Callas, la chiusura ai motori privati e l’accensione di un occhio elettronico è quasi terminata: una sorta di minipedonalizzazione. Il piano prevede gli operai subito al lavoro anche in via Ponte Seveso, dove è andata in scena in passato una marcia indietro della precedente amministrazione. In questo caso i cordoli erano stati montati per poi essere tolti. Adesso torneranno al loro posto. Tra i primi cantieri anche quelli in via Solari e non soltanto nel primo tratto, quello vicino a viale Coni Zugna. Anche il secondo spezzone per accompagnare fino a piazza Napoli il tram 14 è stato inserito tra le priorità.
Su quella strada, in una sera di novembre è morto Giacomo. Da allora, il Comune ha mandato i vigili a presidiare la zona multando le auto in doppia fila. Tra le proteste, però, dei commercianti della via che, insieme a un gruppo di residenti, hanno scritto una petizione per lamentare la mancanza cronica di parcheggi insieme allo «stato di degrado» della strada. In generale, però, per Maran i cordoli delle nuove corsie protette serviranno anche a questo: «Combattere la sosta in doppia fila che intralcia il passaggio di tram e filovie, impedendo anche l’invasione delle auto private».
Tra i punti caldi, dove i residenti da tempo invocano una preferenziale c’è anche via Ripamonti dove il 24 rimane immancabilmente imbottigliato: adesso verrà preservato il tratto tra viale Toscana e Bligny. Come il passaggio del 3 in via Meda e viale Cermenate, due spezzoni di viale Tunisia, via Carabelli e via Marocchetti.
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