| Area C, una task force nelle strade della città Volantini, assessori nei quartieri e iniziative porta e porta per spiegare ai milanesi la congestion charge. Ma i residenti del centro non si arrendono e raccolgono firme
Articolo del: 09/01/2012 Autore: ILARIA CARRA
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Due milioni di volantini e 100mila cartoline da distribuire tra Milano e l’hinterland. E poi porta a porta nelle case, poster nelle scuole e nuova ondata di affissioni nel metrò: a una settimana dall’avvio della congestion charge, il 16, scatta oggi la fase finale della campagna informativa del Comune su Area C, il ticket per (quasi) tutte le auto in ingresso in centro. Una task force mediatica ma anche di presenza: il tour di assessori per spiegare il provvedimento nelle nove zone parte stasera. E si inizia dal centro, al Cam Garibaldi, l’incontro più delicato vista la presenza, annunciata, dei residenti della Cerchia dei Bastioni tra i quali sta montando la protesta.
Palazzo Marino schiera da oggi anche venti ragazzi in pettorina a presidiare, per tre settimane, i varchi principali. In centro, poi, un gruppo di otto “messaggeri” girerà per le strade a bordo di ciclomotori elettrici e si fermerà a fare volantinaggio. E ancora depliant nelle biblioteche e uffici pubblici, bici cargo nei parcheggi di corrispondenza dei metrò con addetti a distribuire dépliant. Coinvolte anche le scuole, con i poster informativi che da oggi verranno esposti nelle bacheche di 415 istituti.
Ma questa settimana, l’ultima prima del debutto del ticket, sarà anche il momento per limare eventuali deroghe rimaste in sospeso. Se per i malati cronici costretti a fare avanti e indietro dal centro per le cure mediche si sta studiando un pass provvisorio, ci sono dettagli da rifinire per l’esenzione alle auto dei carabinieri, mentre per gli infermieri la partita è aperta: «In settimana vedremo l’assessore Maran per chiedere una deroga specialmente per i liberi professionisti — spiega Giovanni Muttillo, presidente milanese della Federazione collegi infermieri professionali — una richiesta per chi fa avanti e indietro dalle case dei pazienti». E sulla questione delle deroghe i referendari avvertono: «L’amministrazione respinga gli ultimi assalti alla diligenza di chi è a caccia di sconti ed esenzioni — chiede il presidente di Milanosimuove, Edoardo Croci — dove sussistano valide ragioni meglio i rimborsi». Intanto, stasera, il tour di trasparenza dell’amministrazione parte proprio dalla zona del centro, dove ci sono anche molti dei contrari al ticket.
Oltre al gruppo dei “residenti no charge”, che vedranno l’assessore Maran in mattinata, è spuntato un nuovo comitato: circa 300 firme raccolte tra Porta Romana — dove a causa dei sensi unici, in via Quadronno e dintorni, gli abitanti quando escono di casa sono costretti a uscire dai varchi per poi rientrare — e San Vittore. Residenti per i quali i 40 ingressi gratis e il successivo sconto a 2 euro non bastano. Anche per il presidente di zona 1 si dovrebbe agire diversamente: «Proponiamo tre accessi liberi ai residenti — chiede Fabio Arrigoni, presidente del consiglio di zona 1 — In alternativa, si può mettere un tetto: oltre ai 120 accessi non si paga più. In più, c’è da chiarire anche cosa s’intende per box pertinenziali».
Stasera ci sarà anche la Lega: «Supporteremo i contrari ad Area C — avverte il consigliere comunale del Carroccio, Alessandro Morelli — Area C è un’ulteriore tassa per i milanesi». Sul fronte smog, intanto, ieri potrebbe essere stato il terzo giorno di fila di Pm10 nella norma: in tal caso, da domani, decadrebbero i divieti di circolazione no stop del Comune per i veicoli più inquinanti.
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