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Area C, i referendari rilanciano
"Abbonamento per i residenti"
Palazzo Marino concede deroghe a volontari e malati cronici. Ma il ticket partirà
lunedì prossimo senza modifiche: "Gli eventuali cambiamenti soltanto dopo il test"

Articolo del: 12/01/2012
Autore: ILARIA CARRA e ORIANA LISO

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Si schierano accanto ai residenti del centro, per chiedere «piccoli correttivi» alle regole d’accesso che da lunedì, al debutto di Area C, cambieranno la mobilità della città. A sorpresa, ieri, i promotori dei cinque referendum di giugno hanno fatto il loro endorsement a favore di chi abita nella Cerchia dei Bastioni e protesta contro la congestion charge, nonostante i 40 ingressi gratuiti all’anno e la tariffa scontata di 2 euro dal 41esimo in poi. Una battaglia che, almeno per ora, sembra avere poche speranze: Area C, assicurano dal Comune, partirà lunedì senza altre modifiche sostanziali, ogni possibile aggiustamento è rimandato più avanti nel tempo, quando ci saranno i primi riscontri sulla sperimentazione.

SPECIALE La guida al nuovo ticket

«Area C va bene e non si deve tornare indietro — hanno ieri dal comitato “Milanosimuove” Marco Cappato, Edoardo Croci ed Enrico Fedrighini — ma ci sono tre aspetti critici da correggere». Se per i referendari, infatti, è «ingiustificato» lo sconto ai mezzi commerciali e «inopportuno» il divieto di ingresso nell’area ai diesel Euro 3 perché non c’è a livello regionale, la critica più forte si appunta sulla questione residenti: «Sarebbe meglio un abbonamento
agevolato, come con Ecopass», hanno tagliato corto i referendari, attaccando anche «l’incapacità del Comune a rapportarsi con le realtà cittadine». Dall’amministrazione, però, non ci sono segnali di apertura, almeno nell’immediato. Bocce ferme, per ora, poi si vedrà.

«Area C parte lunedì così com’è stata pensata — conferma l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran — è una sperimentazione, può essere migliorata nel tempo. Non escludiamo modifiche, ma saranno correttivi di buon senso. E solo dopo una verifica puntuale dell’andamento nelle prossime settimane, ascoltando i soggetti i coinvolti». Tra i correttivi possibili in futuro solo per i residenti, l’anticipo della fine del pedaggio di un paio d’ore al giorno e l’accesso gratis al varco più vicino a casa ma con eventuale rialzo della tariffa, a 5 euro, in tutti gli altri.

Ieri sera, intanto, c’è stato il secondo round degli incontri con i quali la giunta gira la città a spiegare Area C. Dopo l’avvio burrascoso di lunedì in centro, con contestazioni dei residenti di Zona 1, ieri è stata la volta dell’assessore al Commercio, Franco D’Alfonso, in Zona 5 davanti a 200 persone. Presenti l’assessore Marco Granelli (Sicurezza), il consigliere comunale del Carroccio Alessandro Morelli e altri leghisti. Tutt’altro clima, un’assemblea piuttosto tranquilla, con il presidente di Zona 5, Aldo Ugliano (Pd) a tranquillizzare i residenti preoccupati dall’invasione delle auto di chi vorrà parcheggiare fuori dalla Cerchia: «Dalla prossima settimana dipingeremo le strisce blu da viale Tibaldi verso Chiesa Rossa». Presenti garagisti del centro a raccontare i loro disagi. Poche proteste e contenuto il malumore espresso negli interventi di alcuni cittadini e consiglieri del centrodestra.

Intanto dai consumatori, inusuale alla vigilia di una nuova gabella, arriva l’approvazione ad Area C: «A Milano si respira finalmente aria nuova — osserva il presidente del Codacons, Marco Donzelli — C’è totale identità di vedute sull’Area C». Va avanti invece con la protesta il Comune di Basiglio, che include il ricco quartiere di Milano 3, con il sindaco pronto alla class action contro Area C: «Stiamo ricevendo tantissime richieste anche da altri Comuni», dice il sindaco Marco Flavio Cirillo. A sostegno della linea della giunta si schierano Anna Scavuzzo e Elisabetta Strada, consigliere comunali di Milano Civica x Pisapia: «Area C è una sfida al cambiamento: i sacrifici che tutti dovremo affrontare andranno a vantaggio della collettività».

Ed è stato concluso un accordo per i mezzi dei malati cronici e per quelli degli enti e delle associazioni no profit che svolgono attività di assistenza a malati e soggetti fragili che verranno esentati. I volontari che devono utilizzare la propria auto per il servizio di assistenza riceveranno invece dal Comune un rimborso degli ingressi, a patto che il veicolo non rientri nelle categorie vietate nella Ztl (diesel Euro 0-1-2-3 e benzina Euro 0) e che il servizio non possa essere effettuato con i mezzi pubblici.

Quest'ultimo è stato l'oggetto di una polemica a distanza tra l'assessore Maran e il commissario regionale della Croce rossa, Maurizio Gussoni, che aveva chiesto ingressi gratuiti ai volontari per consentire loro di frequentare alcuni corsi. "Le lezioni non sono in orari disagiati, quindi usino i mezzi", ha tagliato corto l'assessore. "Il comitato regionale ha chiesto solo dieci ingressi gratuiti alla settimana per consentire ad alcuni volontari che provengono dall'intera regione di accedere al comitato per numerosi corsi di disostruzione pediatrica già programmati", ha replicato Gussoni.

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