| Area C, assalto al sito del Comune. Avvocati contro l'Ordine: sì al ticket
Articolo del: 14/01/2012
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Sessantacinquemila posti in più su metropolitane e mezzi di superficie, sia in centro sia in periferia, alla partenza di Area C, di questi 24mila riguardano la metropolitana. Sulle tre linee MM1, MM2 e MM3 è previsto inoltre un ulteriore incremento di 56mila posti, per arrivare a un potenziale di 80mila passeggeri in più, entro la fine dell'anno. Lo riferiscono palazzo Marino e Atm. "Un grande sforzo di Comune e Atm, che risponde al previsto minor utilizzo dell'automobile da parte dei milanesi da lunedì 16 gennaio, quando partirà Area C: il provvedimento che ha l'obiettivo di ridurre il traffico di mezzi privati all'interno della Cerchia dei Bastioni. Il 16 gennaio - spiega ancora il Comune - ci saranno in totale 276 corse in più, fra mezzi di superficie e treni delle tre linee della metropolitana che attraversano tutta Milano, per rendere più agevole l'uso del mezzo pubblico. Un potenziamento razionale che tiene conto delle analisi effettuate da ATM e AMAT (Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio) sulle tratte a maggiore percorrenza e di maggiore utilità per chi si sposta dal centro alla periferia della città e viceversa".
L'autobus 70 che da Bruzzano corre verso via Imbonati, piazzale Maciachini e via Farini fino a Porta Volta; la linea del bus 54 che parte da Lambrate, attraversa Ortica, viale Argonne, piazzale Dateo, corso Monforte fino a Duomo. Quasi raddoppiate le corse dell'autobus 39, che da via Pitteri attraversa Città Studi e, lungo via Pacini, raggiunge piazzale Loreto. Parte sempre da Città Studi l'autobus 61, che dall'Istituto dei Tumori di via Strambio raggiunge corso Indipendenza, percorre via Mascagni, largo Cairoli, largo V Alpini, via Washington, via Lorenteggio e raggiunge largo Brasilia. Il tram 27, che da viale Ungheria arriva in corso XXII Marzo, via Larga, attraversa il centro e risale lungo via Vincenzo Monti e piazza VI Febbraio. Il tram 24, che dal quartiere Vigentino lungo via Ripamonti raggiunge piazza Duomo; il tram 3, che da Gratosoglio lungo via dei Missaglia e corso San Gottardo attraversa il Carrobbio e raggiunge anch'esso il Duomo. Il bus 50, che percorre via Lorenteggio, via Foppa, attraversa piazza Sant'Ambrogio e arriva in largo Cairoli. Il tram 15, che parte da Rozzano, attraversa via dei Missaglia e viale Tibaldi per raggiungere via Larga. Infine, la circolare 94 che percorre tutta la Cerchia interna: via Molino delle Armi, via Carducci, via Sforza, via Senato. Inoltre, sono state prolungate tre linee di superficie a supporto delle tratte più frequentate della metropolitana: il bus 37 prolungato nel tratto Repubblica-Cavour. Il percorso del bus 67 che parte dal quartiere di Baggio ß stato esteso nel tratto via Boccaccio, Foro Buonaparte, via Beltrami-Cairoli. Il bus 74, che da viale Famagosta attraversa il quartiere della Barona, è prolungato nel tratto Cantore-Sant'Ambrogio: viale Coni Zugna, viale di Porta Vercellina, via San Vittore, Sant'Agostino, viale Papiniano, piazzale Cantore. Infine il Comune segnala i parcheggi di interscambio con linee metropolitane e di superficie che hanno posti disponibili in ore di punta durante la settimana: M1 Molino Dorino, San Leonardo, Lampugnano, Caterina da Forlì; linea M2 Cascina Gobba, Crescenzago, Einaudi. Forlanini per la linea tram 27 del tram e la linea bus 73.
LEGALI SCANDALIZZATI PER RICHIESTA DI ESENZIONE DAL PRESIDENTE DEGLI AVVOCATI - Il presidente dell'Ordine degli avvocati di Milano Paolo Giuggioli chiede al sindaco Giuliano Pisapia l'esenzione dal ticket d'ingresso nell'Area C per i 20.300 colleghi iscritti all'Albo. E questi ultimi insorgono scandalizzati contro di lui, aderendo in massa alla lettera di protesta scritta dall'avvocato Anna Gerometta del comitato Mamme antismog e diffusa tra i colleghi da Alberto Guariso. Nella lettera Gerometta chiede al presidente "di revocare la richiesta formulata a nome della categoria che rappresenta che, come ß ben evidente, non ha nessuna ragione, diversa o più valida di quelle che potrebbe accampare un qualunque cittadino o corporazione milanese".
Tutto ha origine dalla pubblicazione da parte di Giuggioli sul sito dell'Ordine di una lettera inviata a Pisapia il 5 gennaio, in cui, dopo gli "auguri di buon anno e buon lavoro", dando del tu al "sindaco-avvocato" il presidente va al sodo su quella che definisce una "delicata questione". La delibera comunale che introduce il ticket, scrive Giuggioli, "prevede l'esenzione dal pagamento della tariffa di accesso alla Ztl Cerchia dei Bastioni ('Area C') per determinati soggetti, tra cui i giornalisti e i poligrafici dipendenti di gruppi editoriali con sede operativa all'interno della suddetta zona. Ritengo opportuno che tale esenzione possa essere estesa agli Avvocati iscritti all'Ordine di Milano, che hanno la necessità quotidiana di accedere all'interno dell'Area C per svolgere la propria attività di assistenza e patrocinio innanzi all'autorità giudiziaria presso il palazzo di giustizia". È di oggi, invece, la lettera di protesta di Gerometta, che scrive a Giuggioli: "Egregio Presidente, Le scrivo estremamente dispiaciuta (...). Non credo che la maggioranza degli Avvocati milanesi condivida la Sua richiesta, a nome della categoria, di 'chiamarsi fuori' da un provvedimento che risponde ad una emergenza ambientale gravissima, che ß frutto della richiesta formulata dalla stragrande maggioranza dei votanti milanesi ai referendum tenutisi a giugno 2011 e la cui efficacia è subordinata alla sua applicazione più estesa possibile. Ná mi pare dignitosa la giustificazione della Sua richiesta che richiama l'esenzione prevista per giornalisti e poligrafici che, Le ricordo citando il sito Area C del Comune, è limitata ai 'veicoli di giornalisti e poligrafici dipendenti di gruppi editoriali con sede operativa all'interno della Cerchia dei Bastioni limitatamente alle necessità legate alla redazione e pubblicazione di quotidiani durante fasce orarie disagiate'. E che, dunque, è giustificata da esigenze ben diverse da quelle degli iscritti al nostro Ordine. Credo che come Ordine professionale che opera a tutela del diritto sia inappropriato tentare di sottrarsi all'applicazione di provvedimenti di legge necessari a tutela della salute pubblica, evitando coså di condividere l'eventuale disagio della restante parte della popolazione, accampando oltre a tutto giustificazioni poco o per nulla fondate. La vorrei quindi pregare di voler revocare la richiesta formulata a nome della categoria che rappresenta che, come è ben evidente, non ha nessuna ragione, diversa o più valida di quelle che potrebbe accampare un qualunque cittadino o corporazione milanese, di ottenere quanto da Lei richiesto al Sindaco. La ringrazio e confidando nel Suo senso di responsabilità Le invio molti cordiali saluti".
Intercettata la lettera della collega, Guariso l'ha diffusa tra gli avvocati, che stanno rispondendo in massa aderendo all'iniziativa. C'è chi ha scritto a Giuggioli lettere dello stesso tenore: "Insisto con fermezza affinchè venga dato seguito alla richiesta di revoca formulata da Guariso. Faccio presente che sono residente e ho studio professionale nell'area centrale qualificata come 'Area C' e ritengo del tutto inaccettabile che il presidente dell'Ordine, che dovrebbe rappresentare anche me, formuli una richiesta che non posso in alcun modo condividere e che mi sembra gravemente sbagliata e inopportuna". O chi si è limitato ad associarsi, magari commentando: "Condivido pienamente la tua posizione e manderò a Giuggioli una dichiarazione di adesione alla tua lettera", "Sono perfettamente d'accordo e mi apprestavo anch'io a scrivere a Giuggioli in questi termini. Non comprendo per quale motivo gli avvocati non debbano usare i mezzi pubblici, la bici, i motorini o i piedi, quasi le nostre auto fossero meno inquinanti di quelle di altre persone". Il tam tam è appena cominciato.
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