| Domani l'esordio di Area C Pisapia: "Convincerà tutti" Il sindaco: "Disponibile a modifiche, dopo i test. Ma indietro non si torna". L'appello di Palazzo Marino: sfruttare i due mesi di tempo per regolarizzare gli spostamenti
Articolo del: 15/01/2012 Autore: ILARIA CARRA
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Debutta domani l’Area C, il ticket per (quasi) tutti i veicoli diretti in centro che deve sostituire l’Ecopass. Ed è alla vigilia della rivoluzione antitraffico che Giuliano Pisapia, ospite della trasmissione Che tempo che fa, rivolge a contrari e scettici questa promessa: «Anche chi oggi vivrà dei disagi, fra sei mesi, in una città più vivibile per tutti con meno traffico e smog, sia in centro sia in periferia, cambierà idea». Ci vorrà del tempo, ma il consenso intorno al provvedimento oggi contestato crescerà: ne è convinto il sindaco, che ricorda come per la legge antifumo nei locali pubblici ci fu «una ribellione enorme» ma «oggi sarebbe inconcepibile tornare indietro».
Così sarà per Area C. Conta cominciare, poi si vedrà: «Sono disponibile a un ripensamento, dopo i primi risultati, per migliorare e cambiare il provvedimento. È una sperimentazione». Le polemiche, però, non si placano, e un gruppo di residenti annuncia stamattina una mobilitazione ai varchi della Cerchia dei Bastioni. Il pedaggio entrerà ufficialmente in vigore domani alle 7.30. A ventiquattr’ore dalle nuove regole d’accesso al centro, l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, lancia due appelli. Il primo: «Invito i milanesi a non arrivare in auto alle porte di Area C per non ammassarsi sulle strade fuori dai varchi. Usate i mezzi pubblici e, chi viene da fuori, lasci l’auto in un parcheggio di corrispondenza».
Il secondo appello è per chi deve registrarsi per essere riconosciuto dalle telecamere: «Ci sono due mesi di tempo, nessuna ansia», ricorda Maran. Si rivolgono ai milanesi «perché facciano a meno dell’auto» anche i referendari del comitato Milanosimuove: «Area C è l’occasione per contribuire in prima persona a un decisivo miglioramento della vivibilità di Milano», affermano Edoardo Croci, Marco Cappato ed Enrico Fedrighini. «Benvenuta Area C», è la calda accoglienza al ticket da parte delle associazioni ambientaliste milanesi — Fai, Ciclobby, Genitori Antismog, Italia Nostra, Legambiente e Wwf — a sostegno della rivoluzione.
Prosegue, però, nella protesta antiticket il gruppo di residenti che stamattina, dalle 9 alle 12, si ritrova a una decina di varchi tra cui largo La Foppa, corso Genova, Porta Romana: «È l’ultimo giorno prima del confino — denuncia Luca Scalmana, uno dei portavoce del comitato Residenti no charge, con un’azione legale pronta contro Area C — Faremo gruppi di discussione ai varchi per informare i residenti che ancora non hanno colto la discriminazione». Ogni mezz’ora, poi, un gesto simbolico a sorpresa. A supportare richieste di modifica del ticket, però, c’è anche il presidente del Consiglio di zona 1 Fabio Arrigoni (Pd): «Residenti e cittadini continuano a segnalarci criticità: si valuti passo per passo gli effetti e i problemi per quelle correzioni utili». Gli oppositori di Area C nel centrodestra, intanto, sparano a zero.
«Su Milano è calato un nebbione, altro che aria nuova — attacca dal Pdl l’ex ministro Ignazio la Russa — La luna di miele con il sindaco è già finita: i cittadini piangono amaramente per aver scelto questa strada». Critiche anche dal presidente della Provincia, Guido Podestà, firmatario per il referendum del Pdl contro Area C: «È una gabella in più che graverà sulle spalle dei più fragili: per i più facoltosi pagare 5 euro può essere anche sostenibile, ma per tantissimi altri incide troppo pesantemente sul bilancio della famiglia». È, invece, con un video sarcastico diffuso su Telepadania che la Lega attacca la congestion charge: protagoniste due bresciane sostenitrici di Pisapia in trasferta nella Milano del ticket.
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