| Pisapia: "La città ha risposto bene ora ciclabili e teleriscaldamento" Maran: su Area C basta polemiche, miglioriamola insieme. I referendari: logica e finalità della congestion charge sono state comprese. Tabacci “Non è un modo per fare cassa”
Articolo del: 17/01/2012 Autore: ALESSIA GALLIONE
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La prova non è finita, anzi. In qualche modo comincia oggi, quando il traffico e i ritmi della città — solitamente meno intensi il lunedì — inizieranno ad aumentare. Non lo nascondono, a Palazzo Marino, dove si continuerà a tenere alte le antenne. Ma Giuliano Pisapia si dichiara «molto soddisfatto» del debutto di Area C. «I milanesi e la città intera hanno risposto bene» dice. E, assieme al monitoraggio del provvedimento e di eventuali problemi, il sindaco assicura che a proseguire sarà anche il dialogo. Con l’obiettivo, tra sei mesi, di stilare un bilancio complessivo e prendere «le modifiche» che si rivelassero «necessarie». È questo che promette, Pisapia. Lo fa rivolgendosi anche all’opposizione e «a quanti hanno ancora perplessità». Tutti verranno ascoltati, ribadisce, «e faremo attenzione a tutte le piccole situazioni che possono creare disagio. Area C è un tassello di un mosaico più ampio, che riguarderà in tempi brevi anche l’aumento delle piste ciclabili, del bike sharing e un incentivo del teleriscaldamento».
La rivoluzione è partita. E, almeno al termine del primo test, in Comune si respira un clima più rilassato. Talmente tanto che l’interista Pisapia si concede una battuta: «Non è mia, ma è troppo bella: in giro c’era poca gente perché tutti i milanisti erano a casa». Per controllare la rete dei mezzi, il sindaco ha visitato la centrale operativa dell’Atm, ringraziando i dipendenti che, a cominciare da quelli del 'cervellone', hanno lavorato 24 ore su 24 per l’avvio.
E in un’altra centrale, quella dei vigili con i monitor che rilanciavano le immagini ai varchi, c’era invece l’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran. Che esultava: «C’è una riduzione del traffico senza particolari criticità nelle altre zone». Perché questo primo giorno, ha spiegato Maran, ha certificato «che si può fare, Area C può funzionare. La città ha dimostrato di avere le potenzialità per raccogliere la sfida ambientale. Non basta per rendere più vivibile Milano, ma è un passo importante: ogni euro sarà usato per il trasporto pubblico, l’ambiente, le piste ciclabili, le corsie preferenziali». E dall’aula del Consiglio ha aperto al centrodestra: «Superiamo le polemiche sterili. Questa sperimentazione può essere migliorata, ma lo possiamo fare tutti insieme». L’assessore al Bilancio Bruno Tabacci ha ribadito: «Fare cassa non c’entra niente: nel bilancio abbiamo ben altri grattacapi. Oggi Milano ha respirato e potrebbe essere una buona via anche per altre città».
Una promozione arriva dai referendari Edoardo Croci, Marco Cappato ed Enrico Fedrighini: «I milanesi hanno dimostrato di comprendere la logica e le finalità della congestion charge e di sapere che città vogliono. Ora basta polemiche e si lavori a migliorare». Il presidente della commissione consiliare Ambiente, Carlo Monguzzi del Pd, racconta: «Sono stato ai varchi, sui mezzi pubblici: i cittadini hanno capito che questo è un provvedimento per la salvaguardia della salute di tutti e sono disponibili a fare un piccolo sacrificio». La capogruppo democratica Carmela Rozza non rinuncia a una critica al centrodestra: «Podestà è diventato il capo del partito dei benaltristi. Continua a dichiarare che per la lotta al traffico e allo smog “serve ben altro”, ma non spiega di cosa si tratti».
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