| Area C, intercettata una busta con un bossolo per il sindaco Insieme col proiettile una lettera di minacce contro Pisapia per aver istituito la congestion charge in centro. Palazzo Marino: dopo i disagi, potenziato l'ufficio in Duomo per i residenti
Articolo del: 18/01/2012
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Le resistenze alla "grande rivoluzione" di Area C a Milano, il ticket da 5 euro per accedere in auto al centro, si materializzano nel bossolo che accompagna la lettera di minacce al sindaco Giuliano Pisapia intercettata dai carabinieri al centro di smistamento di Peschiera Borromeo. Un'intimidazione condannata da tutto il mondo politico nazionale e locale. "Sia chiaro: non arretreremo, si va avanti", è l'ordine di scuderia. mentre nel frattempo il secondo giorno del pedaggio conferma la tagliola sul traffico di ieri, con un calo del 32,1 per cento degli ingressi alla Ztl alle 12.
Nella giornata che doveva rappresentare la prova del nove per il provvedimento, i dati da telecamere e cervelloni elettronici passano quasi in secondo piano. E' la busta con le minacce di un anonimo che chiede a Giuliano Pisapia libertà di circolazione in centro a tenere banco. Al primo cittadino, che sull'accaduto non rilascia dichiarazioni, arriva in poco tempo la solidarietà di maggioranza e opposizione. "Un'azione vigliacca", è la condanna dell'amico Nichi Vendola (Sel); un gesto "da non sottovalutare", per i pd Pierluigi Bersani e Piero Fassino, e come "atto vigliacco e incivile" lo bolla Antonio Di Pietro (Idv). Ma solidarietà a Pisapia arriva anche dai protagonisti delle proteste anti Area C degli ultimi giorni. Pdl e Lega biasimano la lettera di minacce. Anche l'ex sindaco Letizia Moratti mette in chiaro che "nuove tasse non giustificano in alcun modo alcun atto di violenza, neanche simbolico". L'assessore alla Mobilit, Pierfrancesco Maran, che ha vissuto al fianco di Pisapia la nascita del provvedimento, rifiuta "questi gesti inaccettabili. Noi ci confrontiamo pubblicamente e accettiamo critiche e proposte - dice - I bossoli non riguardano la politica, ma la magistratura".
Le proteste - civili - dei cittadini arrivano comunque fin sotto Palazzo Marino, sede del Comune. A un'inferriata dell'edificio, fin dal primo mattino, si incatena una donna "esasperata", Rossella Lora Moretto, residente del centro e "costretta all'uso dell'auto per lavoro". Dopo oltre sei ore al gelo (aveva legato la sua caviglia alle 7.30, in concomitanza con l'accensione delle telecamere ai varchi), le rassicurazioni dell'assessore Maran la convincono a desistere. Non cambiano idea invece quelli del comitato Residenti No Charge, che le giudicano "promesse generiche che noi non accettiamo". Intanto il secondo giorno di congestion charge, vissuto da una città spruzzata dalla 'neve chimica', conferma i riscontri positivi del debutto. Il potere deterrente del superticket determina un calo del 32,1 per cento di passaggi ai varchi tra le 7.30 e le 12 (17.443 vetture in meno) rispetto a martedì scorso. Un po' di traffico in corso Italia per le sfilate maschili e, fuori dalla Cerchia, in zona Papiniano per il mercato rionale, "ma nessuna criticità particolare", ridimensiona ancora Maran.
Anche il servizio di trasporto pubblico risponde di nuovo 'presente' all'appello, nonostante un rallentamento mattutino a Cadorna, e assorbe anche oggi quella fetta di cittadini che si convincono a lasciare a casa la macchina. Passaggi regolari, comunica l'Atm, e aumenti di passeggeri su tutte le linee: 6mila in più in metrò (fino alle 16.30). Crescono anche gli utenti di bus, tram, car sharing (esentato dal ticket) e bikesharing. Area C, però, si deve arrendere allo smog. Le polveri sottili, come previsto, non hanno risentito della diminuzione del traffico in centro. Valori doppi di Pm10 rispetto al consentito alle centraline segnano il settimo giorno consecutivo oltre i limiti: da domani stop alle auto più inquinanti.
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