| Area C, i ticket non si trovano auto in calo del 40% in centro Metrò a singhiozzo e pendolari in crisi. Trovati fogli con nuove minacce al sindaco Pisapia La sua replica: sulla congestion charge "non mi farò condizionare da alcuna intimidazione"
Articolo del: 19/01/2012 Autore: ILARIA CARRA
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Al terzo giorno di Area C, il calo del traffico tocca il record dal debutto: meno 40,2 per cento di auto in ingresso in centro in tutta la giornata. E ottomila passeggeri in più sui mezzi — tremila solo tra Cadorna, San Babila e Sant’Ambrogio — rispetto alla scorsa settimana. Ma è proprio quando più persone hanno rinunciato all’auto che, dopo un buon avvio, sui mezzi pubblici si è verificato qualche problema. Sulla linea Verde la mattinata è stata al ralenti per un guaio tecnico al segnalamento; un guasto allo stesso sistema anche sulla Rossa, dalle 11.30: mezz’ora di blocco da San Leonardo a Rho, collegate con navette.
Il problema, sulla 2, si sarebbe verificato nella notte a Cadorna: guasto a un deviatoio. Così, i treni, per buona parte della mattinata (ma anche del pomeriggio) hanno viaggiato anche a 15 chilometri all’ora: alle 9.45 si scorreva a passo d’uomo verso Abbiategrasso, da Centrale a Cadorna ci sono voluti più di venti minuti per cinque fermate. Disagi proprio nel giorno in cui, dalle 7.30 alle 19.30, 49.100 auto in meno sono entrate in Area C rispetto a mercoledì scorso e cinquecento quelle in più dalle 7 alle 7.30. Confermato poi il calo sotto i varchi di moto e motorini, meno 16 per cento (anche per il freddo).
Crescono anche i ticket acquistati: 13mila ieri, fino alle 17.30, e 11mila i pin attivati. Così, da lunedì, sono 53mila i tagliandi venduti e 43mila quelli attivati, con 14.500 i residenti registrati e 5.400 gli artigiani e i commercianti. In città, però, i tagliandi si faticano a trovare, come all’edicola tra corso XXII marzo e viale Umbria: «Non ne abbiamo più — lamenta la titolare, Anna Ciceri — ce ne hanno dati troppo pochi, qui in zona siamo tutti nella stessa situazione». E l’associazione degli edicolanti conferma: «Ne abbiamo già chiesti altri ad Atm — dice Giampiero Labò, presidente dello Snag (il sindacato nazionale autonomo giornalai) alla Confcommercio di Milano — ne hanno consegnati 50 per ciascun rivenditore, circa 200 edicole, ma avrebbero dovuto distribuirne di più o aumentare le rivendite. Il paradosso è diamo volantini per spiegare alla gente Area C ma ci capita di non avere i ticket se ce li chiedono».
Qualche attesa, poi, ieri allo 02.02.02, l’infoline del Comune: dieci minuti in mattinata, fino a un quarto d’ora alle 18,30, con gli operatori a spiegare che «chiamano soprattutto anziani e segretarie di molte società con uffici in centro per eventuali agevolazioni». Assaltato anche l’altro numero per Area C, l’800.43.7437, riservato alle registrazioni: «In questi giorni stiamo ricevendo tantissime telefonate e a volte il sistema va in tilt», spiegano i centralinisti. E dopo la lettera con bossolo, martedì, di minacce al sindaco Giuliano Pisapia, davanti alla prefetturain corso Monforte sono stati trovati per terra dei fogli con altri insulti allo stesso Pisapia.
Proprio il sindaco, dopo aver ringraziato tutti per la solidarietà, ha precisato che «nessun atto violento e intimidatorio raggiungerà l’obiettivo di condizionare la mia azione». Se Legambiente decreta «il successo di Area C, anche se non basta a risolvere i problemi», un’inaspettata apertura giunge dall’Aci, l’Automobile Club: «Alla politica del no a prescindere vogliamo far prevalere quella del dialogo — scrive Carlo Valli, presidente di Aci Milano, in una lettera a Pisapia invitandolo al confronto — i proventi del ticket vengano, però, destinati in maniera esclusiva al potenziamento del trasporto pubblico».
Commento: Iniziano i disservizi! Mezzi pubblici che non funzionano! Ticket già esauriti (ma come è possibile? a quattro giorni dalla partenza?)
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