| Sangalli: "Lo smog non cala, i consumi sono scesi" Il presidente di Confcommercio critico sull'Area C. "Le istituzioni difendano i negozi, storici e no. Chiediamo che si trovi subito una soluzione, raccolgo molti segnali di desolazione e sconforto". E i negozianti della Cerchia sono pronti a una fiaccolata davanti a Palazzo marino
Articolo del: 25/01/2012 Autore: Chiara Campo
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I commercianti sono pronti a scendere in piazza. L’organizzazione di una fiaccolata dopo le 19.30 (a telecamere spente) davanti a Palazzo Marino è partita. É bastata una settimana di Area C per tagliare del 15% o addirittura dimezzare gli incassi. Ingrandisci immagine Il Coordinamento dei comitati milanesi si è messo in moto per una protesta delle settemila attività presenti nella zona «rossa». Settantamila lavoratori circa, tra commessi, pizzaioli, camerieri. «Purtroppo c’è chi ha già iniziato a licenziare o non rimpiazzare il persone - riferisce Eleonora Scaramucci, presidente di AscoBrera che rappresenta circa 150 attività nel quartiere che va da via Verdi a via Cusani, dell’Orso, alle associazioni di via Dante e Garibaldi. Il ticket d’ingresso «ha messo in ginocchio il settore, aggravando la crisi che era già in corso». Altro che liberalizzazione. «Tenere aperto di più la sera? Se va avanti così ridurremo l’orario e lasceremo a casa dipendenti». I presidente di AscoDante Giorgio Montingelli conferma che la coalizione tra le vie del centro è partita, «ci riuniremo in questi giorni e decideremo la data della protesta». A rafforzare la voce dei commercianti è il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli. «Anche se è prematuro dare un giudizio, lo stato attuale ci fa dire che siamo fortemente preoccupati - ha dichiarato ieri -. Il Pm10 non è affatto diminuito. Il flusso di auto e di persone invece sì, e questo credo che abbia contribuito a deprimere ulteriormente i consumi. In un momento già difficile abbiamo bisogno non di ostacolare le imprese, ma di incoraggiarle». Le istituzioni «devono difendere e incoraggiare tutti i negozi, storici e non». Precisa che non si dispone di dati certi, tuttavia dai commercianti arrivano precisi «segnali e numerose telefonate, in alcuni casi, di desolazione e sconforto. Chiediamo - ha concluso - che venga immediatamente fatto il punto della situazione, e si trovi una soluzione». L’assessore al Commercio, Franco D’Alfonso, minimizza il ruolo di Area C. Il superticket? «Quando si ha la febbre la si fa abbassare e poi si guardano le cause. C’è un calo dei consumi, nessuno nega la crisi, ma le vendite sono calate in centro come negli altri quartieri e nei centri commerciali, il problema non è il ticket ma altro». Dalla giunta «una risposta arrogante al grido di dolore di Sangalli. Il consigliere Pdl Riccardo De Corato contesta le repliche di D’Alfonso e dell’assessore alla Mobilità Piefrancesco Maran (sullo smog ancora alle stelle nonostante la riduzione delle auto risponde che «sono polemiche sterili»). De Corato sostiene che «le critiche da parte di Sangalli sono un allarme per gli effetti devastanti del provvedimento. Lunedì ancora una volta le polveri sottili sono state di molto oltre la soglia ma a Palazzo Marino interessa solo l’incasso di 700mila euro al giorno che secondo la Camera di commercio di Monza e Brianza incamera ogni giorno dal pagamento del ticket». Secondo l’ex vicesindaco, «che vengano danneggiate le imprese e i commercianti, interessa poco a sindaco e assessori».
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