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Ecopass, calati i ricoveri per malattie da smog

Articolo del: 10/06/2008
Autore: Chiara Campo

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(...) il Pm10 in città ha tenuto una media di 45 microgrammi al metro cubo, l’anno scorso il dato era di 58 microgrammi e nel 2006 di 64. Il Pm10 ha già superato 48 volte il limite dei 50 microgrammi al metro cubo, dunque già oltre i 35 giorni di sforamento consentiti dall’Ue. Ma l’anno scorso alla fine di maggio eravamo già a quota 69 e l’anno prima a 71. Nella centralina del Verziere, quella all’interno dell’area Ecopass, il Pm10 ha superato la soglia 35 giorni, contro i 68 del 2007 e i 71 del 2006. In calo del 16,6 per cento a maggio, rispetto al mese prima, gli accessi ai varchi, che arrivano al 21,4 per cento se non si considerano i veicoli esenti. In particolare, sono entrati 20mila auto private e 3mila veicoli commerciali in meno, il traffico dentro i varchi è calato del 20% e fuori del 5%. Buoni anche gli incassi per il Comune: 6,5 milioni di euro in un mese.

Il tris di assessori più coinvolti nella partita antismog - oltre a Croci, quello alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna e alla Ricerca Luigi Rossi Bernardi - hanno presentato ieri i primi effetti del ticket sulla salute. Sono in lieve flessione i ricoveri negli ospedali per malattie legate allo smog (come polmoniti, asma, ictus): mettendo a confronto gli interventi in 4 ospedali cittadini, nei primi 3 mesi dell’anno i ricoveri sono stati 6.182 contro i 6.026 del 2007. A gennaio, quando il ticket era appena partito, ci fu un aumento del 7,85% rispetto all’anno prima, poi quando il provvedimento è entrato a regime sono scesi dell’8,4% a febbraio e del 7,1% a marzo. «Pur con tutta la cautela del caso - ammette Landi di Chiavenna - i dati ci dicono che con le politiche rivolte all’ambiente abbiamo imboccato la strada giusta anche per la salute dei cittadini». Entro fine anno «campioneremo circa 40mila passaggi al pronto soccorso e avremo una fotografia più certa del fenomeno». Rossi Bernardi spiega invece che la città «è stata suddivisa in quadrati di 200 metri per lato, in ciascuno monitoriamo gli inquinanti, andiamo a vedere se ci sono scuole, industrie, abitazioni, creiamo la mappa del rischio e decidiamo quali provvedimenti prendere». Molto resta ancora da fare invece secondo il presidente dell’Arpa Paolo Puccitelli, che ieri ha presentato il rapporto sulla qualità dell’aria in Lombardia: i dati sono relativi al 2006, dunque l’era pre-Ecopass, ma evidenziano che «nonostante in Lombardia negli ultimi anni si sia registrato un sensibile miglioramento della qualità dell’aria per alcuni inquinanti», il problema è aperto e «ci sono vaste aree in cui le concentrazioni di Pm10 d’estate hanno superato i limiti». Nel 2006 a Milano le polveri tennero una media annua di 50 microgrammi al metro cubo.

Commento: Vedere la seguente notizia per un commento. Da aggiungere che l' asma, che la giornalista, anche in questo caso con poco senso critico, annovera fra le malattie dovute allo smog, sia in effetti molto spesso collegata alle allegie ai pollini, pollini che quando piove sono, come tutti sanno, molto meno presenti nell' aria.

In realtà l' unico argomento sostanziale è racchiuso dalla frase "Buoni anche gli incassi per il Comune: 6,5 milioni di euro in un mese.", a cui bisognerebbe aggiungere le multe. Il resto è solo propaganda.


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