Articolo del: 24/02/2012 Autore: Armando Stella
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MILANO - Un bonus per chi parcheggia nei garage sotterranei del centro storico. Il Comune rimette mano al regolamento di Area C per risollevare i conti delle autorimesse e avviare una riforma tecnologica della sosta nei Bastioni. Il primo atto è una concessione ai gestori (in crisi) dei box privati (semivuoti): la giunta autorizzerà una tariffa scontata giornaliera per il ticket antitraffico e un prezzo low cost per nuove tipologie di abbonamenti mensili e annuali. Questo il meccanismo: il cliente pagherà 13 euro il pacchetto Area C più quattro ore di posteggio, la stessa cifra che spenderebbe per la sosta in superficie sulle strisce blu (due euro l'ora più cinque di pedaggio). Obiettivo: togliere macchine dalle strade e compensare le perdite - tra il 40 e il 60 per cento - denunciate dalle oltre sessanta autorimesse aperte nei Bastioni (20.700 posti macchina e 236 addetti).
L'accordo è stato trovato ieri e sarà formalizzato entro marzo da una delibera di giunta. La convenzione prevede un taglio alla tariffa oraria degli autosilos (compresa attualmente tra i 3 e i 5 euro l'ora) e un'agevolazione sull'Area C (un mini biglietto tra i 2 e i 3 euro, anziché i cinque attuali). «Saranno i gestori ad attivare direttamente il ticket per i loro clienti», spiega Simonpaolo Buongiardino, amministratore di Unione Confcommercio. La manovra, condivisa dagli assessori Pierfrancesco Maran (Mobilità) e Franco D'Alfonso (Attività produttive), prova anzitutto a riaprire il dialogo con la gilda dei posteggiatori: il comitato «Parcheggi del centro» ha depositato un ricorso al Tar in cui chiede l'abrogazione della tassa di congestione. Ma vuole anche sostenere il processo di ammodernamento della mobilità nei Bastioni avviato il 16 gennaio. Per partecipare ai «saldi» le autorimesse dovranno infatti aggiornare e consegnare in diretta all'amministrazione i dati sul tasso di occupazione dei box: le informazioni saranno comunicate in tempo reale agli automobilisti attraverso i pannelli elettronici installati sul perimetro della zona rossa: questo garage è libero, quest'altro è pieno. «Infine - conclude Buongiardino - installeremo nei garage privati le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici».
Regole e orari. L'impianto del ticket è in revisione. Dall'8 marzo dovrebbero partire i giovedì dello shopping con la riduzione della finestra oraria di applicazione del pedaggio: le telecamere saranno disattivate alle ore 18, anziché alle 19.30, per favorire i movimenti da e per i negozi del centro città. L'assessore al Benessere, Chiara Bisconti, chiuderà settimana prossima la trattativa con le categorie: «Vogliamo valorizzare l'offerta commerciale e animare la città con iniziative culturali, visite guidate nei musei, reading letterari, esibizioni di danza...». I «giovedì corti» saranno tematici e toccherà ai commercianti finanziare il programma delle manifestazioni pubbliche. A un patto, però: «Che il Comune - precisano da Unione Confcommercio - non ci faccia pagare pure la tassa di occupazione del suolo pubblico e le spese per la polizia locale. Sarebbe eccessivo». L'assessore regionale al Commercio, il pdl Stefano Maullu, si schiera con le imprese e si scaglia contro Area C: «Un'ora di "movimento" alla settimana non basterà a risanare i conti delle famiglie». Il comitato referendario «Milanosìmuove» giudica invece «concettualmente sbagliata» e «inopportuna» l'intesa tra Comune e commercianti: «Prima si combatta lo smog». Attacca il Verde Enrico Fedrighini: «Ancora una volta gli interessi di ristrette lobby prevalgono sulla tutela della salute dei cittadini».
Le lobby stanno organizzando una vasta offensiva contro Area C. Oggi si riunirà il comitato dei commercianti contro Area C, l'ala ribelle di Confcommercio: «I giovedì corti sono insufficienti - denuncia la presidente del movimento, Eleonora Scaramucci -. Milano è deserta. Le imprese in ginocchio. Noi dobbiamo salvaguardare bilanci e dipendenti. Il Comune abolisca il pedaggio». La farmacia di via Boccaccio, in zona Cadorna, distribuisce volantini e raccoglie firme: «Ora basta!». Le vetrine di Brera espongono queste locandine: «L'Area C sta distruggendo il lavoro di tutti». La crisi è economica e di rapporti con la giunta. Gli imprenditori dei Bastioni voteranno oggi la piattaforma di lotta. Per alzata di mano: due ore di serrata? Vetrine a lutto? Insegne spente?
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