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Smog fuorilegge da 22 giorni Il Comune: scattano nuovi controlli
Polveri ancora oltre i limiti. Fermi i veicoli Euro 3 diesel e quelli a benzina Euro 1 e 2. Le pattuglie dei vigili «liberate» da Area C verranno impiegate per far rispettare i divieti

Articolo del: 26/02/2012
Autore: Gianni Santucci Armando Stella

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Nuovi controlli per il rispetto delle misure d'emergenza contro lo smog. La decisione è stata presa dal Comune dopo 22 giorni consecutivi con l'inquinamento sopra le soglie. In questa fine di febbraio l'allarme è doppio. Oltre alla serie «nera» per i valori delle polveri sottili, anche le concentrazioni dell'ozono si sono mantenute sopra i limiti per 5 giorni sugli ultimi 9. Dal 14 febbraio scorso sono scattate le misure d'emergenza concordate tra Comune e Provincia, con il divieto di circolazione esteso anche ai motori diesel Euro 3 (che potranno riprendere a circolare solo dopo 3 giorni di aria «pulita»). È una «stretta» aggiuntiva rispetto alle norme regionali, che già bloccano fino al 15 aprile i motori benzina Euro 0 e diesel Euro 1 e 2.

Per controllare il rispetto di questi divieti, a partire dal primo gennaio sono stati fatti 2.619 controlli, che hanno portato ad appena 114 multe. C'è una spiegazione: nelle scorse settimane la polizia locale è stata impegnata per la gestione di Area C, con pattuglie a ogni varco, e per questo è stata ridotta l'attività di controllo sui divieti di circolazione regionali e comunali (questi ultimi scattano dopo 10 giorni con il Pm10 sopra le soglie). «Ma da questa settimana - assicura l'assessore alla Sicurezza, Marco Granelli - le risorse della polizia locale che saranno "liberate" da Area C, ormai avviata, verranno impiegate proprio per far rispettare i divieti d'emergenza». Si tratta di almeno dieci pattuglie, che da domani si posizioneranno sui grandi assi di scorrimento del traffico. Sono controlli comunque complicati: tranne le auto più vecchie, non è facile per i vigili distinguere a occhio i diesel Euro 3, veicoli venduti fino a 5 o 6 anni fa. Gli agenti devono quindi fermare le auto che ritengono «sospette» e verificare sul libretto la motorizzazione. Proprio la scarsità dei controlli, negli anni scorsi, ha acceso il dibattito sull'inefficacia dei divieti regionali, probabilmente una delle norme meno rispettate nelle zone inquinate della Lombardia.

Milano in passato è sempre rimasta sotto la soglia minima di controlli, tanto che non ha mai avuto accesso ai fondi che la Regione metteva a disposizione per incentivare le verifiche. In tutto il 2010 i controlli furono 24.372, con 810 multe. Nel 2011, nel passaggio tra la giunta Moratti e la giunta Pisapia, il numero degli accertamenti è stato invece il più alto da quando la Regione ha stabilito i divieti di circolazione invernali per le auto più inquinanti: 44.228 controlli e 4.896 multe. È il risultato di una scelta politica diversa rispetto al passato.
Il Comune, concluso l'impegno straordinario della polizia locale per Area C, punta ora a «recuperare» un alto livello di rispetto dei divieti di circolazione, perché sono l'unica arma di contrasto all'inquinamento su vasta scala nei periodi di emergenza.
Ieri dovrebbe essere stato il 23esimo giorno consecutivo con il Pm10 sopra le soglie (i dati verranno certificati soltanto oggi). E le previsioni non sono buone: se questa domenica potrebbe essere un giorno di tregua, da domani le condizioni meteorologiche torneranno «stabili o favorevoli» all'accumulo dello smog nell'aria.

Commento: Bisognerebbe fare presente ai geni che si inventano queste ordinanze, che non esiste nessuno differenza, dal punto i vista dell' emissione di polveri, fra un benzina Euro 0, uno Euro 1 e uno Euro 2.
Per quanto riguarda le auto a benzina si tratta di un' ordinanza destituita di ogni fondamento scientifico.


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