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Riparte il piano strisce blu
in arrivo 20mila posti auto
Si comincia il 20 marzo con Molino Dorino, poi a maggio toccherà a Zara-Fulvio Testi
Maran: "Stop al parcheggio selvaggio, in particolare lungo gli assi delle metropolitane"

Articolo del: 01/03/2012
Autore: ILARIA CARRA

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Quasi diecimila nuovi posteggi a pagamento in zona Molino Dorino e dintorni, intorno al capolinea della linea Rossa del metrò: strisce blu, gratuite per i residenti e a pagamento con il Gratta e sosta (80 centesimi all’ora) per gli altri automobilisti, che saranno attive tra tre settimane. Avanza il piano di Palazzo Marino per regolare la sosta delle auto in strada, soprattutto nelle zone periferiche e lungo gli assi e i capolinea del metrò: Comasina, Zara, Testi e Abbiategrasso le prossime zone che verranno regolamentate nei prossimi mesi. In tutto, dai 95mila posti già oggi tracciati per terra in tutta la città — 51mila strisce gialle e 44mila blu — si salirà a quasi 115mila.

Ultimati i lavori nel quartiere di viale Monza per 10.500 posteggi, il mese scorso, dal 20 marzo sarà la volta dei 9.300 di Molino Dorino. È per fine maggio, invece, che la sosta a pagamento, 2.400 posti in tutto, verrà estesa anche a viale Zara e viale Testi, anche per tutelare i residenti in concomitanza con l’avvio del metrò 5 (temporaneo) per l’arrivo di papa Benedetto XVI per la messa a Bresso. A settembre, poi, toccherà all’area da viale Tibaldi a piazza Maggi e dintorni di piazza Abbiategrasso (6.500 posteggi), così come chiesto anche dal Consiglio di zona 5 per combattere la sosta selvaggia nel quartiere dopo l’avvio di Area C. Tutte strisce blu, perché di gialle riservate ai soli residenti è da tempo che non se ne dipingono più: la regola,
difatti, vuole che dal 2008 i residenti possano parcheggiare anche sulla maggior parte di righe blu (tranne che in zona Area C).

Non ci sono ancora scadenze ufficiali, ma c’è già un piano per le future nuove aree a pagamento da realizzare entro quest’anno e l’inizio del prossimo. Si tratta degli ambiti Gambara-Bisceglie (6.500 posti), Piola-Porpora, Città Studi, Piero della Francesca, piazza Firenze e Liguria-Romolo. Dopo, dovrà toccare a Lodi e Rogoredo. Il senso del piano lo spiega l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran: «Stiamo regolando la sosta nei quartieri periferici per disincentivare il parcheggio selvaggio, in particolare lungo gli assi delle metropolitane. È necessario però che si incrementino progressivamente anche i controlli, specie sulle strisce gialle che vengono spesso usate in modo abusivo».

Ma è proprio sulla sosta a pagamento in città che il Carroccio fa polemica. Matteo Salvini, capogruppo leghista in Comune, attacca: «Ci arrivano migliaia di proteste di lavoratori contro il nuovo salasso della sosta a pagamento, attualmente in fase di ulteriore espansione sul territorio milanese». Così, la Lega ha presentato in Consiglio comunale una mozione per chiedere abbonamenti mensili per le strisce blu (per un unico ambito cittadino), che almeno dimezzi il costo che dovranno sostenere i lavoratori. Una proposta che non raccoglie Carlo Monguzzi, presidente della commissione comunale Trasporti: «Il nostro obiettivo è permettere ai lavoratori di andare a lavorare in tram. Allargando in futuro Area C potremo mettere a disposizione un’offerta maggiore di mezzi pubblici. Vogliamo liberare Milano dal traffico, non far pagare di meno chi il traffico lo genera».

Commento: S' allarga ulteriormente la zona interessata dalla politica estortiva del Comune ai danni di chi deve usare l' auto. Parcheggio a pagamento in altre zone di periferia anche estrema.
L' intento è ovviamente quello di fare cassa, andando a colpire coloro che vogliono lasciare l' auto in periferia, per poi proseguire coi mezzi pubblici. Un buon modo per invogliare la gente che arriva da fuori ad andare in auto fino in centro. L' esatto contrario di quello che si dovrebbe fare se veramente si fosse interessati ad avere meno auto circolanti in città.
Inutile dire che si tratta di una politica miope e ottusa, che alla lunga non farà altro che spingere molte attività a spostarsi fuori città, impoverendo in questo modo Milano.
Sarebbe il caso che anche su questo tema le forze politiche di opposizione prendessero coscienza del problema e si impegnassero ad invertire la direzione nel caso tornassero alla guida dalla città. Ovviamente sarebbe bello se già la giunta attuale, in virtù di una qualche forma di illuminazione divina, rinsavisse e tornasse sui suoi passi (e su quelli delle ultime due giunte precedenti). Ma non credo che sia una cosa possibile.

Ulteriori interessanti commenti qui: http://www.newsandtricks.com/2012/03/arrivano-le-prime-strisce-blu-20000.html


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