| Area C, dopo il Tar tocca alla class action Pisapia: «L'interesse pubblico deve prevalere» In centro dimezzato il Pm10 più tossico. Vetrine oscurate dei negozianti in zona Bastioni: basta ticket
Articolo del: 05/03/2012
Vai all' articolo originale
MILANO - Dal Tar al Palazzo di Giustizia, passando per le strade «al buio» dell'Area C. La battaglia legale sulle politiche antitraffico si riaccenderà a fine mese con la class action avviata da 175 milanesi. Il Verde Enrico Fedrighini ha coordinato l'azione civile per la richiesta di danni da smog, e dice: «Prendiamo per buona la memoria presentata dall'Avvocatura comunale al Tar, e mandiamo in soffitta lo slogan mortificante degli ultimi due mesi: "Area C serve a ridurre il traffico, non l'inquinamento". Era falso. Ora la giunta rivendica giustamente l'importanza del pedaggio per tutelare i polmoni dei cittadini». Sabato, alla cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario, il sindaco Giuliano Pisapia è tornato sulla scelta del Tar di rigettare i ricorsi su Area C: «La decisione è estremante positiva e afferma un principio fondamentale: l'interesse pubblico deve prevalere sugli interessi particolari». E ancora: «Il bene pubblico consiste nella lotta allo smog attraverso la mobilità "gentile". Le ordinanze del Tar costituiscono un punto di partenza importante che ci spingerà ad andare oltre, ma non ci impedirà di risolvere le criticità».
LE PROTESTE - Eccole. I residenti in Zona 1 invocano correttivi sostanziali all'impianto del ticket e centinaia di negozianti tengono le luci spente, da ieri fino all'11 marzo, per protestare contro «un pedaggio che uccide il lavoro». Migliora, intanto, la qualità dell'aria: la frazione più tossica del Pm10 (il black carbon ) risulta del 47% più bassa nei Bastioni rispetto alle periferie. Ma i livelli delle polveri sottili doppiano sempre la soglia d'allarme.
Commento: Si sta veramente rasentando la pazzia. Il prossimo passo sarà la sedia appesa alla parete? Fedreghini, dunque, afferma che è assodato che l' Area C migliora la qualità dell' aria perchè lo ha confermato anche il tribunale. E il tribunale attesta che è così, perchè così dice il Comune! E ovviamente, ancora una volta, sul Corriere vengono spacciati per reali dati che nessuno ha mai potuto verificare e di cui nessuno ha mai spiegato nel dettaglio come vengano raccolti (sempre che siano stati mai raccolti...). Ma, a questo punto, perchè perdere tempo in verifiche? Il Comune dice che è così, il Corriere pure, perchè lo dice il Comune, e dunque il Comune può confermare, dato che lo dice anche il Corriere. Semplice, no?
Commenti |
Effettua il
Login per poter inserire un commento! |