Articolo del: 07/03/2012 Autore: Chiara Campo
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La stangata sulla sosta si allunga anche in periferia. Per motivi diversi, i pendolari sono in rivolta e i residenti pure. Le 9.300 strisce blu sono già tracciate da tempo nei quartieri Molino Dorino, Gallaratese, Lampugnano, Qt8, Bonola e San Leonardo. Solo da qualche giorno invece gli operai hanno terminato di piazzare i cartelli, dovevano essere scoperti il 12 marzo ma il Comune rinvia al 20 il debutto della sosta a pagamento nella zona 8 perchè l'invio dei pass per i residenti è al rallenty (le famiglie riceveranno il contrassegno per posteggiare gratis a casa). Si dovrà pagare dal lunedì al venerdì, escluso i festivi, dalle ore 8 alle 13. La tariffa prevista è di 80 centesimi all'ora, dunque fino a 4 euro al giorno per chi arriva da fuori in auto. Per chi sceglie di lasciare l'auto ben fuori da Area C e raggiungere il posto di lavoro in metropolitana, si traduce in una «mazzata» da sette euro al giorno - 4 di parcheggio e tre euro per l'andata e ritorno con i mezzi -, circa 140 euro al mese. La rabbia dei pendolari che per evitare i 5 euro del ticket d'ingresso da due mesi stanno sopportando il disagio e i tempi lunghi di lasciare la macchina in periferia, non ha bisogno di spiegazioni. Ogni residente invece riceverà il pass per posteggiare gratis sulle strisce blu, perchè le gialle non vengono più disegnate. Ma intanto, a parte i pochi fortunati che hanno già ricevuto il contrassegno, gli altri brancolano nel buio. Persino ii consiglieri di zona non riescono ad essere di aiuto, «non si sa ancora nulla di preciso sull'avvio, è stato fatto un volantino informale ma non c'è comunicazione» ammette Enrico Salerani della Lega. La sosta a pagamento sarà attivata in un raggio di circa 300 metri da ogni fermata della metropolitana, anche se «così prevedeva la delibera, e invece pur di fare cassa anche sono andati ben oltre i confini» protesta. E raccoglie la protesta dei residenti, «bisognava assicurare un 20 per cento di strisce gialle e il resto a disco orario, così invece si troveranno comunque le blu invase dai pendolari che nona vendo alternative pagheranno anche il parcheggio e proseguiranno in metrò». Eugenio Dell'Orto del Pdl aveva presentato un emendamento perchè tutta l'area adiacente al centro Bonola fosse regolamentata con disco orario, per disincentivare il parcheggio selvaggio dei pendolari che lasciano l'auto tutto il giorno, ma senza penalizzare la sosta breve dei milanesi che vivono in quartieri vicini e gravitano sulla zona: «Nell'area ci sono un ufficio postale, la farmacia, un mercatino coperto, il centro sportivo XXV Aprile che saranno sicuramente penalizzati dalle strisce blu a pagamento». Niente da fare. Anche se persino il verde Enrico Fedrighini ammette che «qualche correzione a quella delibera andrà presa», pensa ai residenti di Trenno ad esempio che utilizzano i servizi (dall'anagrafe alle scuole agli uffici dell'Asl) a Bonola, ma «al momento non hanno diritto al pass residenti perchè non rientrano nello stesso sottoambito. Ma c'è un solo bus di collegamento con tempi di attesa di circa 20 minuti, non possiamo costringerli a pagare il parcheggio se devono fare una sosta breve». Dopo Molino Dorino e il Gallaratese, entro fine maggio la sosta a pagamento si estenderà anche alla periferia nord, tra viale Zara e viale Testi, circa 2.400 strisce blu. Poi sarà la volta di piazza Maggi e viale Tibaldi e l'area intorno alla fermata di Abbiategrasso, altri 6.300 posti che si pagheranno probabilmente a partire da settembre.
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