| Area C, sabato scade la moratoria per il pagamento dei ticket: «Troppo caos» «Ritardi nell'attivazione dei Rid bancari». Stangata sulle auto diesel inquinanti
Articolo del: 13/03/2012 Autore: Armando Stella
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MILANO - Non ci saranno proroghe e non sono previsti sconti. Il 17 marzo scade la moratoria di Area C, la fase di start up del sistema antitraffico, e l'assessore Pierfrancesco Maran invita i cittadini «a regolarizzare la loro posizione». Gli automobilisti hanno cinque giorni per registrarsi (se residenti in Zona 1 o fornitori di merci) e saldare il conto dei ticket arretrati: la stima più attendibile parla di 350 mila ingressi ancora «scoperti», e dunque a rischio multa. Ma allo sprint emergono anche nodi tecnici e ansie politiche. L'incubo del Comune è la pioggia di verbali da 87 euro che punirà i passaggi vietati nei varchi: ci sono circa 40 mila cartelle in partenza (915 al giorno); di queste, oltre 3.100 sono destinate a bus, furgoni e auto diesel Euro 0, 1 e 2, tutti formalmente bloccati dalla Regione. Nella flotta degli abusivi si distingue un pendolare di Cesano. Ha già accumulato verbali per più di 3 mila euro.
CODICI PIN E BUROCRAZIA - Centralino sotto assedio e 8 mila contatti al giorno per il sito internet di Area C. La rincorsa al ticket sta mettendo sotto stress rete e servizi di Atm e Palazzo Marino. Molti automobilisti segnalano ritardi nell'attivazione dei Rid bancari. Il medico Emanuele Fedriga supera tutti i giorni il confine dei Bastioni, e dice: «Ho spedito la documentazione via fax un mese fa. A tutt'oggi nulla mi è stato comunicato e allo 02.0202 non sanno che dirmi». E sentite Roberto Zerbi: «Il 16 gennaio avevo già mandato tutta la documentazione via mail per attivare il Rid. Nessuna risposta. Il 17 febbraio ho rispedito il tutto. Nessuna risposta. In vista della scadenza del 17 marzo, il call center mi consiglia di sollecitare via mail la mancata risposta alle mail. È assurdo. Dopo tre mesi senza risposta, mando una mail al giorno. Risultato: il solito silenzio assoluto». Il capogruppo Pdl Carlo Masseroli raccoglie e rilancia l'allarme: «È bene che l'assessore Maran e il sindaco Pisapia spieghino ai milanesi cosa sta accadendo. E si scusino».
LE PRATICHE IN COMUNE - La casella di posta elettronica dedicata dal Comune ai Rid bancari ha ricevuto 15.632 richieste: «Al momento - dicono a Palazzo Marino - resta una pratica inevasa». Un'ottantina, spedite per fax, devono essere esaminate, processate e smaltite: «Chiunque invierà entro il 17 marzo i documenti per attivare il Rid su conto corrente bancario non incorrerà in alcun rischio di sanzione - precisa l'assessorato alla Mobilità -. Questa metodologia di pagamento, appena sarà attiva, coprirà anche tutti gli ingressi effettuati tra il 16 gennaio e il 16 marzo». Rassicurazioni che non accontentato l'opposizione. Il Pdl ha già raccolto diecimila firme per chiedere il referendum contro il pedaggio e nelle prossime settimane organizzerà due «No Area C Day».
I RESIDENTI E LE DEROGHE - Martedì è il quarantesimo giorno di applicazione della congestion charge . Da mercoledì, dunque, circa 600 residenti in centro avranno esaurito il bonus di accessi gratuiti alla Ztl (sono i pendolari che usano quotidianamente l'auto, secondo l'Amat) e inizieranno a pagare il tagliando scontato da 2 euro. C'è invece un'anomalia che interessa i lavoratori turnisti notturni: il cervellone di Area C non riconosce in tutti i casi la deroga e scala i 5 euro del pedaggio dai carnet multipli e dagli altri canali di pagamento automatici (Telepass e Rid).
I DIVIETI E IL PIRELLONE - L'impianto di Area C vieta l'ingresso nella Cerchia - tra le 7.30 e le 19.30, dal lunedì al venerdì - ai veicoli Euro 0 a benzina e ai diesel fino alla categoria Euro 3 senza fap. Un blocco regolarmente ignorato: 1.961 passaggi illegittimi il 16 gennaio, scesi il giorno dopo a 576, poi a 200, infine a 100 solo per i diesel di classe Euro 0, 1 e 2. Due mesi dopo, le telecamere «vedono» una media di 101 ingressi abusivi al giorno (a cui bisogna aggiungere circa 800 diesel Euro 3 senza fap), che saranno inevitabilmente sanzionati. Commenta Andrea Poggio, di Legambiente: «Il provvedimento del Comune scopre i "furbetti" che circolano nonostante gli annosi divieti della Regione. È la dimostrazione del fallimento delle misure antismog del Pirellone». Ribatte l'assessore lombardo all'Ambiente, Marcello Raimondi: «I controlli spettano alle polizie locali dei Comuni».
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