Articolo del: 24/03/2012 Autore: Gianni Santucci Armando Stella
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MILANO - Si ferma il traffico in città (per otto ore) e si fermano i macchinisti della metropolitana («Non faremo straordinari», dicono i sindacalisti dell'Orsa). Per la prima domenica a piedi del 2012, Atm e Comune hanno previsto il potenziamento dei mezzi pubblici, ma tra alcune componenti sindacali nell'azienda da qualche giorno circola l'ipotesi di un «boicottaggio» del programma. In sostanza, per il blocco del traffico dalle 10 alle 18 di domenica, l'Atm ha previsto che i mezzi pubblici viaggeranno con numeri e frequenze di un giorno feriale. Se lo «sciopero degli straordinari» dei macchinisti avrà una sostanziosa adesione, la presenza dei treni in metrò potrebbe invece «scendere» a quella di una qualsiasi domenica. Una protesta dello stesso tipo fu indetta anche nei giorni precedenti alla partenza di Area C, ma venne scongiurata perché l'azienda accettò la riapertura delle trattative.
BIGLIETTO UNICO - Piscine gratuite, musei civici aperti e gratuiti, iniziative del Fondo per l'ambiente italiano, del Touring club, di Ciclobby, 50 mila concorrenti in gara per la Stramilano. Per permettere di «riscoprire e rivivere la città», come ha spiegato il sindaco Giuliano Pisapia, il bike sharing sarà gratis per tutti gli abbonati e il biglietto dei mezzi da un euro e mezzo sarà valido per tutta la rete e per tutta la giornata. Per il metrò saranno utilizzati «10 treni in più al mattino e 21 al pomeriggio per 250 corse totali in più» (come spiega una nota dell'azienda).
LA PROTESTA - Sul potenziamento si concentrano però le critiche dei macchinisti dell'Orsa, i cui rappresentanti hanno inviato una lettera all'azienda e alle altre organizzazioni sindacali: «Lo stato di agitazione è stato proclamato per la ripresa della trattativa - spiega Vincenzo Fanelli, del sindacato autonomo -: non accettiamo altre forme di procedura rispetto a quelle concordate precedentemente». Il nodo è la discussione sui problemi specifici del metrò, che invece l'azienda e altri sindacati vorrebbero riportare all'interno di un contratto aziendale su tutti i settori. Per il potenziamento di domenica potrebbero essere necessari circa 20 macchinisti in straordinario. La prossima occasione di protesta, se non si troverà un percorso di intesa, potrebbe essere la visita del papa a Milano nei primi giorni di giugno.
LO SMOG - Ogni provvedimento è in proporzione più efficace contro lo smog quanto più è vasta l'area su cui si applica. Al blocco delle auto di domani aderiranno 13 Comuni dell'hinterland (Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Cormano, Corsico, Locate Triulzi, Rho, Rozzano e Settimo Milanese). Palazzo Marino ha lanciato una massiccia campagna di comunicazione per far passare un messaggio esclusivamente civico: la domenica a piedi è un provvedimento svincolato dalla lotta diretta all'inquinamento e con un valore soltanto educativo. Nella delibera che bloccherà le auto, Palazzo Marino ha però comunque agganciato il blocco delle auto alla situazione critica per i livelli di polveri sottili nell'aria. A fronte di un «bonus» di 35 superamenti delle soglie all'anno concessi dalla legge europea, Milano ha già toccato 56 «sforamenti» registrati dalla centralina del Verziere e 52 in via Senato (con un leggerissimo miglioramento rispetto al 2011). Il valore «educativo» è sintetizzato in una frase inserita in delibera: «È opportuno che nel tempo possa radicarsi nella cittadinanza una coscienza ambientale attenta e responsabile».
IMPEGNI - Su questo filone di intervento la giunta comunale ha assunto «formalmente gli orientamenti espressi con i referendum consultivi sull'ambiente dello scorso giugno, avviando così l'iter per la definizione di politiche coerenti con la volontà dei cittadini». «Il nostro obiettivo è quello di cambiare Milano - spiega uno tra i promotori dei referendum, Enrico Fedrighini - È un passaggio importante. La missione civica continua». Approvato dalla giunta un nuovo progetto di isola pedonale in centro, tra piazza Pio XI e alcuni tratti di strade nei dintorni.
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