Articolo del: 11/05/2012 Autore: FRANCO VANNI
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Nuovi apparecchi, più vigili impegnati nei controlli, l’ordine di fare verifiche anche nelle strade in cui è possibile identificare i conducenti e quindi decurtare punti dalle loro patenti. Dopo anni di “linea morbida” il Comune avvia la campagna di contrasto all’eccesso di velocità. Le verifiche dei vigili con i cosiddetti “radar mobili” che si aggiungono ai controlli dei nove autovelox fissi in città vengono svolte soprattutto nelle grandi vie di scorrimento. Ma fra gli stessi ghisa c’è chi giudica il nuovo approccio troppo punitivo nei confronti dei cittadini.
Daniele Vincini, capo del sindacato dei vigili Sulpm, racconta: «Mercoledì ci hanno mandati a fare le multe per eccesso di velocità in via Novara. Risultato, 38 verbali su 38 verifiche e due patenti ritirate. Chi va come un matto è giusto che sia punito, ma in quella strada ampia e con carreggiate separate il limite va portato da 50 chilometri all’ora a 70, come già si fece dopo le nostre segnalazioni in via Ferrari. Altrimenti i controlli si trasformano in imboscate». Non è dato sapere quali saranno le prossime strade dove si piazzeranno i ghisa, ma è certo che le verifiche andranno avanti. E i dati sulle multe per eccesso di velocità inflitte nei primi mesi del 2012 testimoniano già l’attenzione al problema, con un aumento del numero di patenti sospese a chi scambia la città per una pista da corsa.
Dal primo gennaio a oggi i vigili hanno sanzionato 1.153 fra automobilisti e motociclisti per eccesso di velocità, ritirando 27 patenti. In tutto il 2011 le multe date dai ghisa sono state 5.414, ma le patenti ritirate appena 2. La ragione è semplice: dal 2009 al 2011 i vigili sono stati impegnati solo nelle vie in cui per un accordo fra Comune e prefettura non era possibile fermare le auto, identificare il guidatore e quindi sospendergli la patente. Si tratta di un numero ristretto di grandi strade in cui si considera meno pericolosa la violazione del limite di velocità rispetto all’intralcio comportato dal posto di blocco: via Chiesa Rossa, Fermi, Alcide De Gasperi, Ghisallo, Parri, Rubicone, Sant’Elia, viale Testi e viale Zara. Oggi si è tornati a multare ovunque, identificando i trasgressori.
Il contrasto all’alta velocità, cavallo di battaglia della giunta Albertini, ha portato a un crescendo di verbali per un decennio. Il picco nel 2007, quando sindaco era Letizia Moratti, con 11.168 verbali fatti in strada e 209 patenti ritirate. Poi è arrivato il crollo, a causa di un decreto ministeriale dell’agosto di quell’anno che impone di segnalare la presenza di autovelox mobili con un cartello posto 80 metri prima, dove il limite è di 50 chilometri orari, e 150 metri dove vigono i 70. Altro obbligo: i controlli non possono essere svolti da ghisa in borghese. Questo unitamente a sentenze di Cassazione avverse all’installazione di autovelox fissi ha spinto il Comune ad ammorbidire i controlli. Ora la campagna di multe riprende, nel rispetto delle nuove norme.
Commento: Dopo le multe per divieto di sosta, quelle per superamento del limite di velocità sono le multe più facili da fare. E infatti tanti Comuni le adottano come metodo per fare cassa. Poteva il Comune di Milano mancare all' appello? No di certo! Tanto più che in molte strade il limite è assurdamente basso, per cui trovare qualcuno che lo supera richiede pochissima fatica. L' altra notte mi sono sognato che i vigili mi controllavano il battistrada delle gomme (come è noto, chi va in giro con le gomme lisce è estremamente pericoloso, specie quando piove, molto più di chi supera un po' il limite di velocità). Era un sogno, però. Nella realtà i vigili mai e poi mai faranno un controllo del genere!
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