| Parcheggi, dieci stop in arrivo sotto esame altri cento progetti A rischio piazzale Bacone e Libia e largo Rio de Janeiro: "Saneremo le ferite aperte" In un anno già depennati venti maxipiani previsti dal 1985 ad oggi. “I silos in periferia”
Articolo del: 25/06/2012 Autore: ILARIA CARRA
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L’ultimo caso è quello di piazza Bernini. Niente più box, l’area verrà riqualificata e prima delle vacanze ritornerà alla città. Ma non sarà l’ultimo. Dopo l’estate il Comune promette di eliminare almeno altri dieci garage sotterranei oggi previsti. Si analizzerà caso per caso. E la scelta potrebbe ricadere su quei progetti congelati ma non ancora partiti, da piazzale Bacone a piazzale Libia. Ma anche su quelli già avviati ma in ritardo di anni, come la voragine di largo Rio de Janeiro, a Città studi: è entro l’estate che il Comune deciderà la sua sorte.
A meno di un anno e mezzo dall’insediamento della nuova giunta, saliranno così a più di venti i progetti di parcheggi interrati depennati dalla lista. Inclusi gli undici già cancellati negli ultimi mesi, tra i quali il controverso progetto di piazzale Lavater. Tutti figli del 'Piano urbano dei parcheggi' ereditato dal passato: uno schema che risale al 1985 e che negli anni, specialmente con i poteri speciali affidati all’ex sindaco Albertini, si è ingrossato fino a prevedere 240 cantieri. Di questi, dal 2002 a oggi, sono 109 quelli conclusi mentre un centinaio dovrà superare l’esame della giunta Pisapia.
Da sanare ci sono «delle ferite aperte nella città», come le definisce l’assessore ai Lavori pubblici Lucia Castellano. Tra queste c’è anche piazza XXV Aprile: non sarà riaperta più a fine giugno, la piazza, ma ci vorrà ancora un mese per completare la pavimentazione in pietra in tutta l’area ai piedi dell’arco. La filosofia comunale è semplice: i parcheggi portano auto e in centro è proprio quello che si vuole evitare. Per questo in linea generale verranno privilegiati quelli previsti in periferia: «È fuori dal centro che c’è bisogno di posti auto per la sosta», spiega la Castellano. Che sul futuro aggiunge: «In questo settore ora stiamo lavorando come una sorta di pronto soccorso ma servirà presto rivedere tutta la pianificazione dei parcheggi elaborando un nuovo piano».
SOTTO ESAME. Il primo della lista di quelli sotto esame è il cantiere di largo Rio de Janeiro. Sono in corso le verifiche ed è prima delle vacanze che il Comune deciderà sul suo futuro: proseguire i lavori o stopparli una volta per tutte se ci saranno irregolarità o inadempienze da parte dei costruttori. Sotto la lente d’ingrandimento ci sono anche i box previsti in piazzale Bacone, contestati da parte dei residenti; i due nelle vie Frapolli e Canaletto (sulla traiettoria dei cantieri del metrò 4) e i due progetti di piazzale Libia, un’area di pregio che si vuole tutelare.
PIAZZA XXV APRILE. È per consegnare ai milanesi una piazza tutta di pietra, e non lasciata a metà, che il Comune ha rinviato l’apertura di piazza XXV Aprile a fine luglio, slittando di un mese. I 322 box e 346 posti a rotazione sono poi promessi per l’autunno. Avanza anche il contestatissimo parcheggio di piazza Sant’Ambrogio, progetto criticato da molti residenti anche illustri ma «una scelta che abbiamo subito anche noi» precisa l’assessore Castellano. Qui i box saranno consegnati al più tardi all’inizio del 2014. Nel 2013 fine lavori anche in piazza Novelli.
IN FASE DI CONSEGNA. È annunciata per i prossimi giorni la consegna dei box di via Fatebenesorelle, in zona Moscova. Un progetto di 630 garage privati e 90 posti auto a rotazione che prevede anche un’area verde e un impianto sportivo per la cui gestione Palazzo Marino ha indetto un bando. Ma non è l’unica inaugurazione alle porte. Anche il cantiere di via Ampere-Compagni è quasi finito: entro l’estate, al più tardi a settembre, chi anni fa ha comprato uno dei 214 box potrà finalmente entrarne in possesso.
DEFINITIVAMENTE BOCCIATI. I primi due addii a progetti contestati sono dello scorso ottobre: con un accordo con il concessionario, è arrivato lo stop definitivo ai box in piazzale Lavater e in via Buonarroti, tra l’esultanza dei residenti contrari ai garage. A febbraio poi si sono fermati altri sei cantieri potenziali: piazza Fontana, via Zecca, via Santa Maria Valle e tre in zona Washington. Stessa fine anche per due progetti in periferia, uno in via Candoglia e l’altro in via Valle Antrona. L’ultimo stop, due giorni fa: pietra tombale sui box in piazza Bernini.
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