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MILANO, 20 CHILOMETRI DI BINARI ABBANDONATI
SON UNA TRAPPOLA PER LE DUE RUOTE

Articolo del: 09/07/2012
Autore: Michela Corna

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MILANO - Sono la maledizione per ciclisti e motociclisti, ma anche fastidiosi ostacoli per i pedoni. I binari morti, non più utilizzati dalle linee tranviarie, alcuni dismessi da oltre 20 anni, sono una trappola insidiosa che costringe gli utenti più deboli della strada a zigzagare per evitarli.
Moncherini di ferro che non hanno più senso di esistere, perché non portano da nessuna parte, incastonati nel pavè o nell’asfalto di almeno 90 strade, soprattutto del centro storico: in via Monte di Pietà, via centralissima che conduce alla questura, si contano ben 700 metri di rotaie inutili, in via dell’Orso altri 200. E ancora: in via Palestro, via Porpora, piazza Cavour, piazza Oberdan, via Cusani, via Petrella, corso di Porta Romana, via Mascheroni, Ripa di Porta Ticinese, corso Lodo, piazzale Medaglie d’Oro, via Cadamosto, piazza Missori, in corso Concordia è da bollino rosso. Messi tutti in fila misurano circa 20 chilometri e spesso sono la causa di rovinose cadute: infatti, sono trappole per le gomme sottili delle biciclette che possono incastrarsi e sono lame scivolose per i pneumatici dei centauri, soprattutto quando piove. Con la neve e il ghiaccio sono un rischio anche per le macchine.
Nella metropoli, che punta ad essere sempre più a misura di pedoni e ciclisti, anche grazie alla progressiva diffusione del bike sharing, in 30 anni è stato fatto poco o nulla. Questione di soldi? A palleggiarsi la responsabilità Atm e Comune: le rotaie morte rientrano nelle competenze di Palazzo Marino che deve occuparsi della manutenzione straordinaria delle vie. L’allarme è stato nuovamente lanciato, nel corso dell’ultimo tavolo della ciclabilità, da Ciclobby, associazione di oltre 1.000 ciclisti, presieduta da Eugenio Galli che chiede di fare il tagliando alle strade milanesi: «Sono il segno di una grande trascuratezza e della scarsa attenzione rivolta alla sicurezza stradale. A Milano, non ci sono le condizioni per viaggiare in bici o scooter. I binari morti devono essere sradicati con una programmazione degli interventi a lungo termine e, nel frattempo, bisogna studiare delle soluzioni tampone, come coprirli con l’asfalto. I punti più pericolosi li conosciamo e possiamo indicarli».

Commento: A Milano le strade fanno schifo: buche, pavet dissestato, rotaie abbandonate, segnaletica orizzontale mezza concellata.
Invece di sperperare denaro in faraoiniche piste ciclabili formato pista di atterraggio per i jumbo, buone solo per creare ingorghi e perdere posti per parcheggiare, e marciapiedi giganti con aiulette annesse, il Comune potrebbe impiegare un po' di denaro pubblico in qualcosa di intelligente, ovvero appunto eliminare le rotaie abbandonate. In questo modo farebbe una cosa utile a tutti: ciclisti, ma anche automobilisti, motoclisti e perfino pedoni (dato che sulle rotaie abbandonate si può anche inciampare).
Ovviamente a Milano le cose intelligenti non vengono fatte, e la celerità dei lavori pubblici è inversamente proporzionale alla loro utilità. Questo indipendentemente dal colore politico della giunta...


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